Cambiare il mondo

di Bartolomeo Di Monaco

Direi che sia difficile essere conservatori da giovani. È più facile esserlo da anziani, come è accaduto a me.
Da giovani è forte la speranza di poter migliorare se non addirittura cambiare il mondo. Da anziani constatiamo quasi sempre che il mondo non si cambia, e anzi si peggiora sempre di più a causa di tante circostanze, tra le quali metto la tecnologia che ha allentato i rapporti interpersonali e ci avvia all’egocentrismo, alla solitudine e al silenzio. Nel 1995/1996, a questo proposito (avevo 53/54 anni), scrissi, significativamente, il romanzo in 2 volumi “Cencio Ognissanti e la rivoluzione impossibile”.
Avevo 25 anni, invece, quando scrissi questa poesia, piena di speranza e di voglia di lottare, una voglia che non ho più.

UNISCITI A NOI, FRATELLO

Unisciti a noi, fratello.
La nostra è una marcia in silenzio.
Sollecitiamo l’ora!
Siamo una lunga fila senza inizio né fine.
Ci hanno pestati, abbrutiti, segregati.
Suonaci l’inno!
Rapidi come l’aquila piomberemo,
graffieremo,
faremo giustizia.
Dolce fratello, unisciti a noi.
Ci credono un muro di sabbia.
Cadranno increduli.

15 ottobre 1967

Visto 1 volte, 1 visite odierne.