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La scampanata, il romanzo di Bartolomeo Di Monaco trasformato in testo teatrale, qui per chi volesse rappresentarlo.

STORIA: Lucca fu grande

4 Gennaio 2020

di Bartolomeo Di Monaco

La casa editrice lucchese Tra le righe libri, guidata da Andrea Giannasi, ha aggiunto un’altra bella tessera all’ampio mosaico che sta costruendo, in cui letteratura e storia luccicano in tutta la loro bellezza.
Francesco Mattei è l’autore di uno dei suoi libri: “Lucca capitale della Tuscia nell’Alto Medioevo dal VI all’XI secoloâ€.

I Lucchesi avvertono, passeggiando entro le sue splendide Mura, che questa città deve essere stata grande. Non per niente qui si incontrarono nel 56 a.C., dove ora si trova la strettissima e suggestiva via di Chiasso Barletti, Cesare, Pompeo e Crasso per rinnovare il famoso primo triumvirato stipulato 4 anni prima.

Nonostante che oggi non sia più così, sin dai quei tempi Lucca faceva parte di un asse viario importante che collegava il Nord al Sud. Più tardi questo asse fu noto come la “Via Francigena†che i pellegrini del medioevo percorrevano per giungere in Terrasanta. Altopascio, a pochi chilometri dalla città, fu famosa per un ospizio attrezzato che dava rifugio a questi viaggiatori, spesso smarriti tra le nebbie della notte e guidati dal suono della campana, detta appunto La smarritaâ€, che indicava loro la strada. Nel link la si può vedere con la grossa T incisa che indicava l’ordine dei Cavalieri ospitalieri del Tau, segno che si trova anche alla base del campanile:

Ma, grazie, al copioso contenuto storico di questo libro, ci si rende conto dell’importanza che Lucca ha avuto in tutto l’Alto medioevo. Essa non solo estendeva i suoi domini dalla Maremma fino a Luni e oltre, ma era sede, soprattutto durante la dominazione longobarda e franca dei reggenti (duchi, conti e marchesi) della Tuscia, grosso modo la Toscana di oggi.
Ebbe, soprattutto con Adalberto II detto il Ricco e poi con Ugo il Grande, un esercito di tale potenza che l’imperatore del Sacro Romano Impero non poteva fare a meno del suo aiuto. Dominava i passi degli Appennini (conductus) e poteva ostacolare chiunque volesse attraversarli per giungere a Roma.
Lucca fu città onnipresente, temuta e rispettata, durante quei lontani secoli.

Oggi due importanti case editrici cittadine ne tramandano il ricordo con numerosi libri che onorano la storia della città. Una l’ho citata; l’altra è l’editrice Maria Pacini Fazzi, antica e prestigiosa, il cui catalogo è degno di un re.


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A chi dovesse inviarmi propri libri, non ne assicuro la lettura e la recensione, anche per mancanza di tempo. Così pure vi prego di non invitarmi a convegni o presentazioni di libri. Ho problemi di sordità. Chiedo scusa.
Bart