STORIA: Il Risorgimento visto da “Il Conciliatore” toscano #10/3316 Giugno 2008 [da “Il Conciliatore” toscano, venerdì 13 aprile 1849] Lucca, 12 aprile ore 4 pom.1 Eccoti delle nuove assai gravi dell’interno. 1 Nel n. 104 di domenica 15 aprile 1849, il Conciliatore provvedeva ad una rettifica sul contenuto di questo articolo, scrivendo: “Siamo in dovere di smentire che il Colonnello Solera capitanasse la spedizione nella campagna lucchese, trovandosi esso in Firenze. Questa circostanza ci pone il debito di diffidare altresì di altri ragguagli contenuti nella Corrispondenza Lucchese che pubblicammo nel numero 102, senza prima sottoporla a quel più rigoroso esame, che fu e sarà sempre nelle abitudini di questo giornale. (bdm)
– Dal Bullettino ufficiale dell’ armata n. 32 pubblica tosi a Vienna il 5 corr. il quale parla dei fatti di Brescia e in generale dell’ultima campagna d’Italia togliamo il seguen te estratto che concerne una vittoria riportata dall’ I. R. Ar mata presso a Kamenitz in Ungheria: Nel giorno stesso in cui la città di Brescia fu presa d’as salto, fu riportata un’altra vittoria dal bravo distaccamento di truppe sotto il comando del signor colonnello de Mamula contro i ribelli ungheresi presso Kamenitz nelle vicinanze di Petervaradino. – II nemico s’era avanzato alle 9 ore del mattino sortendo da quella fortezza dove i traditori hanno tuttora la preponderanza, con un battaglione Don Miguel, un battaglione Ferdinando d’Este n. 32, un battaglione Gyulai, 2 battaglioni Honveds, quattro batterie parte con pezzi da 12, parte da 6 e con tre squadroni di Ussari, in tutto cir ca 5000 uomini, fino presso Kamenitz, dove erano schierate 5 compagnie dell’infanteria Piret, 5 compagnie di confinari, in tutto 1400 uomini con 2 pezzi da 12, 3 pezzi da 6 e 5 da 3, mentre un’altra batteria nemica prese in fianco la no stra posizione dalla sponda sinistra del Danubio. – II nemi co s’avanzò specialmente contro l’ala sinistra della posizio ne sotto il nostro più veemente fuoco dei cannoni, e dopo esser stato respinto si ritirò verso la nostra ala destra con egualmente infelice successo. – II Maggiore Barone Lebzeltern dell’infanteria Piret, il Maggiore Bogunovich del reggi mento banale, il Tenente d’artiglieria Kudetzky, il capitano Leitel del reggimento Piret, i sargenti Tomassevich e Abramovich dell’artiglieria confinaria condussero i loro drappelli con esemplare coraggio in mezzo al fuoco. Il capitano Mayer del reggimento Petrovaradino, il capitano di cavalleria Wagner dei Corazzieri Sassonia, il primo tenente Fastenberger del corpo degl’ingegneri, vengono pure nominati con lode dal signor colonnello de Mamula, il quale seppe resistere con tanta gloria in un combattimento contro un nemico che aveva forze quattro volte maggiori. – Noi ab biamo da deplorare la perdita di soli 2 morti e 5 feriti, mentre il nemico lasciò sul campo più di 150 tra morti e feriti! – Venne in nostre mani un carro di munizioni. Il combattimento durò dalle 9 antimeridiane fino all’una pom. Il fuoco dei bersaglieri continuò però fino a notte avanzata.
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