LUCCA: Venerdì 18 giugno: “Mutuo sociale”
9 Giugno 2010
Venerdì 18 giugno, alle ore 17:00 presso la Sala Mario Tobino di Palazzo Ducale (Piazza Napoleone), CasaPound Italia Lucca organizza una conferenza di presentazione del “Mutuo Sociale”, la proposta di legge di CPI per risolvere l’emergenza abitativa e ottenere il ‘diritto alla proprietà della casa’, deliberata ed approvata in varie amministrazioni locali d’Italia.
A breve i nomi dei relatori.
“L’emergenza abitativa ha raggiunto livelli preoccupanti anche a Lucca.
E’ sempre più evidente che il “diritto alla casa” di cui spesso si parla, rimane senza sviluppi se non ancorato alla prospettiva della proprietà della casa per ogni singola famiglia.
A livello toscano, se pur si è inquadrato correttamente il problema, si tende ancora ancora una volta ad uno sbilanciamento quasi interamente improntato a criteri di edilizia sovvenzionata secondo il classico schema dell’alloggio sociale come principale strumento in grado di fornire l’alternativa residenziale pubblica alle famiglie in difficoltà .
Ma questa è una storia già vista, che ha comportato: la non soluzione del problema; il clientelismo degli assegnatari nei confronti del politico assegnante; la mancanza di cura nei confronti degli alloggi perchè visti comunque come ‘temporanei’; la precarietà della situazione abitativa, sempre a rischio per colpaer esempio di successive cartolarizzazioni.
Dalla necessità di un maggiore intervento pubblico nel settore dell’edilizia agevolata, e dalla volontà di trovare soluzioni che contrastino concretamente il dramma dell’emergenza abitativa, nasce la proposta di legge sul “Mutuo Socialeâ€, che punta a creare un vero e proprio “diritto alla PROPRIETA’ della casa”, attraverso la nascita di un Ente regionale che dia a prezzo di costo le case che costruisce con la formula del “Mutuo Sociale”: la famiglia assegnataria pagherà una rata che non supera 1/5 delle proprie entrate, e quando l’ente avrà ripreso il costo la famiglia sarà proprietaria dell’immobile.
Un 1% rimarrà di proprietà pubblica, così da impedire speculazioni e mutamenti nella condizioni di proprietari.
Tutto attraverso la mano pubblica, senza banche e rate strozzine”
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