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Rivista d'arte Parliamone
La scampanata, il romanzo di Bartolomeo Di Monaco trasformato in testo teatrale, qui per chi volesse rappresentarlo.

Chiudo il Blog

26 Dicembre 2013

Oggi, 26 dicembre, è la festa di Santo Stefano, ed è anche l’onomastico di mio figlio, e forse lo farò contento, come farò contente le mie due figlie Elena e Claudia nonché mia moglie Raffaella, avendomi tutte e quattro insistentemente raccomandato di alleggerire il mio impegno con il pc. Il blog è forse la parte della mia rivista più gravosa poiché suscitatrice di forti emozioni che, ora che sono appena uscito da un infarto, non riesco più a sopportare. Leggo ogni giorno (e non li censirò più: mi relegherò nella mia casa come un recluso), articoli firmati da giornalisti che hanno perso tutta la mia stima (nei casi in cui ne abbiano mai goduto) contenenti o delle stucchevoli banalità oppure delle autentiche stupidaggini che ormai li hanno trasformati, almeno nel mio immaginario, in vili prezzolati, incapaci di prestar fede al loro giuramento di essere onesti con i lettori. Eppoi ci sono le istituzioni che mi danno il voltastomaco, a partire da quella più alta, e giù giù fino a tutte le altre. Per non parlare di una parte della magistratura che manda in carcere e ce le tiene per molti anni persone innocenti. Considero questi magistrati degli assoluti incompetenti, degli asini, gente che non ha studiato, che non sa dove stiano di casa il diritto e la giustizia. Li prenderei a calci, se potessi. Da loro proviene  il danno maggiore che subiamo come cittadini poiché per colpa della loro ignavia e della loro ignoranza, si tengono lontane dall’Italia medie e piccole aziende che potrebbero creare posti di lavoro e che preferiscono aprire filiali altrove, considerando peggiore della peste il nostro Paese retto da una simile classe inetta di magistrati e di politici. Mi fermo qui, poiché ne ho parlato tante volte e negli ultimi giorni ne ho parlato anche con cattiveria.

La politica, la giustizia e le istituzioni mi hanno reso un cittadino acido, diffidente, cattivo, pronto ad ogni tipo di ribellione pur di liberare dal marcio l’Italia. Quante volte ho ricordato che solo tagliando la testa con la lama della ghigliottina alla classe dirigente che teneva in scacco il popolo, i francesi, pur in mezzo ai tanti errori, anche mostruosi, diffusero nel mondo i valori di libertà, di uguaglianza e di giustizia. Chi ricorda le efferatezze che furono compiute per arrivare ad affermare nel mondo questi sacrosanti valori? Nessuno. Mentre tutto il mondo ricorda quei valori cercando – anche se non dappertutto – di praticarli ed onorarli.

Oggi la storia si ripete. Bisognerebbe fare una nuova delendha cartago o una nuova Norimberga. Ma chi può farla? Fossi stato giovane, vi assicuro, a queste mezze calzette che decidono sulla nostra pelle, non gliene avrei fatta passare una liscia, fino ad andarli ad incontrare di persona per dar loro un calcio nel sedere ed uno sputo in un occhio. Ma ora? Ora devo pensare ai miei cari e obbedire a ciò che mi chiedono. La mia cattiveria si riverbera sulla famiglia. Mia moglie è la prima a subire il mio malumore e a soffrirne. IL 24 dicembre si è messa a piangere davanti a mia figlia, a mio fratello Mario e a mia cognata Adriana. Posso ridurmi così? Posso sacrificare a tal punto la mia famiglia e soprattutto la donna che amai a prima vista, quando, davanti ad un negozio di fiori – come scrissi in una giovanile poesia – mi apparve più bella della rosa più splendente che vi era esposta?
Non posso, e dunque oggi trovate questo mio congedo anzichè le solite cose. Vi chiedo scusa. Alcuni forse saranno contenti e sono felice per loro.

Ora devo solo risolvere i problemi tecnici di cui non capisco un’acca. Forse dovrò rivolgermi ad un professionista. Prima proverò da solo, però.
Che cosa vorrei fare?

1 – Togliere in alto il bottone centrale dove sta scritto Blog;
2- Trasferire tutto il contenuto del blog in una nuova voce del menù di sinistra (ne ho diverse libere, una delle quali potrei intitolare Archivio del mio vecchio blog o qualcosa di simile. Lo scopo sarebbe quello, ovviamente, di non lasciare andare perduto ciò che io e voi insieme, grazie ai vostri commenti, abbiamo costruito.

Resterà in piedi solo la rivista letteraria che avrà il suo bottone sistemato in alto proprio come ora e tutte le sue sezioni rappresentate nel menù a sinistra. Continuerò a pubblicarvi gli articoli dei miei collaboratori e la serie di articoli, introvabili, frutto delle mie ricerche, che hanno formato anche alcuni miei libri, ma che vorrei mettere gratuitamente a disposizione dei miei lettori. Forse ci vorrà un anno, un anno e mezzo per finire il lavoro. E’ probabile che alla fine del lavoro chiuda anche la rivista, e rimarrà la sola sezione I miei libri in vendita, che è già in realtà un regolare sito a se stante (il bottone serve solo a trasferirvi facilmente il visitatore).

Ho intrattenuto in questi giorni rapporti con il mio provider (Aruba) affinché, come si fa quando si vuole calcolare il valore attuale di una rendita a vita, mi dicesse quanto mi costerebbe mantenere la piattaforma in vita anche dopo la mia morte, pagando oggi il suo valore attuale. La risposta giuntami il 19 dicembre è la seguente:

Gentile cliente, siamo spiacenti ma non è possibile conservare in perpetuo i domini. Può rinnovarli al massimo per 5 anni. Per il dominio bartolomeodimonaco.it che scadrà il 16/2/2015. Il costo annuo è di 51,89 euro, se vuole rinnovarlo per altri 5 anni, dovrà inviare il pagamento, moltiplicando l’importo per 5. Nella causale dovrà scrivere il nome del dominio. La scadenza sarà aggiornata al 16/2/2020. Per il dominio librisulucca.it che scadrà il 16/2/2015 può eseguire un pagamento per rinnovarlo per altri 5 anni. Il costo annuo è di 45.84 euro, se vuole rinnovarlo per altri 5 anni, dovrà inviare il pagamento, moltiplicando l’importo per 5. Nella causale dovrà scrivere il nome del dominio. La scadenza sarà aggiornata al 16/2/2020. Per il dominio rivistaparliamone.it che scadrà il 2/11/2017 può eseguire un pagamento per rinnovarlo per altri 5 anni. Il costo annuo è di 12.19 euro, se vuole rinnovarlo per altri 5 anni, dovrà inviare il pagamento, moltiplicando l’importo per 5. Nella causale dovrà scrivere il nome del dominio. La scadenza sarà aggiornata al 2/11/2022.

Quindi il tutto potrà continuare solo finché potrò mantenerlo in vita, poi tutto il lavoro fatto in questi anni scomparirà e andrà in malora. Non mi pare giusto, soprattutto per il raro materiale che continua ad essere oggetto di consultazioni anche da parte di docenti universitari, ma le cose stanno maledettamente così.

Perdonatemi di nuovo se sono arrivato a questa difficile decisione (una specie di resa, che non mi aspettavo, determinata dalle conseguenze negative che il persistere ostinato nel mio integrale lavoro potrebbe avere sulla mia salute e sulla mia famiglia, ma ho ragioni assai valide a sostegno, come vi ho raccontato accennando alla giornata del 24 dicembre, per non indugiare. Poiché scrivere è stata la passione della mia vita, troverò il modo di superare anche questo choc.
Sono lieto di avere ricevuto visite un po’ da tutto il mondo e in numero inimmaginabile al principio. Me ne ricorderò per sempre e avrete sempre il mio più sentito e caldo ringraziamento.

Alla maleodorante classe dirigente che ci ha ridotto così, auguro, come ho scritto ieri, ogni male. A coloro che tentano e tenteranno ancora di mentirci e di ingannarci invoco la maledizione severa ed implacabile del Dio dell’Antico Testamento, fosse anche quella dell’ultima delle dieci piaghe d’Egitto, la più terribile che colpì i primogeniti di quel Paese.
Sappiano costoro che, sebbene rinchiuso nel recinto della mia casa e del mio giardino, ogni giorno supplicherò il Padreterno affinché questi falsari della giustizia e della verità vengano raggiunti dal castigo di Dio. Nessuna misericordia per loro, ma solo la giustizia inesorabile che abbiamo imparato a riconoscere e ad apprezzare nell’Antico Testamento. Questo mio ultimo articolo del blog resti pertanto quale mia eterna maledizione su di loro.

Addio al Blog, dunque, e a voi che lo avete seguito e mi avete fatto compagnia.
Un abbraccio.
Bart


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10 Comments

  1. Commento by fiammetta mauri — 26 Dicembre 2013 @ 07:52

    Caro signor Bartolomeo Di Monaco,

    siamo in un momento dell’anno che   chiama alla riflessione, al dialogo intimo con noi stessi, con Dio, al ringraziamento, al pentimento, a propositi rinnovati. Ed anche a buone letture. La regola di San Benedetto può essere   buona compagna in questi giorni santi che conducono alla Epifania. Cordiali auguri a Lei ed alla sua famiglia.

  2. Commento by zarina — 26 Dicembre 2013 @ 10:03

    Caro Bart, è il tuo più triste articolo che   non avrei mai voluto leggere. Ma comprendo le valide ragioni dei tuoi cari che, sono certa,   per te vengono prima delle tue.   Un periodo di, sia pur parziale, riposo non potrà che giovarti e   spero servirà pure a costruirti addosso una bella corazza contro le malefiche influenze da cui sei e siamo circondati da ormai troppo tempo.   Sei stato una bella e positiva conoscenza iniziata per caso, purtroppo tardivamente,   con LS,   dove cercavo   soprattutto   le tue,   sempre condivise,   analisi e riflessioni.   Continuerò a farti visita   ogni giorno finchè i “bottoni” disponibili rimarranno attivi,   senza perdere la speranza di riprendere un giorno le nostre discussioni.  

    Con grande stima, simpatia e, se mi permetti,   affetto.

    zarina

  3. Commento by Bartolomeo Di Monaco — 26 Dicembre 2013 @ 14:19

    Grazie, zarina, ti ricorderò sempre con affetto. Che la vita ti sorrida.
    Bart

  4. Commento by Bartolomeo Di Monaco — 26 Dicembre 2013 @ 14:21

    Un ringraziamento a tutti, ovviamente.

  5. Commento by Giuseppe — 26 Dicembre 2013 @ 16:35

    Mi unisco al rammarico e all’apprezzamento di tutti, così come agli Auguri più sinceri a Lei e famiglia.

    Anch’io, come Zarina, seguiterò a cliccare sui “bottoni” disponibili, finchè sarà possibile. Poi, in attesa di rileggerLa, mi accontenterò di risfogliare le Sue preziose analisi (talvolta giustamente graffianti) che, per prudenza, ho di volta in volta “salvato” su hard disk.

    Grazie ancora e un cordiale saluto.

    Giuseppe

  6. Commento by Gian Gabriele Benedetti — 26 Dicembre 2013 @ 18:21

    Bartolomeo, ti sono vicino!

  7. Commento by Felice Muolo — 26 Dicembre 2013 @ 18:55

    Hai tutta la mia solidarietà, Bart.

  8. Commento by Mario Camaiani — 26 Dicembre 2013 @ 22:46

    Carissimo Bartolomeo,

    con dolore ho letto il tuo amaro sfogo.  Dolore  per il tuo dolore, per le tue sofferenze.  A questo punto hai fatto bene, come i tuoi cari ti hanno consigliato,  a lasciare Blog.  Ti sono vicino, con il cuore e con la preghiera, implorando il Signore e la Sua Madre Santissima che ti colmino di pace e Serenità.  Personalmente rinnovo la mia testimonianza di stima e gratitudine che nutro per te, che hai accettato e ospitato i miei modesti racconti sul tuo sito, per cui ho continuato a scriverli. Senza il tuo benevolo stimolo,  la maggior parte dei miei racconti, specie quelli relativi al tempo di guerra,non sarebbero esistiti.

    Ti saluto caramente, augurando a te e ai tuoi familiari ogni bene.

    Con sincera amicizia

    Mario

  9. Commento by Bartolomeo Di Monaco — 27 Dicembre 2013 @ 13:57

    Rispondo a te, Mario, come pure a Felice e a tutti quelli che mi hanno via via nel tempo inviato materiale letterario, per precisare che potranno continuare a farlo. La rivista Parliamone continua a vivere. La gravosità de lavoro originava in particolare dal Blog che ieri ho chiuso, il quale mi obbligava (se si vuole far bene un lavoro) a leggere tutti i giornali e farne qualche volta commenti in calce prima di radunarli in rassegna alle ore 18. Inoltre quasi sempre redigevo un mio articolo sulla situazione politica. Questo impegno a causa della mia salute non posso più reggerlo, pena un aggravamento, che si stava già verificando, del mio stato (affaticamento, nervosismo, intollerabilità, irascibilità, e quant’altro, che stava già pesando ingiustamente sui miei cari.
    Un abbraccio a tutti e continuate pure ad inviarmi quei vostri lavori destinati unicamente alla Rivista d’Arte Parliamone. Il problema per la Rivista d’Arte Parliamone si porrà quando avrò finito di pubblicarvi il materiale artistico che molti ahimè ignorano e che ho avuto la fortuna di conservare quando gli anni che gravavano sulle mie spalle erano più leggeri.

  10. Commento by Orsini Viviane — 27 Dicembre 2013 @ 21:01

    Buonasera,

    Prima la seguivo su “Legno Storto” dopo sul blog  .La sua opinione mi interessava molto  La ringrazio augurandogli tanta salute Viviane

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