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LETTERATURA: LEGGENDE: Il regno di Artù e l’isola di Avalon22 Settembre 2025
di Bartolomeo Di Monaco Si deve a Geoffrey of Monmouth il leggendario ciclo arturiano, con la sua opera “Historia Regum Britanniae” scritta tra il 1135 e il 1137. Vi ho colto due curiosità. La prima riguarda la regina Ginevra, appartenente ad una nobile famiglia romana, che opere successive legano di simpatia con Lancillotto. Qui invece si registra il suo tradimento con il nipote di Artù, Modred: “Egli si fermò in questa regione per tutto l’inverno, in attesa dell’estate per marciare su Roma, ma mentre stava per valicare le montagne e dirigersi sulla capitale dell’impero romano, gli giunse la notizia che suo nipote Modred, cui aveva affidato la Bretagna durante la sua assenza, aveva usurpato la corona e si era legato con un’unione illecita a Ginevra, noncurante del suo precedente matrimonio.”. La seconda riguarda un’isola favolosa, quella di Avalon, così descritta: “L’isola di Avalon, detta anche delle Mele, oppure l’Isola Fortunata, è chiamata così perché produce qualunque cosa. I campi non hanno bisogno di essere coltivati per produrre i loro beni, e la Natura provvede da sola a fornirli. Grano e grappoli d’uva sono prodotti senza alcuna coltivazione, e alberi di mele crescono nelle foreste. La terra produce di sua spontanea volontà non solo l’erba, ma tutte le cose in sovrabbondanza.”. Letto 8 volte.
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