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L’importanza della vicenda di Montecarlo ed altro. Il caso Marrazzo.

29 Settembre 2010

Stasera avremo molto probabilmente la conferma della fiducia al governo Berlusconi, con i voti anche dei finiani.
Spero di non sbagliarmi, ma non ho mai avuto dubbi su questo. I miei dubbi cominceranno da domani, quando i cinque punti indicati analiticamente dovranno essere realizzati. Sarà allora che i finiani si faranno sentire per logorare il governo. Quindi ne riparleremo.

Oggi mi interessa rimarcare il perché è importante seguire le vicende della casa di Montecarlo e delle raccomandazioni Rai. E lo faccio poiché a suo tempo presi le difese di Marrazzo e imputai al Pd di aver costretto il presidente della regione Lazio alle dimissioni senza che egli avesse commesso alcun reato. La colpa di Marrazzo è stata quella di aver frequentato un transessuale. Tutto qui. Ma fu licenziato dal Pd perché un uomo pubblico non può avere comportamenti dubbi in fatto di moralità.

Gli scandali di Montecarlo e delle raccomandazioni Rai hanno ben altro peso, e tanto sul versante della moralità (un bene ereditato per la buona causa di An è svenduto e affittato al cognato di Fini), che della legalità (è in corso un accertamento per truffa) e della trasparenza (Fini non ci racconta la verità) e dovrebbero spingere il Pd a comportarsi come minimo allo stesso modo in cui si comportò con il presidente della regione Lazio.

A maggior ragione poiché in questo caso si tratta del presidente della Camera e cioè della terza carica dello Stato.

Mi domando se il Pd non si vergogni dell’atteggiamento che sta tenendo nei confronti di Fini, quando ha usato un metodo pesante e intransigente nei confronti di responsabilità assai meno gravi a carico di Marrazzo. Ma l’interesse di parte, ancora una volta, gli fa tenere due pesi e due misure.

Che cosa fanno il Pd e tutta l’opposizione (salvo in verità Di Pietro)? Fanno partire l’ordine di ridicolizzare lo scandalo che riguarda la terza carica dello Stato. Lo ha eseguito anche la Bindi stamani nel dibattito apertosi sulle comunicazioni del presidente del Consiglio (erano esattamente le 12,50). E Castagnetti ha fatto lo stesso alle ore 13,30.

Chi sottovaluta l’importanza degli scandali che coinvolgono la presidenza della Camera   non si rende conto che non è tanto la figura personale di Gianfranco Fini che è implicata, ma la sua figura istituzionale. Se non si capisce questo, siamo alla frutta. Si torni a casa.

Non si deve dimenticare che la terza carica dello Stato ha mentito agli italiani. Ha mentito, fra l’altro, su una vicenda molto delicata, dai contorni oscuri e inquietanti. Inoltre mai ha risposto alle accuse sulle sue raccomandazioni in Rai a favore di familiari.

Già i fatti (confermati da fior di testimonianze e di documenti) esigerebbero le sue dimissioni. Sono fatti commessi nella sua veste di presidente della Camera. Fini, infatti, fu eletto presidente della Camera il 30 aprile 2008. Le società off-shore furono costituite il 30 maggio successivo, e il primo contratto di compravendita fu stipulato l’11 luglio 2008.

Povero Pezzotta dell’Udc che, anche lui, con il suo richiamo a questa vicenda (alle ore 13,16 sempre nel dibattito sulla fiducia al governo), cerca di farla passare, come altri, per dossieraggio e invita Berlusconi a farlo cessare. Non ha capito che un presidente della Camera non può combinare questi pasticci e soprattutto non può mentire agli italiani, e la stampa ha tutto il diritto di indagare e di non essere fermata da nessuno. Gli ha risposto a tono Maurizio Lupi (ore 13,35).

Che misera opposizione abbiamo in questo nostro sfortunato Paese!

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“Impugneremo l’eredità contro Tulliani” di di Gianluigi Nuzzi e Brunelle Bolloli. Qui.

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Casa di Montecarlo ed altro. Rassegna stampa del 29 ottobre. Qui.


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9 Comments

  1. Commento by Carlo Capone — 29 Settembre 2010 @ 19:59

    Cioè, Bart, tu metti sullo stesso piano uno che è stato sorpreso coi calzoni abbassati  in compagnia di un trans, dopo che avevano sniffato, con un altro che ha come unica colpa avere un  cognato che alcuni quotidiani  indicano come proprietario di un immobile di 55 mq? dunque la moralità di uno vale quella dell’altro?  insostenibile, dal mio punto di vista.

  2. Commento by Carlo Capone — 29 Settembre 2010 @ 20:00

    dal mio punto di vista di elettore di centro sinistra, ovviamente.

  3. Commento by Bartolomeo Di Monaco — 29 Settembre 2010 @ 20:11

    Hai letto troppo in fretta, Carlo. La moralità in questione è quella di Fini. Non mi interessa quella di Tulliani. Faccende sue. Mi interessano le menzogne della terza carica dello Stato. Cosa assai diversa.
    Ma tu ancora credi che Fini sia stato ingannato dal cognato?

    La storia della compravendita è nata in casa dei Tulliani. Fini sapeva e sa tutto. Ha mentito agli italiani. Ha comprato la Scavolini per mandarla a Montecarlo ed è stato in visita all’appartamento come sostengono dei testimoni. Inoltre esiste una e-mail in cui Walfenzao scrive a Gordon parlando di Giancarlo Tulliani come il proprietario dell’immobile.

    Fini ha detto al povero Pontone (colpe ne ha anche lui!): Va e firma. Tutto era stato già combinato.

    E poi, un presidente della Camera vende ad una società offshore che ha sede in un paese messo all’indice dall’Ocse! Queste sono solo alcune delle accuse che ormai si possono apertamente muovere a Fini. Inoltre: perché non si espone alle domande dei giornalisti, come fece Scajola?

    Ora vedrai che Fini si dimetterà dalla presidenza della Camera adducendo la scusa che deve occuparsi del nuovo partito. La realtà è che le sue bugie non reggono più e se la verità gli precipita addosso quando è ancora presidente della Camera, la sua carriera politica è finita.
    Leggi anche qui.

  4. Commento by Carlo Capone — 29 Settembre 2010 @ 23:50

    No no, io mi riferivo alla moralità di Fini, metterla al confronto con quella di Marrazzo   mi sembra operazione impervia, era questo che scrivevi, Bart.

    Quanto a Fini, pur non avendolo mai votato lo reputo una persona onesta, onesta rispetto a chi ha 64 società off shore che detengono le sue aziende, onesta al confronto di chi ha ricevuto  decine di avvisi di reato, onesta rispetto a chi ha usufruito  della prescrizione   per eludere condanne certe, onesto rispetto a chi ha usato la buona fede di milioni di elettori per tradurla   in maggioranze pronte a leggi  personali.

    E infine, se Fini avesse preso  come stalliere  un acclarato boss della mafia, come lo avresti definito? stando ai toni e agli argomenti della tua personale campagna, e se tanto mi dà tanto,  come minimo un criminale di lager. la scala è quella.

     

    Ma voglio dirti solo un’ultima cosa, caro Bart: attento alla Storia, alle sue nemesi,  ai capricciosi ritorni.  Marco Tullio è in allerta, le Leggi ne hanno visitato i sogni, implorandogli soccorso, prossima è la  partenza di Caio Antonio per Arezzo. Giusto per la metafora storica.

    Buonanotte

     

     

  5. Commento by Bartolomeo Di Monaco — 30 Settembre 2010 @ 00:56

    Sulle società offshore non hai letto, evidentemente,  la smentita della Fininvest.
    Devi sempre tener presente che quando parlo di Berlusconi, ne parlo considerando la sua vita a partire dal momento in cui è sceso in politica. Io sto giudicando il politico. Non mi permetto di giudicare la vita privata degli altri. Quello che ha fatto prima, come imprenditore, lo giudicheranno i tribunali, io non sono in grado di farlo. Al momento non ci sono sentenze definitive di condanna.

    Così è per Fini. A me interessa Fini come politico, e come politico lo sto giudicando.
    Fini ha mentito già due volte sullo scandalo di Montecarlo e non ha detto ancora nulla sullo scandalo Rai.

    Se avesse confessato le sue responsabilità al momento in cui lo scandalo è sorto, la scelta delle dimissioni poteva anche rimanere una sua decisione personale (Clinton confessò), ma avendo mentito agli italiani e soprattutto avendo continuato a mentire, la decisione delle dimissioni non è più una sua scelta personale, ma è dovuta.

    Seguo la vicenda e gli indizi sono ormai prove, e sono sicuro che, visto che le si sta cercando da parte degli autori dell’inchiesta, ne arriveranno altre ancor più schiaccianti.

    La Scavolini, su cui si è ironizzato, è già una. Poi, oltre alle testimonianze già presenti, verrà fuori anche qualcosa che comproverà la sua visita a Montecarlo e quindi la sua conoscenza della casa affittata al cognato.

    C’è un email, confermata dal ministro di Saint Lucia, in cui Walfenzao parla di Tulliani come proprietario della casa.

    Cosa vuoi di più? Eppure Fini continua a mentire. Non c’è una moralità più amorale di questa. Marrazzo è un santo a confronto. Cosa vuol dire che è stato scoperto coi pantaloni calati e che sniffava? Io deploro queste cose, come cattolico, ma appartengono alla vita civile, degradata.

    Ma non posso mai mettere sullo stesso piano le menzogne reiterate della terza carica dello Stato.

    La differenza è grande, Carlo.
    Berlusconi da politico non credo abbia compiuto reati (quello di Montecarlo si configuara anche come tale) e non si è mai trovato a dire il falso rispetto a prove schiaccianti che lo inchiodassero, come è nel caso di Fini.

    Sospetto che Fini continui a mentire sicuro di avere le spalle coperte, ma io nutro fiducia nelle inchieste, condotte davvero come si faceva un tempo. Le prove raccolte sono già numerose e avrebbero dovuto consigliare Fini a non macchiare di fango la carica che ricopre, e quindi dimettersi.

    Quando arriveremo in fondo alla vicenda (penso che non manchi molto, leggi il mio articolo di poco fa) ai giornalisti di Libero, del Giornale e del Tempo andrà assegnato, come dicesti, il premio Pulitzer.

  6. Commento by Carlo Capone — 30 Settembre 2010 @ 19:43

     

    Dall’intervista rilasciata da Fedele Confalonieri a  Claudio Sabelli Fioretti per il quotidiano La Stampa:

    Le leggi ad personam?    Se non le fai  vai dentro.”

    Bart, ma che ne parliamo a fa’?

  7. Commento by Bartolomeo Di Monaco — 30 Settembre 2010 @ 20:16

    Ha un significato polemico con la magistratura, mi pare evidente, Carlo. Significa che la magistratura si permette di fare anche condanne politiche.
    E’  quello che penso anch’io su certa magistratura. Ieri ed oggi gli interventi dell’opposizione, anziché su cose concrete, si sono incentrati con poche parole sul governo che non ha fatto nulla e con molte parole a inveire su Berlusconi perché si presenti davanti ai magistrati. Del governo del Paese all’opposizione interessa poco o nulla.

  8. Commento by Carlo Capone — 1 Ottobre 2010 @ 00:17

    Bart, tutti i commentatori dei principali organi di stampa neutrali hanno convenuto che Confalonieri quell’affermazione se la poteva e se la doveva risparmiare.

    Dici che all’opposizione del governo del Paese interessa poco o nulla. Spero che ai leader del cdx invece interessi, ma ci credo poco, se il saggio letta ha dovuto afferrare per la cuticagna il PdC per ricordargli i rischi per lui e il Paese  di un responso elettorale dagli esiti incerti e Bossi non fa mistero, mai, di voler andare ad elzeioni e portare sempre più avanti il   progetto di secessione strisciante. Meno male che si interessano del Paese eh.

  9. Commento by Bartolomeo Di Monaco — 1 Ottobre 2010 @ 09:43

    Anche Berlusconi e tanti altri politici talune dichiarazioni che hanno rilassciato alla stampa (mi piacerebbe sapere qual è la stampa neutrale) se le potevano risparmiare.

    La verità sui comportamenti di certa magistratura, non la scopro io e non la scopriamo oggi. Ci sono state perfino dichiarazioni in questo senso del centrosinistra.

    Gianni Letta è un cattivo consigliere di Berlusconi e se hai seguito i miei articoli ti sarai reso conto dell’opinione che mi sono fatta di lui. Ha fatto commettere tanti errori a Berlusconi, compreso quello di non essere andato subito ad elezioni, da potersi fare così entro la fine dell’anno, con danni minimi per l’Italia. Ora si avvierà una lunga e penosa campagna elettorale già iniziata da Di Pietro in aula l’altro giorno.

    Di Bossi non ho mai nutrito stima, è un uomo pericoloso (la lega Nord è figlia di Oscar Luigi Scalfaro). L’alleanza con lui (del resto ci si alleò anche il centrosinistra) è stata una necessità causata dall’antiberlusconismo, che ha formato uno schieramento di odiatori di Berlusconi. I motivi di questo odio sono presto detti. Berlusconi ha portato in politica il tema più importante l’ammodernamento delle arrugginite Istituzioni. Ha rotto gli spregevoli interessi consolidatosi nella prima Repubblica (per questo “sogno” sto con lui, accettando obtorto collo tutti i suoi difetti).

    Come vedi da parte dell’opposizione si sta cercando ormai scopertamente di tornare alla prima Repubblica.

    Mi sta dicendo mia moglie che in questo momento Rai3 sta dando la notizia che hanno cercato di uccidere Belpietro. L’altra volta Berlusconi. Ti dice nulla tutto questo?

    Lo stesso Fini (non lo dico solo io) ha tradito questi obiettivi.  

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