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Rivista d'arte Parliamone
La scampanata, il romanzo di Bartolomeo Di Monaco trasformato in testo teatrale, qui per chi volesse rappresentarlo.

Poco fa

6 Agosto 2009

Verso mezzogiorno mio nipote Lorenzo è tornato al mare. E’ figlio di mia figlia più grande, Elena, svelta e furba come una volpe. E’ stato con me, con mia moglie e con mio figlio Stefano quasi tre giorni e due notti. Ha dormito con me. Mia moglie è andata in un’altra camera. La notte lo guardavo. Ha poco più di 10 anni, è alto per la sua età, ed è anche bello, come i suoi genitori. Dormiva sereno. Prima di addormentarci, ci parlavamo. Gli dicevo: Ora siamo sulla nave che ci porterà a visitare isole meravigliose ma anche terribili. E’ un gioco che abbiamo fatto sempre, anche quando era piccolo. Capitavamo nelle isole dei coccodrilli, dei leoni, degli orsi bianchi, delle scimmie, e ogni volta dovevamo difenderci. Lui si occupava di non far mancare alla nave il carburante. Io suonavo la sirena che annunciava la partenza; poi la nave (il nostro letto) procedeva tranquilla sull’oceano, fino a che non ci trovavamo circondati dalle belve feroci, pronte a fare di noi un solo boccone. Allora si cercava di virare e di allontanarci più in fretta che si poteva. Ora il gioco si è ridotto ai minimi termini. Non oso andare più in là. Mi dico: Lorenzo è grande, ora è un omettino. Devo trattarlo come tale.
Ieri a cena raccontava di quando credeva al pino che, come l’albero di Pinocchio, moltiplicava i suoi soldi, alle lucciole che facevano monetine, alla Befana e a Babbo Natale. Ne sorrideva. Anche lui si sente diverso da quei lontani giorni; si sente un ometto, proprio come io lo vedo.
Ora mi lasci solo, gli ho detto. Mi ha risposto: Tornerò il 17 per la cena.
E’ una cena che mia moglie ed io facciamo tutti gli anni in giardino. Saremo 15/20 persone, non so ancora esattamente. La regia di questa occorrenza annuale è di Raffaella. Io la sto a guardare. Verrà anche il parroco del mio paese, che ospito a pranzo ogni tanto. Si starà fino a tardi, illudendoci di essere felici. Forse in quel momento lo saremo davvero.
Quando il padre Alessandro è arrivato a prenderlo, l’ho baciato e stretto forte forte. Lorenzo è stato contento di rivedere suo padre. Sprizzava gioia. Dentro di me, invece, saliva la malinconia. Diventerà grande, forse si dimenticherà di questi giorni, che hanno segnato la mia vita. Chi sa se col tempo diverrò per lui uno sbiadito ricordo.
Dal suo posto all’interno dell’auto, poco prima di varcare il cancello, ha agitato la mano in segno di saluto. Gli ho risposto. Poi l’ho visto allontanarsi e scomparire.

Stasera dalle Dolomiti tornerà mia figlia Claudia, la secondogenita. Mia moglie, che è al mare con mia cognata, mi ha telefonato dicendomi che lei, suo marito e l’altro mio nipote, Fabio, di poco più di un anno e mezzo, resteranno a cena da noi.
Anche Fabio, come Lorenzo, è parte di me. E’ bello anche lui, vivace, attento, furbo. Immagino che da grande lavorerà nella grande azienda dell’altro nonno. Forse diventerà presidente della Società. Lo andrò a trovare. Gli diranno: Ingegnere, in sala d’attesa c’è suo nonno Bart. Allora lui lascerà ogni cosa e correrà da me: Che sorpresa, nonno, vieni, accomodati. Hai fatto bene a venire. Come stai?
Ci sediamo, lui accanto a me, nelle poltrone di pelle nera. Vorrà sapere delle mie giornate; mi racconterà delle sue, ma io non starò a sentire. Lo guarderò, i miei pensieri andranno lontano, al passato; rivedrò tutti i miei figli piccini, pieni di vita e di innocenza, e sarò contento di avere davanti a me il figlio della mia Claudia adorata.


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4 Comments

  1. Commento by Felice Muolo — 7 Agosto 2009 @ 18:44

    Finirai per “sanguinare” anzitempo, Bart, se non la smetti.

  2. Commento by Bartolomeo Di Monaco — 7 Agosto 2009 @ 19:35

    In realtà, Felice, sono momenti memorabili, che imprimo qui per non dimenticarli.

    Ieri sera a cena ho avuto da Claudia una bellissima notizia: è in attesa di un altro figlio.

  3. Commento by Felice Muolo — 7 Agosto 2009 @ 20:48

    Auguri a entrambi.
    Quindi, Bart, bando alla malinconia e lascia che il destino si compia, alla grande per te e i tuoi famigliari.

  4. Commento by Bartolomeo Di Monaco — 7 Agosto 2009 @ 23:08

    Grazie, Felice.
    Devi sapere che dal 28 luglio ospito mio fratello maggiore con sua moglie. Staranno con me fino verso il 20 agosto. Non puoi immaginare la gioia che mi dà (e dà a mia moglie) la loro compagnia.

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Bart