LETTERATURA: Nicoletti: “Vi racconto Second Life”30 Aprile 2008 Il “padre” di Golem si avventura nel mondo virtuale per raccontare la storia di un personaggio irreale in un libro: “Le vostre miserie il mio splendore”di Stefania Nardini E’ un mondo virtuale tridimen sionale. Gli utenti sono definiti residenti e possono usare tutto ciò che interagisce con questo spazio per creare la “Seconda vi ta”. Infatti si chiama “Second Li fe” e viene utilizzato in tutto il mondo da 12 milioni di persone. Chi sono gli “avatar”, ovvero i personaggi che vivono in questa realtà? Gente comune, ma anche politici, rockstar, imprenditori che costruiscono il loro “mondo” utilizzando i vari “accessori”. Gianluca Nicoletti ha dedicato a “Second Life” un libro, in cui nar ra le vicende di un “avatar”. Nico letti da sempre un antesignano sulle questioni massmediologi che in “Le vostre miserie, il mio splendore” (Mondadori) guida il lettore in questo universo. Dalla famosa trasmissione “Go lem” a Bitser Scarfiotti, il tuo ava tar, come vedi il tanto discusso universo di “Second Life”? “Una parentesi interessante per approfondire la mia ricerca pluri decennale sulla comunicazione e i suoi derivati e allargare lo scena rio sull’uso di quelle che chiamo “protesi emozionali”. Penso che oggi l’umanità reagisca alle diffi coltà di relazione usando appun to “protesi” che amplifichino la possibilità che l’uomo ha ancora di emozionarsi nell’ incontro di un proprio simile. Il telefono cel lulare ne è un esempio formidabi le. Senza la nostra rubrica elettro nica non abbiamo la percezione delle persone che ci cercano e che fanno parte dei nostri affetti o rapporti umani. I mondi virtua li interattivi on line, sono una più avanzata maniera di ricostruire rapporti insoddisfacenti attraver so una protesi animata antropomorfa, un pupazzetto che ci ripro duce, o rappresenta quello che vorremmo essere, che si muove in un mondo irreale popolato da altri umani nella stessa condizio ne.” Chi é Bitser Scarfiotti? “In questo libro ho voluto tentare un gioco letterario, che in realtà è stata anche una faticosa esperien za di sdoppiamento di personali tà. Ho cercato in tutte le maniere di “pensare” come immaginavo che potesse pensare un personag gio irreale creato dal processore di un computer e come questi potesse vedere me, essere uma no, che pretendeva di comandar lo nel mondo di Second Life, mondo che per lui era la patria naturale e che io usurpavo e colo nizzavo. Per aiutarmi in questo ho rigorosamente scritto il libro da un ufficio di corrispondenza virtuale, e sempre sotto la forma di Scarfiotti. Un libro scritto “in immersione totale”.” (da “Il Corriere Nazionale”) Letto 3261 volte. | ![]() | ||||||||||
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Commento by Gian Gabriele Benedetti — 30 Aprile 2008 @ 22:32
E’ sicuramente questa una pagina di grande interesse, che mette a nudo una realtà, che sempre più si sta vivendo e si sta “allargando”: quella del mondo virtuale. Da un lato è positivo questo avanzamento tecnologico, che, almeno apparentemente, porta ad ampliare orizzonti e conoscenze. Ma temo che, attraverso un processo in tale “pseudorealtà”, si perdano i veri contatti umani e ci si allontani dall’ “uomo” nella sua essenzialità, dal vero senso dell’umanità, dai sentimenti più genuini… Pavento un inaridirsi ed un isolarsi dell’animo, un allontanarsi pericoloso dalla realtà, nella quale ci dobbiamo, invece, sentire fortemente immersi, attivi, solidali… Ricordo, a questo proposito, parafrasandole, le parole del grande Rousseau: se un progredire così rapido delle tecnologie, porti sempre con sé, oppure no, un parellelo sviluppo spirituale.
Mi complimento, comunque, con la bravissima e puntualissima autrice del presente testo
Gian Gabriele Benedetti
Commento by stefania nardini — 1 Maggio 2008 @ 11:40
Grazie Gabriele
Stefania
Commento by Lucetta Frisa — 3 Maggio 2008 @ 11:03
Fin da piccola temevo tutto quanto allontanava l’uomo da sé stesso, dalla natura in generale. Il mondo virtuale mi fa rabbrividire perché lo avverto come una realtà seconda, in cui ormai si è totalmente inghiottiti e perduti, una “illegalità” devastante e “camorristica” del mondo sociale attuale. Sarà l’unica realtà in cui vivremo.Il prezzo da pagare è altissimo, ma purtroppo ce ne renderemo conto sempre meno, fino all’omologazione totale.
Grazie, cara Stefania, per questo articolo.Sei brava, lo sappiamo
lucetta (ormai fossile di un mondo perduto o forse solo sognato)