Libri, leggende, informazioni sulla città di LuccaBenvenutoWelcome
 
Rivista d'arte Parliamone
La scampanata, il romanzo di Bartolomeo Di Monaco trasformato in testo teatrale, qui per chi volesse rappresentarlo.

STORIA: “Il tiranno” e il filosofo

29 Agosto 2012

di Costanza Caredio

L’esistenza e i crimini del millenario impero semita assiro-babilonese andrebbero illustrati nelle scuole, mettendo in evidenza la barbarie, la distruzione e devastazione di territori dal Mediterraneo all’Indo e del loro patrimonio umano, artistico e culturale. Se non lo si fa, le nostre ragioni, come discendenti della civiltà greco-romana, ne escono oscurate, o non escono affatto.
Un impero, quello semita, che ha inizio nel IV millennio e raggiunge il suo massimo potere nell’800 a.C., contrastato dai Greci e poi dai Romani.
Dopo l’anno 1000 a.C. gli Assiri conquistano le coste dell’Asia Minore e si inoltrano nel Mediterraneo. Sottomettono la Fenicia e distruggono il Regno di Israele (722 a.C), e ne deportano e disperdono gli abitanti; poi è la volta della Giudea: “Sennacherib (705 – 681) prese 46 città fortificate e innumerevoli cittadine del Regno di Giuda; fece 200.150 prigionieri e impose un tributo di 30 talenti (sacchi) d’oro e 800 d’argento. Distrusse Babilonia e la seppellì sotto le acque dell’Eufrate” (Enciclopedia Giudaica). I Fenici furono da allora strumento dell’impero semita: posero nel Mediterraneo occidentale le loro basi, tallonati dai Greci, ora consapevoli del pericolo: Tiro, Cartagine, poi la Spagna, la Sicilia, la Sardegna. Contro Serse, la Grecia insorse e lo respinse ma l’unità venne meno e i filosofi cercarono una soluzione di compromesso: Platone andò a Siracusa con il suo progetto di governo universale di saggi, ma il “tiranno” Dionisio, in guerra da 30 anni contro Cartagine, lo cacciò. Aristotele, più prudente, studiava gli Stati e le loro Costituzioni: ne seguì che il suo allievo più brillante, divenuto re di Macedonia, Alessandro Magno, colse il momento giusto, partì come un fulmine (334 a.C) e riconquistò l’Oriente, da Tiro all’Indo.
Tuttavia la memoria dell’implacabile crudeltà e slealtà degli Orientali non scomparve e contribuì alla diffidenza verso i Semiti.


Letto 1980 volte.


Nessun commento

No comments yet.

RSS feed for comments on this post.

Sorry, the comment form is closed at this time.

A chi dovesse inviarmi propri libri, non ne assicuro la lettura e la recensione, anche per mancanza di tempo. Così pure vi prego di non invitarmi a convegni o presentazioni di libri. Ho problemi di sordità. Chiedo scusa.
Bart