L’attentato? La colpa è del forte carisma di Berlusconi18 Dicembre 2009 Chi ha seguito Anno Zero avrà subito fatto un raffronto tra l’editoriale di Angelo Panebianco (qui) e le parole pronunciate dal filosofo Umberto Galimberti, collaboratore di Repubblica (embé, siamo sempre lì), il quale, dopo aver ammesso che Berlusconi è dotato di un forte carisma, vi applica la teoria che il forte carisma genera odio, lasciando intendere che dunque la colpa di quanto è accaduto è di Silvio Berlusconi. Da ciò potrebbe anche discendere un teorema assai bizzarro, e cioè che chi ha carisma si guardi bene da occupare un qualche posto nelle Istituzioni, massimamente la carica di presidente del Consiglio, che è la più esposta. Andando ad occupare una carica istituzionale egli genererebbe, infatti, automaticamente, odio, danneggiando così la società civile. Come vedete, ci risiamo. Ancora ci si gira intorno. Dopo Di Pietro, dopo la Bindi, la De Gregorio, Vattimo, ecco un altro dei cervelli fini della nostra Repubblica (tanto intesa come Nazione, quanto come giornale) che dice la sua arrampicandosi sugli specchi, pur di fare di Berlusconi la rappresentazione del male. Nel mentre Panebianco afferma che ormai le democrazie si confrontano sulle personalità dal forte carisma, ecco che il filosofo di casa nostra ci lancia un monito: Attenti alle personalità dal forte carisma, esse sono pericolose. Così il nostro Paese (per non dire tutto il mondo, se lo ascoltasse) non avrebbe altra scelta che mettere alla guida delle Istituzioni le cosiddette mezze cartucce. Forse lo ha fatto la prima Repubblica, e molti di noi hanno assistito alla sua misera fine. Mi domando come si possano ascoltare insinuazioni così ipocrite e interessate. Come ipocriti sono stati gli auguri di Natale indirizzati da Santoro non solo al presidente del Consiglio, ma anche a Spatuzza, con la malcelata intenzione di mettere sullo stesso piano l’accusato Berlusconi e l’accusatore Spatuzza, e ricostruire a quest’ultimo una credibilità andata in frantumi dopo la arcinota deposizione. Per non parlare di Travaglio, il quale se l’è presa con il premier per la ostentata vanità e il puntuto protagonismo che lo contraddistinguono, al punto che veri e propri inni sono stati musicati per lui e sono cantati nelle manifestazioni a cui prende parte. Al teorizzatore dell’odio che dovrebbe, invece che stare a dire scemenze di questo tipo, vedersela un po’ con il filosofo Galimberti per rendersi conto – se è vero che il carisma genera odio – di quanto egli, con i suoi scritti e i suoi discorsi, contribuisca ad alimentarlo, anziché spegnerlo, sapete che sito web gli è stato dedicato? Il nome è tutto un programma: Viva Marco Travaglio. Lo trovate qui: http://vivamarcotravaglio.splinder.com/post/21883727  Che fa il paio, dunque, con le canzonette dedicate a Berlusconi, con la differenza che queste ultime sono cantate ogni tanto, in occasione di manifestazione del Pdl, mentre il Viva Marco Travaglio ci viene propinato ogni giorno. Quante pietre di ipocrisia e di odio ha scagliato Travaglio, una triste figura che sta tra Louis Saint-Just e Fouché! Anzi, più Fouché che Saint-Just. Letto 1969 volte. | ![]() | ||||||||||
Commento by Ambra Biagioni — 18 Dicembre 2009 @ 12:06
Solo Satana odia l’amore.
Commento by Ambra Biagioni — 18 Dicembre 2009 @ 12:58
L’opinione di Pier Luigi Battista del Corriere, da Libero.
Commento by Bartolomeo Di Monaco — 18 Dicembre 2009 @ 15:12
Ambra, non trovo l’articolo di Battista, nemmeno sul Corsera. Siccome, l’ho ascoltato ieri sera  a Anno Zero, mi piacerebbe leggerlo.
Grazie.
Commento by Ambra Biagioni — 18 Dicembre 2009 @ 16:10
Scusa Bart, non mi ero accorta che non aveva funzionato il trasferimento
Commento by Ambra Biagioni — 18 Dicembre 2009 @ 16:13
Che sia la sperpetua ?
Commento by Ambra Biagioni — 18 Dicembre 2009 @ 16:14
Chi si arrende è perduto !
Commento by Bartolomeo Di Monaco — 18 Dicembre 2009 @ 17:08
Ce l’hai fatta, Ambra! Sei stata simpaticissima.
E’ interessante (la condivido) tutta la riflessione di Pier Luigi Battista, e in special modo la chiusura della intervista:
“Insomma, il Cavaliere è il male assoluto.
«Sono andato a rivedere, prima di Annozero, i titoli dei libri e dei film in cui si immagina la morte di Berlusconi. Sono tantissimi. E qualcosa che si ficca nelle menti, nelle teste. Si pensa che gli elettori che l’hanno votato siano vittime dell’imbonimento pubblicitario, una massa di idioti. C’è un odio razziale e antropologico. Nei Settanta l’estrema sinistra credeva di essere nel solco della storia. Qui c’è solo la disperazione della sconfitta, divenuta patologica ».”
Commento by Giocatore d'Azzardo — 18 Dicembre 2009 @ 22:53
Bartolomeo, ciò che sta succedendo in Italia, con questo attacco frontale a Berlusconi e all’attuale governo, è scandaloso. Una minoranza, sconfitta e in caduta libera, sta rimestando il fango e appoggiando gli innominabili (vedi gli articoli de l’Unità a favore del gasdotto Nabucco), i loro nemici di sempre (gli USA), pur di affossare Berlusconi.
Qualche anno fa una simile ipotesi, sarebbe stata fantascienza, ma la loro ambizione, e l’ambizione di chi li segue non ha remore. Non sono state sufficienti le privatizzazioni, io li chiamo regali, a gogò, non sono state sufficienti le loro politiche economiche fallimentari, i tentativi di scalata alle banche, una banca a Ginevra. Non gli bastano più.
Questa sinistra è diventata peggio della peggior destra: vogliono solo ed unicamente tornare al comando, voti o non voti, elezioni o non elezioni. Dei cittadini, di noi, a loro, non gliene frega nulla: vogliono tornare a comandare perché perché loro sono convinti e certi di essere superiori. I più intelligenti, i più puri, i più bravi.
Io ho sempre avuto paura dei più intelligenti, dei più bravi, dei più puri.
Blackjack.
Commento by Ambra Biagioni — 18 Dicembre 2009 @ 22:58
Perché la gente non pensa quanto sia saggio il detto “quanto più fuoco vedo meno mi scaldo” ?
Commento by Bartolomeo Di Monaco — 18 Dicembre 2009 @ 23:13
Blackjack, stasera ho sentito Oscar Luigi Scalfaro intervistato (in ginocchio) da Lilli Gruber.
Meno caustico del solito, quando ha citato l’art 1 della Costituzione si è fermato al primo comma che dice che la Repubblica è fondata sul lavoro. Il secondo comma che si riferisce alla sovranità popolare che appartiene al popolo, se l’è tenuto per sé.
La Gruber non gli ha fatto la sola domanda che fosse polticamente interessante: Cosa ne pensa dell’elezione diretta del premier.
Avrei voluto vederlo digrignare i denti e spararle grosse come una casa.
Commento by Ambra Biagioni — 18 Dicembre 2009 @ 23:19
Tacere, spesso è uguale a mentire.
Perché dici “in ginocchio” Bart ? Io non ho avuto lo stomaco di guardarlo. Racconta.
Commento by Bartolomeo Di Monaco — 18 Dicembre 2009 @ 23:31
Ambra, la Lilli Gruber è stata tutto sorrisetti. Va bene che il vegliardo ha (se non ho capito male) 91 anni, ma non occorreva fargli dire che lui ha sempre in tasca la Costituzione (ce l’ho anche stasera, e l’ha esibita).
Ha aperto però una possibilità circa il legittimo impedimento (contrario invece al processo breve). Probabilmente, siccome D’Alema ha prima di lui aperto questa disponibilità , affiancandosi a Casini, Scalfaro non se l’è sentita di arrotare più di tanto la sua erre moscia.
A domanda, ha risposto che la Rosy Bindi potrebbe essere un’ottima antagonista a Silvio Berlusconi nel caso di elezioni.
Si è augurato comunque che la legislatura giunga al termine, ma non ha risposto se, nel caso cadesse anzitempo Berlusconi, si debba andare ad elezioni, o continuare con una nuova maggioranza.
Ricordando come si comportò nel 1994, la risposta la sappiamo già .
Commento by Ambra Biagioni — 18 Dicembre 2009 @ 23:55
Grazie Bart, sei stato così efficace che non ho potuto far a meno di immaginare la scena e mi sono sentita rivoltare.
Che satanassi ci troviamo a combattere !
Commento by Giocatore d'Azzardo — 19 Dicembre 2009 @ 00:43
Bartolomeo, guardare Scalfaro no: mi rifiuto! :-D
Blackjack.
Commento by Ambra Biagioni — 19 Dicembre 2009 @ 09:09
Volete sentire Galimberti ?
Commento by Ambra Biagioni — 19 Dicembre 2009 @ 09:11
E i commenti dul Legno ?