Hemingway, Ernest7 Novembre 2007 “I quarantanove racconti”Quanto Ungaretti innovò nella poesia, tanto fece Hemingway nella prosa. E proprio in questa raccolta di racconti abbiamo la prova di quanto si afferma. Facciamo i conti con uno stile estremamente ridotto all’essenziale, con dialoghi finalmente naturali ed efficaci, e si ha la immediata visibilità di ciò che l’autore ci descrive, sia esso una paesaggio o un’azione, o un personaggio o anche un sentimento. Tutti i racconti si leggono d’un fiato e ci avvincono. Quelli dedicati al mondo della corrida sono densi di umore e di colori: tra essi segnalo “L’invitto”, e non si dimentichi di gustare il famoso “Le nevi del Kilimangiaro”. Vi si leggono frasi come (nella traduzione di Giuseppe Trevisani): “la mancanza di lavoro ammazza.”; “quando non c’entrano più gli affetti si comincia ad attribuire al denaro un valore molto maggiore.” Letto 2375 volte.  Nessun commentoNo comments yet. RSS feed for comments on this post. Sorry, the comment form is closed at this time. | ![]() | ||||||||||