STORIA: Il dopo papa
7 Marzo 2013
di Costanza Caredio
Ratzinger, dimettendosi, ha richiamato tutta la gerarchia mondiale cattolica a riflettere sui cambiamenti della nostra epoca e in che modo il mondo cattolico può affrontarli, essendo egli stesso troppo vecchio e stanco per farlo.
Il celibato e il sacerdozio femminile sono forse i temi più semplici. Il celibato, raccomandato all’inizio del movimento cristiano, (vedi Paolo I Corinti,7) fu imposto solo dopo il 1000 in un quadro politico completamente diverso, dove Roma cercava di ritagliarsi una sua autonomia rispetto all’Impero germanico, quindi va valutato di per sé. Esso, oltre a sottrarre uomini validi alla società civile, ha sempre esposto il clero, messo a dura prova dalla castità obbligatoria, a condizionamenti e ricatti, non solo interni, ma anche esteri: ad esempio la violenta polemica di Lutero contro Roma, pretesto per la creazione di una propria Chiesa ( e proprie decime).
Il sacerdozio femminile sarebbe utile alla donna per un nuovo ruolo di prestigio e dignità e potrebbe riequilibrare intemperanze femministe.
Essenziale è invece la rivisitazione delle Scritture comuni a tutto il mondo cristiano: Ratzinger poneva in primo piano il Vangelo con Gesù di Nazareth come figura esemplare e divina, e l’A.Testamento come riferimento del passato. Gli Ortodossi prediligono anch’essi icone salvifiche e hanno una ritualità sontuosa come quella cattolica, prediletta dal popolo. Per contro i Protestanti rifiutano orpelli e decori, e si concentrano sulle Parole della Bibbia: esse vengono fatte proprie senza mediazione sacerdotale.
Queste Parole sacralizzate raccontano le gesta di un popolo particolare dell’Oriente Antico, gli Ebrei, e non rifuggono da invettive, maledizioni, fogli d’ordine, programmi apocalittici; spesso risuona il “Guai a voi!” e via profetando in termini molto attuali.
Vi è poi il ricostituito Stato di Israele il quale vorrà elaborare una propria interpetrazione della Storia e rivendicare il Verus Israel.
Last but not least: i Laici che difendono strenuamente e con ragione i risultati delle ricerche storiche e archeologiche, cioé la Scienza.
Come trovare una base comune ideale per la difesa della nostra civiltà , che non sia quello riduttivo e fuorviante della convenienza economica?
Il Conclave è da osservare con interesse e partecipazione, ma certo l’eredità di Roma e dei suoi Gran Sacerdoti lungo la linea di tremila anni, non deve essere seconda a nessuno.
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