STORIA: Il Risorgimento visto da “Il Conciliatore” toscano #20/3322 Marzo 2009 [da “Il Conciliatore” toscano, domenica 29 aprile 1849] Firenze, 29 Aprile. AFFARI DI ROMA.
Ci scrivono da Roma in data del 27 aprile: «Quattro Commissarj Francesi vennero giovedì, jeri, a Roma. Dimandarono al Triumvirato di cedere il potere ad un governo provvisorio Pontificio, o sarebbero entrati ostilmente in Roma. L’Assemblea decise di respingere la forza con la forza, benché la maggioranza dicesse fuori di là che erano per cedere. ROMA, 27 aprile. – REPUBBLICA ROMANA In Nome di Dio e del Popolo Pel servizio dell’Armata abbisognando al Governo im mediatamente cavalli da tiro e da sella, Il Triumvirato Decreta Sono a requisizione del Governo tutti i cavalli dei par ticolari in Roma e Comarca. I Triumviri
REPUBBLICA ROMANA In Nome di Dio e del Popolo ALLA GUARDIA NAZIONALE Militi valorosi Nella gravita de’ presenti casi, due cose a Voi domanda la patria: la conservazione dell’ordine interno, e la difesa del territorio e dell’onor nazionale contro l’occupazione straniera. IL TRIUMVIRATO REPUBBLICA ROMANA
Considerando che occorrono materiali murari per ser vire ad opera di difesa in alcuni punti della Città IL TRIUMVIRATO Sarà demolito per tale oggetto il viadotto coperto, che dal Vaticano conduce al Forte Sant’ Angelo. i triumviri Romani, L’Assemblea ha decretato che la Repubblica sarebbe salva, e che alla forza opporrebbe la forza. Viva la Repubblica! Dato dalla Residenza del Triumvirato, il 26 aprile 1849. I Triumviri
– Il corpo del Genio sta fuori le mura attivando le for tificazioni. (Contempor.) Dopo una lunga comunicazione data all’Assemblea dal Mazzini sui Congresso del Triumvirato coi Commissarii francesi (e che daremo domani) l’Assemblea Costituente nella tornata straordinaria di ieri, alle ore 5 pom. ha emanato il sguente decreto: L’ Assemblea dopo le comunicazioni avute dal Trium virato, e dopo matura e ragionata discussione, ha risolto all’unanimità di commettere al Triumvirato di salvare la Repubblica, respingere la forza colla forza. – Il Ministro degli Affari esteri di ritorno da Civitavec chia ha riferito lo sbarco in quel porto accordato liberamente ai Lombardi giunti colà sopra un vapore. Essi in numero di circa 600 e tutti armati si dirigeranno verso Roma. Il battaglione Mellara ch’era andato ultimamente a Civitavecchia sarà parimenti di ritorno in Roma. – Dalla nostra corrispondenza di Civitavecchia in data di ieri risultava che lo sbarco dei Francesi era compiuto: che un vapore di guerra era stato inviato a Gaeta: che gli al tri vapori si affrettavano altresì a partire per Marsiglia, si supponeva, per prendere altre truppe: che quelle sbarcate non si sarebbero ancora mosse per Roma ma dicevasi sa rebbero partite al far del giorno, oggi; che infine lo sbarco che si è annunciato de’ Lombardi non si verificherebbe, ma sarebbero invece ripartiti per Ponente. (Speranza) – È partito per Civitavecchia il cittadino Mattia Montecchi ministro dei lavori pubblici. – L’altra notte partì per Parigi il rappresentante del popolo Accursi, incaricato, si dice, di speciale missione del Triumvirato. (Positivo). BOLOGNA, 27 aprile ore 5 pom. – Da particolare corrispondenza si assicura che un cor po di circa 5 mila francesi sbarcò il 24 alle 2 1/2 pom. In Civitavecchia; che fu tosto pubblicato un proclama, col qua le si annunzia ai Popoli dello Stato Romano ch?essi vengono per la causa dell’ordine e come protettori della vera libertà, assumendo essi pel meglio quest’incarico. – Una Circolare giunta per istaffetta or ora al nostro Preside avvisa, ci si dice, l’arrivo d’un’avanguardia france se a Civitavecchia; e che il Governo della Repubblica in tende di voler salvo l’onore, e perciò invita anche le Provincie ad adoprarsi a tale effetto. (Unità.)
MARSIGLIA, 24. — Questa mane la fregata a vapore il Sané partì trasportando il rimanente delle truppe; in tutto 8300 uomini partirono da Marsiglia, e 5000 circa si imbarca rono a Tolone. – La squadra a Vapore, composta di sei fregate e due corvette, arriverà d’innanzi Civitavecchia il 25 e 26, vi tro verà l’ammiraglio Baudin con tre vascelli di linea e due altre fregate a Vapore. (Midi.) Sappiamo da Livorno che jeri volevano i Lombardi prender terra in quel porto, ma ne furono impediti dalle navi Francesi e Sarde. LUCCA, 28. – Dalle frontiere sempre le medesime no tizie, cioè continuo accrescimento di forze austriache che vanno agglomerandosi a Massa. Se non siamo male informati il generale d’Aspre doveva arrivare il 26 in Pontremoli e nella giornata di ieri in Massa: dalla Cisa erano arrivati in Pontremoli altri 2000 austriaci. (Riforma.) Letto 2270 volte. Nessun commentoNo comments yet. RSS feed for comments on this post. Sorry, the comment form is closed at this time. | ![]() | ||||||||||