CINEMA: Dal cinema al racconto: La solita storia8 Gennaio 2008  Una sceneggiatura di Dalton Trumbo durante gli anni del maccartismo (1959). di Marco Ercolani Si tratta di un noir, signor Baker. Chiaroscuri, strade piovose, ombre e luci. Commenti disattivati CINEMA: Dal cinema al racconto: Quei blu17 Dicembre 2007 racconto di Marco Ercolani [Marco Ercolani, nato a Genova nel 1954, è psichiatra e scrittore. Tra i suoi libri: Col favore delle tenebre, Vite dettate, Lezioni di eresia, Il mese dopo l’ultimo, Carte false, Il demone accanto, Taala e Il tempo di Perseo. È autore di Fuoricanto, una raccolta di saggi critici su alcuni poeti contemporanei. In coppia con Lucetta Frisa ha scritto Nodi del cuore e Anime strane e cura la collana «I libri dell’Arca » per le edizioni Joker.] Appunti di Krzysztof Kieslowski (ottobre 1995). L’ho imparato da Bergman. Non esiste che il volto. Ogni volto è un’architettura, una catastrofe. Ho chiamato Zbigniev Preisner e l’ho reso complice nella mia avventura. Commenti disattivati CINEMA: Dal cinema al racconto: Il prossimo film13 Dicembre 2007 racconto di Marco Ercolani Una lettera di Steven Spielberg a un’amica (1993). Il mio sogno di bambino, Thelma, era guardare dentro una notte nera: fissare il telescopio in quel cielo buio e immaginare che ci fossero moltissime stelle e che ognuna di loro avesse un nome e una storia da raccontare. Commenti disattivati PITTURA: Dal quadro al racconto: Ossa e rocce7 Dicembre 2007 racconto di Marco Ercolani Annotazioni sparse di Hercules Seghers, incisore olandese (1629). Nel primo stadio incido una valle assolata, con rocce spaccate; esseri umani minuscoli, le mani strette a mappe invisibili; la sabbia che scende dal cielo e le montagne che si ricoprono, fino all’orizzonte, di granelli fittissimi, con le rocce sul punto di accartocciarsi sotto quella pioggia vorticosa e scura. Commenti disattivati ARTE: Dall’arte al racconto: Il sogno della curva30 Novembre 2007 racconto di Marco Ercolani Lettera a un amico sconosciuto scritta da Francesco Borromini, un giorno prima della morte (1648). Ogni cosa acuminata, amico mio, è un atroce dolore per me. Penna, pennello, scalpello, feriscono. Da bambino sognavo che il sangue mi usciva copioso dalla mano ferita, non urlavo ma vedevo un mondo parallelo, tanto morbido e curvo da liberarmi una volta per tutte dalla tirannia degli angoli acuti, un mondo sinuoso, non felice, amico mio. Commenti disattivati PITTURA: Dal quadro al racconto: Pensare è sconvolgersi13 Novembre 2007
Un sogno di Francis Bacon  Bacon smise di gettare sul cavalletto i colori, stremato. Si addormentò e fece un sogno. Era in una grande chiesa, molto buia. Davanti ai suoi occhi la scultura in legno di un Cristo: ma i piedi non apparivano crocefissi al legno, erano prodigiosamente liberi, e tutto il Cristo sembrava proteso fuori dalla croce, nello slancio di una caduta violenta o nella volontà di un’ascensione estatica. Commenti disattivati | ![]() | ||||||||||