di Bartolomeo Di Monaco
Mia cara, ora che siamo vivi ci compenetriamo l’uno con l’altra. Tu hai le tue passioni, trascorri le ore a guardare (e registrare) alla tv i tuoi documentari preferiti; vuoi avere il mondo, e soprattutto la sua bellezza, dentro di te. Io passo il mio tempo a leggere e a scrivere, cercando di far mia la sensibilità dei molti che sono stati baciati dall’arte e dalla poesia.
Siamo felici. Siamo stati fortunati.
Poiché toccherà a me, che sono più anziano, morire per primo, voglio dirti questo: che quando ti troverai a leggere qualche mio scritto, ti tornerà alla mente il tempo in cui mi hai visto al computer intento a pensare e a riflettere, e poi, col capo chinato sulla tastiera, a comporre ciò che mi passava per la mente. Il ricordo risveglierà il sentimento d’amore che ci ha uniti per così tanti anni. Però, ricordati: dopo la morte, noi non ci incontreremo mai più.
Amiamoci, in questi ultimi giorni della nostra vita, sentiamoci ancora uniti e, se possibile, ancora più saldamente. Sono le ultime luci del giorno. Poi comincerà il nulla.