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VARIE: Il MES e l’intervento del senatore Licheri (M5Stelle) ieri al Senato

12 Dicembre 2019

di Bartolomeo Di Monaco

Da Wikipedia traggo questo inizio che ci spiega quando nacque e cosa è il MES (Fondo salva-Stati) per fare alcune osservazioni in merito all’intervento del senatore del M5Stelle Ettore Antonio Licheri, classe 1963, fatto ieri al Senato.

“Il Meccanismo europeo di stabilità (MES), detto anche Fondo salva-Stati (in inglese European Stability Mechanism; ESM), è un’organizzazione internazionale a carattere regionale nata come fondo finanziario europeo per la stabilità finanziaria della zona euro (art. 3), istituita dalle modifiche al Trattato di Lisbona (art. 136) approvate il 23 marzo 2011 dal Parlamento europeo e ratificate dal Consiglio europeo a Bruxelles il 25 marzo 2011. Esso ha assunto però la veste di organizzazione intergovernativa (sul modello del FMI), a motivo della struttura fondata su un consiglio di governatori (formato da rappresentanti degli stati membri) e su un consiglio di amministrazione e del potere, attribuito dal trattato istitutivo, di imporre scelte di politica macroeconomica ai paesi aderenti al fondo-organizzazione.
Il Consiglio Europeo di Bruxelles del 9 dicembre 2011, con l’aggravarsi della crisi dei debiti pubblici, decise l’anticipazione dell’entrata in vigore del fondo, inizialmente prevista per la metà del 2013, a partire da luglio 2012. Successivamente, però, l’attuazione del fondo è stata temporaneamente sospesa in attesa della pronuncia da parte della corte costituzionale della Germania sulla legittimità del fondo con l’ordinamento tedesco. La Corte Costituzionale Federale tedesca ha sciolto il nodo giuridico il 12 settembre 2012, quando si è pronunciata, purché vengano applicate alcune limitazioni, in favore della sua compatibilità con il sistema costituzionale tedesco.â€.
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Quando Salvini, nel suo intervento di ieri al Senato, ha fatto notare che nel programma elettorale il M5Stelle aveva chiesto il voto agli italiani per cancellare il MES, e che perciò il Movimento tradiva i suoi elettori, Licheri ha risposto che il MES è nato nel 2011 quando al governo c’erano Berlusconi e la Lega Nord, quindi la responsabilità dell’esistenza del MES appartiene a loro. Il M5Stelle – ha tenuto a precisare – manco esisteva, e se ci fosse stato il MES non sarebbe mai nato.

A parte che il MES, come leggerete nel link, è una evoluzione di qualcosa che esisteva in precedenza, e non una invenzione del governo Berlusconi del 2011 (fra l’altro fatto cadere da una losca manovra dell’UE), è proprio la sua esistenza che ha indotto il M5Stelle a mettere nel suo programma la sua cancellazione. Perché, dunque, ha cambiato parere ed ora praticamente il MES va bene allo stesso modo che va bene al PD (che era prima contrarissimo alla sua esistenza)? Non fa bene Salvini ad avanzare qualche dubbio su queste capriole improvvise? C’entra qualcosa supporre che esse siano il pedaggio da pagare all’UE che li ha mandati al governo?

Inoltre, se PD e M5Stelle hanno deciso di accettare il MES, perché non impediscono di modificarlo in senso peggiorativo per l’Italia?
Potrebbero lasciarlo invariato, e la polemica sarebbe chiusa. Basterebbe esercitare il potere di veto.
Non si domandano perché Germania e Francia sono, invece, così smaniosi di modificarlo, al punto che ne esigono l’approvazione al più presto?
Credono davvero che lo facciano per aiutare l’Italia, verso la quale da anni si sono comportati come cannibali? Ora ci attaccano perfino sui nostri prodotti alimentari primi al mondo per qualità, e li fanno scadere a prodotti dannosi alla salute. E noi che facciamo? Stiamo zitti? Lasciamo decidere la selezione alla Francia, nostra concorrente interessata a soppiantarci sui mercati?
Essere italiani a questo modo proprio non mi piace.

Tornado al MES, che il M5Stelle abbia tradito il mandato degli elettori non lo dico io o Salvini; lo hanno detto i suoi quattro componenti che al Senato si sono dissociati e tre dei quali hanno addirittura dichiarato di voler uscire dal Movimento.

Continuiamo con il senatore Licheri.
Un altro dei leitmotiv che vanno di moda e che anche il senatore Licheri ha voluto intonare è quello che con la caduta del governo giallo verde, Salvini è voluto fuggire dalle sue responsabilità e soprattutto dal grosso tema della sterilizzazione dell’Iva.

È un’altra bufala di cui si servono strumentalmente gli uomini del governo, facendo finta di non ricordare.
Quando Salvini fu indotto a lasciare il governo per i numerosi NO che erano cominciati a fioccare sulle sue proposte (c’era già lo zampino della UE? Sì, c’era), la crisi (che oggi si finge di dimenticare) era già cominciata qualche giorno prima allorché era stata bocciata la mozione NO TAV presentata dal M5Stelle. In quel caso il premier Conte sarebbe dovuto salire al Quirinale non avendo più la stessa maggioranza che gli aveva dato la fiducia, ma una maggioranza diversa. Non lo fece. Scorrettamente e con l’assenso interessato delle allora opposizioni (già sapevano che sarebbero andate loro a governare? Sì, già c’era l’intesa in UE).
In ogni caso Salvini aveva subito dichiarato (l’ho sentito con le mie orecchie e dunque si possono avere riscontri facendo le ricerche dei video di quel tempo) che votando a settembre, il centrodestra (pronosticato vincitore) aveva già pronta una bozza di manovra che sarebbe stata votata in tempo (ottobre-novembre). Nessuno lo ricorda?
Nessuno si accorge che l’attuale governo, e siamo alla vigilia di Natale, non ha ancora approvato la manovra economica? E che forse il governo uscito dalle elezioni l’avrebbe approvato in un tempo decisamente inferiore, poiché più compatto?

Siamo finiti e arenati nell’epoca delle bugie millantatrici e sfrontate e non credo che titolare di esse sia Salvini, ma questo governo, a partire dal suo premier, che non ha il coraggio di presentarsi in parlamento a spiegare i suoi rapporti con il prof. Alpa, che metterebbe a rischio il suo incarico e addirittura la sua cattedra universitaria. Chi fugge? Fugge Salvini o fugge Conte?
Vi ricordate quando Conte e il PD accusavano Salvini di non presentarsi in Parlamento a spiegare i suoi rapporti con Mosca a proposito di una sessantina di milioni (mai trovati) che la Russia avrebbe elargito per finanziare la Lega? Sulla vicenda Lega-Russia non emergono prove concrete; sul caso dei rapporti di Conte con Alpa, invece, le prove sono concretissime e evidenziate sui giornali. Eppure nessuno si muove.
E allora che dite? C’è una mafia che governa la politica? Sì, c’è.

Qui il link.

 


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Bart