|  LIBRI IN USCITA: Progedit novembre 20108 Dicembre 2010 Progedit srl Via de Cesare n. 15 70125 Bari Tel 0805230627 – Fax 0805237648 www.progedit.com Gentili amici, segnaliamo le Novità Progedit di Novembre 2010. I volumi, compresi quelli del catalogo, possono essere ordinati direttamente alla casa editrice, tramite e-mail, telefono, fax, o dal sito www.progedit.com. Vi saranno inviati in tempi brevissimi, facilitando il vostro lavoro. Vi inviamo i più cordiali saluti | | | Raffaele Cavalluzzi, Pierfranco Moliterni, Marcello Montanari, Ferdinando Pappalardo, Enzo Persichella | | | | L’intelligenza della città Bari e la Puglia tra realtà e progetto | | Collana: Reti | | | | | | 2010, 136, € 15.00ISBN: 978-88-6194-099-4 | | Il libroI saggi raccolti in questo volume non sʼispirano a una “semplice” interpretazione del presente politico, culturale e sociale di Bari e della Puglia, o del loro passato prossimo; si tratta, piuttosto, di scritti che tentano la ricreazione di uno spirito, di un’etica, di una volontà, di una consapevolezza. Tra sopravvivenze e rinascenze. I contributi degli autori, pertanto, muovono dal bisogno di dare forma alle esperienze molteplici di ognuno senza pretendere, come anticipa Montanari, di “dare risposte definitive” alle tante domande e prerogative apparentemente frantumate in un mondo che sembra, nella sua confusione, possedere unʼantica logica intrinseca e dotata di senso. Un bisogno, questo, che origina dalla bruciante concretezza dei limiti, se non dei fallimenti, delle politiche degli ultimi trenta-quarant’anni, cercando, nella possibilità ancora e sempre viva del popolo meridiano di meravigliarsi e, quindi, di recuperare il moto dell’antica devozione per la propria città, una occasione per lo spirare di aria nuova, ancora rarefatta e, perciò stesso, gravida di cambiamento. Nelle loro diversità i saggi qui raccolti convergono nella cesura storica che in Puglia, fra gli anni Settanta e Ottanta, si è operata nella vita cittadina e che ha determinato l’estraniazione della politica dalle istituzioni e la separazione fra città e cultura. Una lacuna culturale, quindi, non ancora risanata. Storie e scenari che trasmettono impressioni e suggestioni forti che non di rado si traducono in sinestesie, restituendo il vero senso che ogni scritto sociale, politico, filosofico, storico dovrebbe avere: il potere metaforizzante della realtà, come rimando trasformativo a una possibile alternativa dello statu quo. | | L’autoreRaffaele Cavalluzzi, ordinario di Letteratura italiana nell’Università di Bari, è studioso di letteratura del Rinascimento e dell’Otto e Novecento; si occupa inoltre del rapporto tra cinema e letteratura. Tra le sue recenti pubblicazioni: “Cinema e letteratura” (20085), “Le immagini al potere. Cinema e Sessantotto” (2008), “Le forme del governo. Savonarola, Machiavelli, Guicciardini” (2009), “Lo scarpone e il turbante indiano. Su Volponi e altre occasioni di letteratura e di cinema” (2010). Pierfranco Moliterni, tra i protagonisti della vita musicale pugliese negli anni Settanta-Ottanta quando è stato consulente del Teatro Petruzzelli, ha ideato spettacoli lirici di risonanza internazionale. Nell’Università di Bari insegna Storia della musica moderna e contemporanea, Storia del melodramma, Metodologie e forme della comunicazione musicale. È autore di importanti monografie sul Futurismo in musica e sui musicisti Niccolò Piccinni e Giovanni Paisiello. Marcello Montanari insegna Storia delle dottrine politiche presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Bari. Ha pubblicato saggi sul marxismo francese e sul pensiero politico italiano. Tra questi: “Vico e la politica dei moderni” (1996), “Studi su Gramsci” (2002). Ha curato anche una antologia dai “Quaderni del carcere di Gramsci dal titolo Pensare la democrazia” (1997). Ferdinando Pappalardo è professore associato presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bari. I suoi interessi di ricerca riguardano prevalentemente la letteratura del Novecento italiano, ma ha anche studiato la cultura regionale postunitaria e la storia delle istituzioni formative. Enzo Persichella, già professore di ruolo presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bari, continua a insegnarvi Sociologia generale. Tra i suoi saggi recenti: “Gente di periferia al voto. Inchiesta qualitativa sul comportamento elettorale di un campione di cittadini baresi” (2004), “Vita da anziani” (2009), “Lavoratori e mondi del lavoro di Puglia” (2009) e, con Letizia Carrera, “Le donne distanti” (2010). |
| | | Angela Bianca Saponari | | | | Puglia Passeggiate nei film | | Collana: Arti, musica, spettacolo | | | | | | 2010, 144, € 25.00ISBN: 978-88-6194-092-5 | | Il libroTra il cinema e la Puglia si è instaurato un forte legame. Questa regione non solo produce numerosi film e genera talenti, ma, soprattutto, possiede una forza d’attrazione che risiede tutta nella sua storia e nella sua bellezza. L’incanto del suo paesaggio custodisce le ragioni di uno sviluppo culturale che non si può ignorare. Nel libro, partendo dal nuovo e fecondo rapporto tra il cinema italiano e la Puglia, si passa all’analisi di quattro film che hanno come sfondo la Puglia: “Il miracolo”, “Chi ruba donne”, “La casa delle donne” e “La seconda notte di nozze”, con le testimonianze dei quattro registi che li hanno diretti: Edoardo Winspeare, Maurizio Sciarra, Mimmo Mongelli, Pupi Avati. L’analisi di film ambientati in Puglia offre l’occasione per aprire un discorso più ampio sulla cultura e sul paesaggio privilegiando il punto di vista di un curioso e consapevole spettatore “con la valigia”, per il quale è stata realizzata una vera e propria “guida turistico-culturale”, che oltre a indicare le location di alcuni film e i luoghi descritti dal cinema, si estende alle meraviglie di una terra sempre ricca e attraente nella sua diversità. Il volume nasce da un progetto della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università degli Studi di Bari, un esempio concreto di condivisione dei saperi, che ha visto impegnati sullo stesso fronte docenti e studenti, registi e tecnici, integrando discipline artistiche e didattica. | | L’autoreSaggi e interventi di Giovanni Attolini, Carmela Ferrandes, Mimma Pasculli Ferrara, Angela Bianca Saponari, Maristella Trulli. La curatrice – Angela Bianca Saponari insegna Storia del cinema italiano presso l’Università degli Studi di Bari. Studia in particolare le relazioni tra il cinema e le altre arti come dimostrano i saggi: “Ricciotto Canudo. Teorico e critico del film”, in “Fogli di periferia” (2002), “L’impossibilità del sogno nel cinema di Marco Ferreri”, in “Cinecritica” (2006), “L’occhio di Beckett, il fantasma di Keaton”, in “Cinecritica” (2007), “Dissolvenze incrociate: i film da Mozart e su Mozart”, in “Plat” (2007), “La guerra di Spagna tra cinema e letteratura”, in “La letteratura e la storia” (2007); infine, per i nostri tipi, “Il rifiuto dell’uomo nel cinema di Marco Ferreri” (2008) e “Il cinema di Leonardo Sciascia. Luci e immagini di una vita” (2010). |
| | | Michele Fanelli | | | | U Settane 2011 U calendarie alla Barese | | Collana: Lunari | | | | | | 2010, 14 a colori, € 8.00ISBN: 978-88-6194-061-1 | | Il libroUn calendario alla barese “U Settane” è il dono che la Progedit fa ai lettori delle tradizioni. “U settane”, cioè il sottano, indica il “basso”, la stanza o la casa a livello della strada che un tempo consentiva l’intreccio tra noi e il mondo, attraverso la sapienza popolare, la chiacchiera. Il santo del mese, il piatto del giorno, il libro della settimana, la storia della città, dei suoi personaggi, le parole che non si usano più, i proverbi e i detti, gli archi della città vecchia e gli antichi palazzi, le vicende calcistiche della sua squadra e, infine, i duetti della celebre coppia di comici “Coline e Mariette”. Ecco come si presenta il calendario 2011 che Michele Fanelli ha pensato di creare in uno stile “alla barese”. Tutto giocato sul rispolvero della tradizione e del dialetto, “U settane 2011” non è una novità per Bari e i pugliesi, che da alcuni anni non mancano all’appuntamento con questo prezioso strumento, indispensabile per affrontare ogni giorno con ironia e coraggio. L’opera si presenta ancora più varia nelle sue rubriche, in un grande formato (cm 33,5 x 49), tutto a colori, traboccante di immagini che ritraggono angoli sconosciuti e oggetti che stanno scomparendo, risuonante di filastrocche e parole di cui ignoravamo il significato e di storie di un mondo che non c’è più. Ma non per questo lancia malinconici o nostalgici ritorni al passato. Il calendario si allinea semplicemente con i tempi, che richiedono un forte radicamento nella nostra storia: il rilancio del dialetto non viene visto come arma di divisione, semmai come mezzo di approfondimento. “U settane” diventa così una bussola essenziale per affrontare i momenti e le stagioni dell’anno che sta per affacciarsi. Ma è anche un pezzo unico per i collezionisti. | | L’autoreMichele Fanelli è nato a Bari nel 1954. Amante del vernacolo e della tradizione popolare, sin da giovane ha organizzato un gruppo teatrale nella Cattedrale di Bari. Presidente del Circolo A.C.L.I. “E.N. Dalfino” dal 1994, è impegnato da molti anni in iniziative per la rinascita del suo quartiere. Nel 1998 ha curato la pubblicazione di “Cuore antico batte ancora. Guida alla conoscenza delle tradizioni e della storia di Bari vecchia”; nel 2002, “U Settane. Viaggio nelle tradizioni, nella storia e nella cultura di Bari vecchia”; nel 2004, “Suse Mmenze Abbasce”; infine, nel 2008, per i tipi della Progedit, “Bari vecchia porte aperte. Odori, sapori, superstizioni, liti, bestemmie”, felicemente alla seconda edizione, e il calendario “U Settane 2010”. |
| | | Isabella Loiodice | | | | Orientamenti. Teorie e pratiche per la formazione permanente | | Collana: Pedagogie | | | | | | 2009, II ed., 296, € 20.00ISBN: 978-88-6194-072-7 | | Il libroSaggi di: Laura Amoretti, Federico Batini, Severo Cardone, Giuseppe Cinquepalmi, Daniela Dato, Barbara De Serio, Fiammetta Fanizza, Simone Giusti, Anna Grimaldi, Manuela Ladogana, Pierpaolo Limone, Isabella Loiodice, Antonella Lotti, Francesco Mansolillo, Rita Porcelli, Alessia Rossi, Antonia Chiara Scardicchio, Grazia Terrone, Luigi Traetta. Quale orientamento nella società del rischio e dell’incertezza? Superata un’ottica tecnicistica dell’orientamento inteso come processo informativo, parlare di orientamento oggi è possibile solo declinandolo al plurale. Perché plurali sono i tempi e i luoghi della formazione, plurali i soggetti in formazione, le strade da percorrere, le scelte da compiere, gli errori da rischiare, i progetti da inventare e ri-strutturare. Il volume, distinto in una parte teorica e in una pratica, offre uno sguardo approfondito e multidimensionale sul tema dell’orientamento inteso sia come integratore di un sistema di educazione permanente e ricorrente, che come pratica di promozione di competenze riflessive per una vita, di analisi, progettazione e costruzione di un progetto di sviluppo personale e/o professionale. Nato a conclusione del corso di perfezionamento per mediatori d’orientamento tenutosi presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Foggia, il volume raccoglie i contributi di esperti che hanno offerto la loro professionalità in tema di orientamento. | | L’autoreIsabella Loiodice è professore ordinario di Pedagogia Generale e Sociale presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Foggia dove insegna Educazione degli Adulti, Pedagogia delle Differenze di Genere e Pedagogia dell’Orientamento. I suoi studi più recenti approfondiscono, da una parte, le problematiche epistemologiche dell’educazione degli adulti e, dall’altra, i temi legati alla qualità della didattica universitaria con specifico riferimento ai servizi di orientamento e alla progettazione di interventi formativi individualizzati e personalizzati per la specifica utenza. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Non perdere la bussola. Orientamento e formazione in età adulta (Franco Angeli, 2004); Orientamento e formazione nella società del cambiamento (Adda, 1998). Ha altresì curato il volume Il lavoro tra alienazione ed emancipazione. Il contributo della formazione (Adda, 2004). Ha curato il volume Adulti all’università. Ricerca e strategie didattiche (Progedit, 2007) e, con A. Alberici, C. Catarsi e V. Colapietro, Adulti e Università: sfide ed innovazioni nella formazione universitaria e continua (Franco Angeli, 2007). Saggi di: Laura Amoretti (orientatrice Centro per l’Impiego Provincia di Imperia), Federico Batini (ricercatore Università di Perugia), Severo Cardone (dottorando di ricerca Università di Foggia), Giuseppe Cinquepalmi (dottore di ricerca Università di Foggia), Daniela Dato (ricercatrice Università di Foggia), Barbara De Serio (ricercatrice Università di Foggia), Fiammetta Fanizza (ricercatrice Università di Foggia), Simone Giusti (responsabile Comunicazione e Ricerca Associazione L’Altra Città di Grosseto), Anna Grimaldi (ricercatrice Isfol), Manuela Ladogana (dottore di ricerca Università di Foggia), Pierpaolo Limone (professore associato Università di Foggia), Isabella Loiodice (professore ordinario Università di Foggia), Antonella Lotti (ricercatrice Università di Genova), Francesco Mansolillo (laureato in Scienze della Formazione Continua), Rita Porcelli (ricercatrice Isfol), Alessia Rossi (psicologa del lavoro e delle organizzazioni. Partner di Polis 2000), Antonia Chiara Scardicchio (ricercatrice Università di Foggia), Grazia Terrone (ricercatrice Università di Foggia), Luigi Traetta (ricercatore Università di Foggia). |
| | | Irene Strazzeri | | | | Verità e menzogna. Sociologie del postmoderno | | Collana: Limine | | | | | | 2009, II ed., 176, € 15.00ISBN: 978-88-6194-067-3 | | Il libroLa teoria dell’ideologia come sociologia della menzogna; la sociologia della conoscenza come sociologia della verità. Attraverso Habermas e l’idea di modernità come progetto storico incompiuto, si legge, nei nuovi movimenti di protesta, la rivendicazione di una funzione attiva dell’ideologia. Qual è il ruolo della “sociologia della conoscenza” nel panorama contemporaneo delle scienze sociali? Quale la sua dignità scientifica e filosofica? Quali gli esiti morali, etici, politici? La ricostruzione delle vicende della sociologia della conoscenza – da Scheler a Mannheim a Lenk – si accompagna alla ricerca di uno stile critico-interpretativo che connoti un modo del vivere la contemporaneità, a partire dalla assunzione del problema delle ideologie e del condizionamento sociale del pensiero. Problemi che, quando sollevati, rivelano, con puntualità, la matrice storica e moderna della “questione postmoderna”. La nuova collana “Limine” Con questo testo avviamo una nuova collana dal titolo “Limine”. Limine è un termine latino il cui significato corrisponde a soglia, margine, intercapedine. Metaforicamente esso rappresenta un contesto di ibridazione sociale e culturale, una zona al confine in cui potenzialmente potrebbero sorgere nuovi modelli e paradigmi. L’essenza della liminalità consiste nella scomposizione della cultura nei suoi fattori costitutivi e nella ricomposizione dei medesimi in una nuova configura possibile. In questo senso, culturale e sperimentale, la collana vuole promuovere nuovi assetti socioculturali e nuovi strumenti di decodifica della contemporaneità, per favorire la riflessione critica sul ruolo dei saperi sociologici in un mondo in continua transizione e perenne mutamento. Comitato scientifico: Paolo De Nardis, Maria Caterina Federici, Alberto Izzo, Mario Aldo Toscano, Ambrogio Santambrogio, Renato Cavallaro, Antonio De Simone, Fabrizio Fornari, Mariano Longo. | | L’autoreIrene Strazzeri è ricercatrice di Sociologia presso la Facoltà di Scienze della formazione dell’Università degli Studi di Foggia. Ha svolto il dottorato di ricerca in co-tutela con l’Università La Sapienza di Roma e la Humboldt Universität zu Berlin. Si occupa di sociologia della conoscenza, con particolare attenzione ai problemi culturali dell’interazione sociale e al tema delle differenze di genere. Ha pubblicato: “Critica dell’ideologia postmoderna” (Lupetti, 2004), “Teoria e prassi di riconoscimento” (Manni, 2005), “Riconoscimento e diritti umani. La grammatica del conflitto nel processo di integrazione europea” (Morlacchi, 2008), “Dalla redistribuzione al riconoscimento. Declinazioni paradigmatiche della differenza sessuale” (Franco Angeli, 2009). |
| | | Manlio Triggiani | | | | Favole pugliesi Prefazione di Raffaele Nigro Illustrazioni di C. De Cristo, S. Pica, R. Salvemini | | Collana: Briciole | | | | | | 2010, III ed., 192, € 18.00ISBN: 978-88-6194-069-7 | | Il libroSessanta favole per sessanta “parole” per sessanta illustrazioni. Dopo il rapido esaurimento della prima edizione, tornano le introvabili “Favole pugliesi” ripropone frammenti di sapienza popolare per lo più dimenticati o, al limite, sedimentati nel “DNA culturale” di più generazioni grazie agli insegnamenti che hanno riempito il tempo e lo spazio, dove divengono indistinti l’immaginare del bambino e il narrare dell’adulto. Il recupero di storie dimenticate, spesso nella versione in italiano dall’originario dialetto, non è, tuttavia, il solo fine del libro, né il principale. “Favole pugliesi” propone, piuttosto, una originale esperienza di ascolto e di lettura che mette al centro il legame tra la malia del racconto, l’efficacia didascalica della singola parola, la suggestione dell’illustrazione. L’alleanza tra queste tre dimensioni comunicative propone in nuova veste l’antichissimo piacere della scoperta, nella fiaba e nella favola, di tracce delle nostre tradizioni, di credenze, di ritualità antiche, di una saggezza che non c’è più. Un piacere che non ha tempo e non ha età, che prescinde da appartenenze sociali e ideologiche. Un piacere che diventa immenso quando il racconto si fa occasione di contatto tra generazioni. Completano l’opera le tavole di tre giovani talenti dell’illustrazione. Ecco l’indice del volume: Accortezza – Il grano del massaio Aiuto – Il leone e il topo Amicizia – Compar cane e compar uccello Ascolto – La vipera e il pastore Astuzia – L’astuzia della volpe Avvedutezza – La contadina intelligente Benevolenza – Figlia e madre di suo padre Caso – La fortuna è cieca Cautela – La malizia del cane Cooperazione – Il lupo e il maiale Coraggio – Un leone generoso Crudeltà – La brocca, la cassaforte e la sedia Cupidigia – La morte dell’uomo Curiosità – Gli animali che parlano Dabbenaggine – Gesù e Pietro Destino – Un colpo al cuore Devozione – Il cane fedele Dolore – Cuore di madre Educazione – Mazze e panelle fanno i figli belli Equità – Il calzolaio coraggioso Esperienza – Una volta s’impicca Nicola Fiducia – La Fortuna Furbizia – La forza e la furbizia Generosità – La focaccia Giustizia – La storia dell’uccello grifone Gratitudine – Il suocero e la nuora Guarigione – Il racconto del piccolo gallo Immodestia – La cornacchia e il pavone Impudenza – Marzo Incantamento – La fata gallina Ingordigia – Chi troppo vuole nulla stringe Ingratitudine – Il riccio e la lepre Inquietudine – Lo spaccalegna incontentabile Invadenza – La comare intrigante Invidia – L’invidia punita Lavoro – Il contadino Mollica Lungimiranza – Tra padre e figli Malintenzione – La lepre e la volpe Menzogna – La volpe a cavallo del lupo Morte – Il figlio uccide il padre Necessità – Uno strano contrasto fra la Fortuna e la Sorte Odio – Il gatto, il cane, il topo Onestà – La buona fata Ostinazione – L’uomo del cardellino Paura – La volpe e il gatto Pazienza – Le due contadine Perseveranza – L’acqua, più forte dello scoglio Promessa – Il racconto della principessa Provvidenza – L’orfanella fortunata Riconoscenza – L’uccello del paradiso Saggezza – I tre consigli Scaltrezza – Cecchino delle frustate Serenità – Il ciabattino allegro Sincerità – Giuseppe il giusto Stupidità – Il pesce e il pescatore Trasparenza – Le cento facce del re Unione – Il leone e i tori Vanità – La talpa dette gli occhi per la coda Vizi – Il bambino e l’albero Zizzania – Perché i cani odiano i gatti, e questi i topi La nuova collana “Briciole” Con questo testo avviamo una nuova collana, il cui titolo, “Briciole”, è evidente: la briciola è un protagonista della fiaba (Hansel e Gretel, Pollicino ecc.), strumento in mano all’intelligenza del bambino che ne fa, da oggetto inutile, sporco, una via di fuga, un segnale, una indicazione perché il perdersi nelle avventure, nei boschi sia accompagnato dalla possibilità del ritorno. La briciola è anche il racconto stesso come frammento di memoria per, appunto, ritrovare la strada di quelle radici culturali che affondano nella tradizione orale, non ufficiale. | | L’autoreIl curatore Manlio Triggiani (Bari 1955), laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista e lavora alla “Gazzetta del Mezzogiorno”. Ha curato libri e collaborato alla redazione di volumi collettanei. Collabora con varie riviste. Alterna l’interesse per la cronaca (nei settori della cultura, dell’ecologia e delle tematiche della formazione, in particolare dell’Università) agli studi tradizionali e delle tradizioni popolari. Per i nostri tipi ricordiamo il suo “Storia del Natale. Culti, miti e tradizioni di una festa millenaria”. Gli illustratori Clara De Cristo è nata a Bari,dove vive e lavora. Dopo gli studi artistici ha partecipato a concorsi di pittura in diverse località italiane. Ha realizzato mostre di pittura collettive e personali, ha collaborato con teatri disegnando complementi scenografici, ha contribuito alla didattica di scuole elementari e medie mediante corsi di pittura e cartapesta. Renata Salvemini è nata a Brindisi nel 1972, ha frequentato l’ “Accademia dell’illustrazione e della comunicazione visiva” a Roma, dove vive e lavora. Collabora come illustratrice free-lance con studi grafici e agenzie di pubblicità. Silvano Pica è nato a Taranto il 10 giugno 1986. Attualmente frequenta, presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce,il biennio specialistico in decorazione. Contemporaneamente, lavora come illustratore free-lance. |
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