A me quel Luca Palamara piace poco28 Gennaio 2010 Lo confesso: a vederlo e a sentirlo parlare, quel Luca Palamara, il presidente cioè dell’Anm, dà una sensazione sgradevole. Ha una espressione troppo furba per potergli credere. Dovessi stipulare un accordo con lui, mi farei assistere (avendone i mezzi, e non li ho) dai migliori specialisti internazionali. E non sarei sicuro lo stesso. Apprendo  qui che sabato prossimo, all’inaugurazione dell’anno giudiziario che si celebrerà in tutte le città italiane, al momento in cui parlerà il rappresentante del ministero della Giustizia, i magistrati leggeranno una loro dichiarazione, si alzeranno dall’aula in segno di protesta e lasceranno le sedie vuote. Ciò vuol dire che il rappresentante del governo parlerà a quei pochi seduti al tavolo della presidenza e ai due o tre che saranno rimasti in sala. Mi domando se l’Anm abbia perduto la testa. Dubbi ne avevo, per la verità , ma ora, se questa anticipazione risulterà esatta, capisco perché tante sentenze emesse da taluni magistrati non hanno né capo né coda. Che significa, infatti, che non ci si assenta se è presente il ministro, e invece si abbandona l’aula se è presente un suo rappresentante? Sono così ignoranti, i magistrati, da non sapere che i rappresentanti del ministro vengono investiti della stessa dignità istituzionale? Abbandonare l’aula davanti al ministro in persona o abbandonarla in presenza di suoi rappresentanti è una mancanza di rispetto delle Istituzioni della stessa gravità , né più né meno. La decisione è stata assunta “in una riunione allargata anche ai rappresentanti di Magistratura Indipendente – la corrente più moderata e l’unica all’opposizione della giunta guidata da Luca Palamara – che ha condiviso tutte le scelte, tranne quella di lasciare le sedie vuote quando parleranno i rappresentanti di via Arenula ( «un gesto inutile e che ci indebolisce », dice il segretario Antonietta Fiorillo.)” Immagino che Luca Palamara sia balzato sulla sedia rosso d’ira e abbia battuto i pugni sul tavolo, mettendo all’angolo la povera Fiorillo. Qui le decisioni le prendo io!, deve aver sbraitato, temendo di vedersi mettere i bastoni tra le ruote. E’ una decisione, questa,  infatti, che mostra, a chi ancora non lo avesse capito, l’interferenza arrogante e pretestuosa  di certa  magistratura nei confronti dell’attività sia di governo che parlamentare. Dico pretestuosa poiché non è tanto contro gli insulti del governo che la magistratura protesta (a chi la vuol dare a bere, l’astuto Palamara?), bensì contro l’intenzione del  medesimo di mettere un po’ d’ordine laddove regnano la confusione tanto professionale che ideologica, l’arretratezza, la disorganizzazione, la mancanza di responsabilità (la colpa degli errori non è mai di nessuno), la poca voglia di lavorare. Perché c’è anche questo: la poca propensione a prendere sul serio il proprio lavoro, venendo incontro alle esigenze di giustizia dei cittadini. Quando in una causa civile si deposita una perizia legale e si fissa la prossima udienza a distanza di 23 mesi, e poi questa udienza non sarà l’ultima, mi domando se davvero le colpe siano tutte del governo. Chi ha esperienza di lavoro in un’azienda privata sa bene che queste cose non possono succedere, perché se succedono il difetto è individuabile sempre, e in primis,  all’interno dell’organizzazione. In Italia, da anni, ci troviamo in presenza di una palude giustizia.  Dovere di qualunque governo è quello di correre ai ripari. Lo si doveva fare tanto tempo fa, ma si è sempre avuto paura. Si tratta, infatti,  di intervenire contro interessi consolidati e di privilegio di una casta potentissima. Ma questo governo è deciso a mettere l’alt. I privilegi stanno per saltare, gli scansafatiche stanno per essere individuati e puniti, le carriere non saranno più appannaggio indiscriminato di tutti,  bensì legate alla quantità e qualità del lavoro svolto. Insomma: una bonifica drastica della palude. La casta non ha mai avuto contro un governo tanto deciso e tanto temerario come l’attuale.  Perciò la reazione si è fatta aspra, senza precedenti. Occorre dare una lezione che serva per sempre, si sono detti i magistrati.  A questo governo e ai futuri. Chi ha la velleità di mettere il naso dentro i confini della giustizia, deve pentirsi di essere nato. Poiché non c’è molto tempo e il governo è deciso, si moltiplicano gli attacchi a Silvio Berlusconi, responsabile di un tale disegno. Bisogna farlo cadere. Gli alleati ci sono, come ci furono nei primi anni Novanta. Sono lì che aspettano. Ci sosterranno e ci ricompenseranno. Quanti di noi sognano di occupare un seggio in parlamento. Ricordate il regalo che fu fatto a Di Pietro dai vecchi comunisti? Fu blindato in un collegio sicuro nella rossa Toscana. E quanti altri magistrati sono stati ricompensati ed oggi li vediamo seduti in parlamento e ci guardano dall’alto in basso! Se per difenderci, per difendere la casta dagli intrusi, si devono oltraggiare le Istituzioni, pazienza, non è la prima volta né sarà l’ultima. Ne vale la pena. A qualche babbeo, lasciamogli intendere che quando all’Aquila parlerà il ministro Alfano noi lo ascolteremo in religioso silenzio «per rispetto dell’istituzione ». Chi vuoi che vada a pensare che se lasciamo le sedie vuote in tutte le altre città , manchiamo di rispetto alle Istituzioni. Articoli correlati“Azzerare i procedimenti del premier e poi fare una vera riforma” di Adriano Celentano. Qui. L’ottimo articolo di Davide Giacalone: “Soldi e lavoro dei magistrati”. Qui. “Aggirano la legge pur di farsi promuovere” di Franco Bechis. Qui. “Operazione D. Come si è tentato di incastrare Berlusconi attraverso la D’Addario”. Qui. “Ferri: “Un gesto sbagliato. Così ci isoliamo” intervista a cura di Francesco Grignetti. Qui. Maurizio Belpietro e quanto lavorano i magistrati. Qui e qui. Da cui estraggo: “In pratica, gli stessi magistrati che si lamentano di essere sotto organico e di non poter espletare il lavoro per cui sono abbondantemente pagati, in realtà sono spesso occupati a fare altro. Anche qui ci soccorrono il Csm e il suo sito i quali, pubblicando le delibere di autorizzazione, ci spiegano che anziché in tribunale molte toghe stanno all’Università oppure fra i vigili urbani e gli operatori sanitari, a insegnare come rispettare la legge. C’è di tutto: chi si fa autorizzare una collaborazione con l’Unione europea o la Banca mondiale e chi invece ottiene il placet per fare lezione a ingegneri, commercialisti e perfino geometri. A volte si tratta di incarichi che occupano poche ore, altre volte di impegni settimanali o anche più. È di questi giorni la storia del magistrato che avendo ritardato anni nella consegna delle sentenze affidategli è stato salvato dal Csm con la motivazione che era impegnato in un importante incarico e sta addirittura per essere promosso ai vertici della scuola della magistratura. È come se uno, non presentandosi al lavoro, si giustificasse dicendo che era occupato a farne un altro e il titolare dell’azienda presso cui lavora si accontentasse della spiegazione e lo nominasse a una funzione superiore.” “Giuro di dire bugie soltanto le bugie” di Niccolò Zancani. Qui. Intervista a Cossiga. Qui. “Il capo dell’Anm Palamara vuole schedare chi lo critica” di Felice Manti. Qui. “Stampa e querele” di Luca Tassinari. Qui. Letto 6095 volte. | ![]() | ||||||||||
Commento by Ambra Biagioni — 28 Gennaio 2010 @ 19:41
Metto qui l’articoletto de Il Gironale e il commento di un’amica su altro sito:
Bene!!!
Finalmente li potremo contare e vedremo se sono 4 gatti quelli che fanno sabotaggio al Governo.
Io credo che siano un bel numeretto, tutti legati da interessi di casta e intrighi vari.
Sono anni ormai che attraverso concorsi guidati i sinistri rimpinguano le fila dei magistrati.
E noi che facciamo?
Come se ne esce?
Dobbiamo tenerci i magistrati che lasciano liberi gli stupratori, e tutti i tanti delinquenti che tornano a delinquere, i magistrati che fanno politica con odio e accanimento e naturalmente non possono essere super partes?
Aspettiamo che i loro compari li tengano a freno e li giudichino?
Francamente non se ne può uscire con questi metodi.
Non possono restare al loro posto.
Luciana
Commento by Ambra Biagioni — 28 Gennaio 2010 @ 20:11
I commenti sul Legno.
Commento by Bartolomeo Di Monaco — 28 Gennaio 2010 @ 21:03
Certo che Cossiga lo trattò male il povero Palamara. Qui.
Commento by Maria — 28 Gennaio 2010 @ 23:10
Sentite cosa pensa Cossiga di Palamara
http://www.youtube.com/watch?v=IkXVc6nIL_8
Commento by Cesare Pastorino — 29 Gennaio 2010 @ 13:34
Non avevo mai visto quel video di Cossiga: e questo sarebbe un presidente emerito della Repubblica? Una scena vergognosa.
Commento by Bartolomeo Di Monaco — 29 Gennaio 2010 @ 14:42
 Sono d’accordo con te, Cesare.
Pur restando della mia opinione riguardo a Luca Palamara, fossi stato in lui, mi sarei rialzato e sarei andato via. E’ stato troppo remissivo.
Invece non sono d’accordo con quanto farà domani, assentandosi dall’aula quando parleranno i rappresentanti del governo.
Commento by Ambra Biagioni — 29 Gennaio 2010 @ 18:40
Finalmente ho guardato e ascoltato la registrazione di Youtube e, se mi sono scandalizzata, è stato dell’atteggiamento paternalisco della Latella che rimproverava con un flebile “Presidenteee !” il terribile Cossiga, nonché di quell’imbecille di Magistrato che rimaneva ad ascoltare con un sorriso ebete, dimostrando di non avere in alcun conto la sua carica rappresentativa, come Predidente di un largo consesso di Giudici della nostra Magistratura.
In quanto a Cossiga, avrei altri rimproveri da fargli, che non queste uscite al vetriolo (ma certamente vere e giustamente mirate) delle quali bisognerebbe far tesoro.
All’età di Cossiga non c’è più tempo per fiorettare la verità .
Commento by Maria — 30 Gennaio 2010 @ 00:02
Io credo che Cossiga conosca molto bene Palamara e, soprattutto, conosca i suoi “scheletri”. Palamara lo sa e per questo non reagisce.
Sono d’accordo con  Ambra. All’età di Cossiga non si teme più niente
Commento by Ambra Biagioni — 30 Gennaio 2010 @ 16:13
Articolo correlato
Commento by guido cattelan — 11 Febbraio 2010 @ 15:56
 Sono un cittadino Italiano;
Intendo rispondere all’ANSA Rilasciata dal Dott.Luca Palamara da me vista su Fastweb  delle ore:12,55. il gg.11/02/2010-
Dichiara il Presidente della Ass. Naz. Magistrati: La Magistratura non può essere trascinata sul terreno della Contraposizione politica,”non le appartiene”,le valutazionidei processi vanno fatte nelle Aule Giudiziarie- lasciate lavorare i Magistrati,non deleggittimate il loro  lavoro;anche per le inchieste che riguardano pubblici amminisratori-
NOOO,la contraposizione politica vi appartiene;e sono certo  che la costituzione assegni a voi un compito,ma svolgete tale lavoro o sevizio a vostra maniera a secondo chi volete giudicare,e non è vero che le valutazioni ai processi vengono fatte nelle aule giudiziarie,mafuori,subito nel momento in cui citate un teste-  (E’ gia giudicato nel momento in cui spiccate l’avviso di garanzia)…. Chiunque esso sia-
Per voi,è gia  condannato,reo di colpa…. Poi,nel tempo può essere alla fine giudicato non colpevole non reo dell’accusa da voi giudicata-  Nel frattempo   a quella persona….   Avete distruttouna vita,rovinato la sua immagine il suo lavoro,una ripercussione su tutti i suoi famigliari o parenti. A perso le amicizie a cui teneva- E,il magistrato inquirente giudice,non viene sospeso,non viene condannato,è immune non perseguibile,viene caso mai trasferito in altra sede,forse a creare altri danni —
Noooooooooooo,questa non è giustizia,anche il magistrato che sbaglia giudizio,DEVEEEEEEEEE PAGAREEEEEEEEEEEEEEEEEE-
Guido UN cittadino Italiano-
Commento by Ambra Biagioni — 11 Febbraio 2010 @ 17:01
Questa l’agenzia Ansa di cui si parla.
Commento by Ambra Biagioni — 11 Febbraio 2010 @ 17:04
Riprovo a inserire l’agenzia
Commento by ANONIMO — 10 Gennaio 2011 @ 10:48
Spero che questo sia il sito giusto per lamentarmi!
Ho presentato una querela presso la procura di Roma e sono sconcertato! e’ da un anno che attendo la fine delle indagini! non mi  permetto di dire chi e’ il magistrato….competente! Vorrei essere Cossiga per dire la mia!
Commento by Bartolomeo Di Monaco — 10 Gennaio 2011 @ 12:45
Gentile Anonimo, la magistratura è malata e certi magistrati si oppongono alle cure. Nuotano nei privilegi e sono insensibili ai bisogni di giustizia dei cittadini.
Commento by anonimo — 18 Gennaio 2011 @ 18:00
la magistratura e’ malata! questo non lo so! ma una cosa la posso affermare: o si fa i politici o i magistrati! l’anm non deve essere un balcone per attori! io Palamara lo stimo, ma la lentezza di quando gli arriva un’indagine e’ pregiudicante, almeno lo e’ per me! non posso accennare altro! mi sento impotente davanti alla lentezza della giustizia! cosa ne pensa? non sarebbe il caso di seguire o l’anm o il proprio lavoro? bisogna conoscere i propri limiti! i Pm tra l’altro per svariate ragioni non dovrebbero mai apparire in polemiche infruttuose con politici! la magistratura e’ la rappresentazione della giustizia, se un magistrato diventa politico i poteri si confondono! cosa si deve fare quando la giustizia funziona lentamente? chiediamolo proprio a Palamara! non e’ presidente dell’anm!? quali sono i rimedi? e non mi si risponda di informatizzare la giustizia! l’unica via era il processo breve! ma purtroppo lo ha proposto Berlusconi…! mi piacerebbe averlo proposto personalmente! e una proposta di riforma Palamara e i magistrati, diretti interessati nell’applicazione della legge, non la possono abbozzare? perche’ non riformano l’antico procedimento di sorveglianza? perche’ non si parte da li? tanti commenti inutili sul Palamara di turno! non ci avessi avuto a che fare chissa se scriverei queste mie lamentele! mah! :lol:
Commento by Bartolomeo Di Monaco — 18 Gennaio 2011 @ 18:27
Posso solo dirle: Si faccia coraggio.
Vede che cosa sta accadendo a Berlusconi? Proprio stamani tornano ad accusarlo delle stragi del 1993, nonostante le rivelazioni dell’ex ministro Giovanni Conso.
Commento by anonimo — 19 Gennaio 2011 @ 10:19
altro che coraggio! pazienza e basta! :cry:
Commento by anonimo — 27 Gennaio 2011 @ 13:26
e la mia causa? ma secondo lei cosa devo fare? mi lego davanti alla procura fino a che non la mandano avanti?