STORIA: Quote rosa15 Marzo 2014 di Costanza Caredio Andavano bene 50 anni fa. Pannella le propose e le attuò nel suo PR, ma ora,se si continua con questo ritmo di presenza di donne mobilitate ovunque e per qualunque cosa, eccetto che per crearsi una famiglia, le quote serviranno, semmai, a proteggere i maschi. A mio avviso, ora possiamo valorizzare quello che è stato ottenuto, e acquisire in questo ambito autonomia di pensiero e di decisione: infatti molte donne vengono piazzate perché ritenute più facilmente manovrabili; occorre anche rifiutare l’omologazione verso i trans, insita nell’insidiosa campagna pro omosessuali. E’ necessario ripercorrere la nostra storia, ripartendo da quando la donna perse il proprio ruolo autonomo, acquisito nel sistema politeista, esemplificato nell’Olimpo greco-romano e sancito con compiti istituzionali, riti e poteri: di conseguenza occorre rivedere i compiti e il significato della Religione e del Sacro. E’ necessario rifiutare l’anticlericalismo perché ogni sistema religioso è creazione comune, compresi governanti, preti e contadini. Letto 1904 volte.  Nessun commentoNo comments yet. RSS feed for comments on this post. Sorry, the comment form is closed at this time. | ![]() | ||||||||||