Tolstoj, Lev Nikolaevic7 Novembre 2007 I cosacchi   “I cosacchi”Tutta la filosofia del grande scrittore russo la si può trovare in una frase presente in questo lungo racconto: “la felicità sta nel vivere per gli altri.” Ma “I cosacchi”, del 1863, sono anche uno dei quei gioielli letterari che riescono ad ergersi come capolavori, nonostante constino di non molte pagine. Con uno stile vigoroso, ma pieno di accenti lirici, egli ci conduce per mano dentro l’anima di un popolo fiero e mitico. Ci restano nella memoria i colori cupi della notte, illuminata dai fuochi degli accampamenti, ci restano le musiche e i clamori delle danze, lo scorrere del fiume e gli agguati che vi si preparano, tutto ciò intrecciato a personaggi memorabili, quali, sopra tutti, il vecchio zio Jeroska, che compare nel capitolo XI, e non ci lascia più. Da gustare sono i dialoghi, coloriti e saporosi, nonché, nel capitolo XIX, la battuta di caccia intrapresa da Jeroska e dal protagonista Olenin e, più avanti, la raccolta dell’uva, nel capitolo XXIX. Marjana è la bella cosacca contesa da Olenin e Lukaska. Letto 2830 volte.  Nessun commentoNo comments yet. RSS feed for comments on this post. Sorry, the comment form is closed at this time. | ![]() | ||||||||||