Il caso Eluana8 Febbraio 2009 Invidio coloro che sul caso Eluana Englaro vantano certezze. Io non ne ho, come tanti altri.  Anzi, dentro di me si alternano convincimenti contrapposti. Fino a ieri ero convinto che  il meglio  per Eluana fosse decidere come ha deciso il padre: cessare il nutrimento e l’idratazione. Mi dicevo: sono diciassette anni che Eluana si trova in quella tormentata condizione. Non possono esserci più speranze. Poi mia moglie mi ha detto netta e chiara che se lei si trovasse nella stessa situazione non accetterebbe che si cessasse  di assisterla meccanicamente. E allora mi sono chiesto: chi sa quanti casi esistono in Italia  simili a quello di Eluana. Magari non saranno trascorsi 17 anni, magari solo uno, o due, o  cinque, o dieci.  E non se ne parla perché nessuno ha chiesto di “staccare la spina”. Forse ci sono tanti genitori, tanti coniugi, tanti fratelli e sorelle, tanti amici, tanti fidanzati, che ancora riescono a vedere scorrere la vita nel loro amato. La natura è fatta di misteri: ci sono pietre, piante, animali, uomini. Li conosciamo veramente? Articoli correlati“Lasciate morire i ragazzi in coma” (Medico e parlamentare del Pdl). Qui. Letto 1662 volte.  Nessun commentoNo comments yet. RSS feed for comments on this post. Sorry, the comment form is closed at this time. | ![]() | ||||||||||