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ARTE: Ligustro l’Hokusai Ligure

21 Maggio 2014

13 ONEGLIA CON I LIBRI 1,5 MB var 1

di Fabio Strafforello

Dolcedo (Imperia), 11 Maggio 2014

L’eredità degli uomini è ciò che lasciano all’ammirazione.

Può trattarsi di ispirazione, di esempio, di ammirazione o anche solo di affinità, quel che motiva ognuno di noi a cercare oltre se stessi quella spinta emozionale o anche solo quella ragione, che ci porti al di là delle nostre consolidate e statiche azioni, spingendoci a voler conoscere una verità nuova e più autentica, sfidando persino i nostri limiti personali, ma è il desiderio di trovare fra le sensazioni più belle quello che ci sa muovere alla ricerca dello stupore, che ci rende felici.

Se ora Hokusai fosse qui fra noi, o se in una qualche maniera ci potesse vedere o udire rimarrebbe contento, affascinato e pieno di orgoglio per quanto un suo allievo ha saputo, un secolo dopo di lui, riprendere e continuare da quell’arte che il Maestro stesso, nel 1800, contribuì ad alimentare con le sue molteplici opere, ed anche con quelle dei suoi apprendisti e collaboratori. E’ un’ arte antica la Xilografia policroma tecnica Nishihi-e, ed essa è stata tramandata nei millenni dai vari Maestri che l’hanno fatta loro espressione artistica e, oltre a mantenerla in vita, l’hanno saputa far rinascere di generazione in generazione. Questa arte antica, nella sua complessa articolazione fra disegno, incisione e stampa rovesciata, crea una selezione naturale fra gli artisti che la vogliono asservire nelle loro rappresentazioni, selezionandone, attraverso l’impegno, la dedizione e la necessaria passione, i migliori fra loro, così da dimostrarne anche il grande valore.

Ligustro stesso ha onestamente e chiaramente sempre detto di essersi ispirato ad Hokusai nel suo percorso artistico, iniziato con l’aver visto nell’immagine della sua mente, in un momento molto pericoloso, delicato e particolare della sua esistenza, un’infinità di colori, che ne hanno abbagliato la sua vista, ma che lo hanno illuminato ed iniziato su un nuovo e straordinario percorso di vita, dov’egli è rinato da un passato vissuto in modo completamente diverso dall’attuale.

Un buon allievo nel rifarsi alle capacità artistiche, intellettive, di pensiero, caratteriali, culturali e umane del suo Maestro, non può, oltre ad attingerne le caratteristiche fondamentali dalla sua persona, anche tentare di superarlo, dimostrando che l’opera del suo insegnamento è andata a buon fine e che il tempo da lui dedicatogli non è andato sprecato o buttato via in nessuna maniera…. la capacità di ritrovare l’arte in se stessi, fa dell’uomo un artista della vita.

A poco conta se il Maestro in questione ha vissuto in un’epoca diversa da quella dell’allievo, perché l’arte non ha età, non pone limiti di interpretazione e quindi è un insegnamento che va oltre il tempo di ogni singolo essere umano. L’arte, con le sue espressioni, le sue visioni e con la sua poliedricità, è in grado di suscitare nell’uomo quei richiami e quelle sensazioni, di fonte irrazionale, che portano con sé emozioni radicate nel profondo dell’animo di ogni persona. L’arte cambia col mutare dell’uomo le sue espressioni e le sue rappresentazioni, ma quel che sembra rimanere sempre un elemento costante e che fa base all’essenza della vita, è L’Animo Umano, dimostrando così che c’è una costante in una vita piena di imprevisti.

Un Hokusai Ligure, così è stato recentemente battezzato da importanti studiosi stranieri del settore, i quali, per il suo novantesimo compleanno ne hanno creato appositamente un’immagine che lo ritrae in posizione serena e in espressione contemplativa, riconoscendo per lui, ufficialmente e per l’ennesima volta, l’ingresso nel tempio dei grandi artisti che la storia ci ha regalato.

Come il maestro Hokusai ha raffigurato trentasei vedute del monte Fuji, così Ligustro sta realizzando una serie di stampe, con la tecnica Nishiki-e, che raffigurano il borgo di Oneglia (oggi Imperia) immerso in diverse ambientazioni dalle molteplici tematiche: Oneglia con i Palloncini, con i Gabbiani, con le Farfalle, con i Fiori, con la Poesia, con la Musica, con i Libri, con i Colori pensanti ed oggi è in lavorazione, all’età 90 anni, di Oneglia con i fuochi d’artificio.

La ribadita rappresentazione della città natale di Ligustro come soggetto principale sottolinea, ancora una volta, quanto l’Artista sia legato alla sua terra ed alle proprie origini.

Nel dire che Ligustro ha ampliato la gamma dei colori in uso al tempo di Hokusai, portandola dalle 8 unità sino alle 800 da lui utilizzate, non si vuole sminuire il suo Maestro e neppure si vuole creare alcuna competizione fra di loro, perché noi stessi siamo consapevoli che ogni nuova scoperta, scientifica e non, cambia i limiti, i riferimenti e i traguardi dell’umanità intera, portando l’uomo verso una nuova consapevolezza e opportunità di crescita.

La ricerca della felicità individuale è la costante che muove l’umanità intera a ritrovare nel piacere personale il bisogno di provare soddisfazione, mescolando fra il materialismo, il desiderio di vivere, anche se solo per brevi attimi, quelle profonde sensazioni che l’arte sa dare nel suo potere espressivo, penetrando con leggerezza nei sentimenti umani.

Ciò che Ligustro ha saputo insegnarci nell’arte della vita, attraverso le sue rappresentazioni artistiche e col suo comportamento, per chi ha avuto la fortuna e l’onore di conoscerlo di persona come me, è il legame stretto che corre fra il desiderio del singolo individuo di trovare un senso positivo dell’esistenza e l’impegno, la disciplina e l’attenzione che occorre dedicavi per riconoscerne la formula personale della propria autentica felicità, espressa nella Bellezza del pensiero umano e delle azioni che accompagnano la nostra quotidianità.

In buona sostanza la formula della Bellezza, in ogni suo risvolto e in ogni sua veduta, è ciò che l’uomo sa ritrovare nella semplicità, nella saggezza, nella bontà e nelle sue buone intenzioni.

In un mondo che cambia i suoi riferimenti, la capacità di un’arte è quella di mostrarne la sua nuova ragione.


 


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