290 a 29012 Ottobre 2011 Ieri il governo è andato sotto di un voto. Bastava arrivare a 291, invece Bossi era fuori dall’aula a parlare con i giornalisti, Tremonti era nel suo ufficio a fare chi sa che cosa di più importante del rendiconto di bilancio 2010 che porta la sua firma ed era sottoposto alla votazione dell’Aula. Scajola e Pisanu si son guardati bene dall’onorare Montecitorio con la loro presenza. Questo è ciò che politicamente è accaduto ieri. Diciamo che l’opposizione rappresentata dal Pd e compagni, vista l’impossibilità di abbattere con le loro sole forze e quelle alleate di certa magistratura e di certi industriali, si son messe a corteggiare gli invertebrati del Pdl, avendo capito che, ancora una volta, dopo Fini, resta sempre valida la strategia del cavallo di Troia per colpire al cuore il nemico. La conseguenza è che assistiamo dolorosamente, per questi intoppi, al rinvio di alcune riforme necessarie. Quella sulle intercettazioni, la prima messa all’ordine del giorno, mi pare per giovedì, va alla settimana prossima; le altre chi sa se riusciranno a rimanere in calendario. Sembra, dunque, che siamo arrivati al capolinea. Ma è davvero così, o Berlusconi può fare ancora qualcosa? Allo stesso modo deve fare Berlusconi, non vergognandosene, visto che la sinistra su questo è stata la prima a cominciare e a tracciare la strada per tutte le situazioni difficili e rischiose. Avrà voglia di sbraitare ma, come in tante altre occasioni, dovrà dare la colpa a se stessa se certe usanze vengono praticate anche dagli avversari. Perciò Berlusconi, su ogni disegno di legge in discussione, faccia poche storie. Metta ogni volta la fiducia e lasci che i suoi nemici interni abbiano il coraggio di scoprire le carte a viso aperto. Poiché di solito i traditori sono anche felloni, chi sa che per questa via non riesca a portare a casa le riforme tanto attese dagli italiani. Altri articoli“Scivolone alla Camera: quei ventotto pasticcioni” di Alessandro Sallusti. Qui. “Intercettazioni, è scontro tra toghe. Ora Spataro “processa” la Boccassini” di Luca Fazzo e Enrico Lagattolla. Qui. “Tra complotti, ingorghi e giornalisti: ecco la lista dei 26” di Marco Gorra. Qui. “La Costituzione immaginaria” di Francesco Damato. Qui. Letto 1112 volte.  Nessun commentoNo comments yet. RSS feed for comments on this post. Sorry, the comment form is closed at this time. | ![]() | ||||||||||