ARTE: Cubismo: I MAESTRI: Gertrude Stein: Picasso 1909 #8/8
12 Settembre 2009
[da Edward F. Fry: “Cubismo”, Mazzotta, 1967]
Uno che alcuni seguivano con certezza era uno assolutamente affasci Ânante. Uno che alcuni seguivano con certezza era uno affascinante. Uno che alcuni seguivano era uno assolutamente affascinante. Uno che alcuni seguivano era con certezza assolutamente affascinante. Alcuni seguivano con certezza ed erano convinti che chi stavano se Âguendo in quel momento stava lavorando e stava esprimendo, in quel momento, qualcosa di se stesso. Alcuni seguivano con certezza ed erano convinti che chi stavano seguendo in quel momento stava esprimendo, in quel momento, qualcosa di se stesso, qualcosa che si avviava ad essere grave, importante e completo.
Uno che alcuni seguivano con certezza stava lavorando e con certezza stava esprimendo qualcosa di se stesso, in quel momento, ed era uno che aveva vissuto tutta la sua vita avendo qualcosa che sprigionava da lui. Qualcosa era sprigionato da lui, con certezza era sprigionato da lui, con certezza era qualcosa, con certezza era sprigionato da lui e aveva un significato, un affascinante significato, un importante significato, un battagliero significato, un chiaro significato. Uno che alcuni seguivano con certezza e alcuni lo seguivano con certezza, uno che alcuni segui Âvano con certezza stava lavorando con certezza. Uno che alcuni segui Âvano con certezza aveva qualcosa che sprigionava da lui, qualcosa che aveva un significato, e costui stava con certezza lavorando, in quel momento.
Costui lavorava e qualcosa sprigionava in quel momento, qualcosa spri Âgionava da costui in quel momento. Costui era uno e sempre c’era qual Âcosa che sprigionava da costui e sempre c’era stato qualcosa che spri Âgionava da costui. Costui non era mai stato uno senza qualcosa che sprigionasse. Costui era stato uno che alcuni stavano seguendo. Costui era uno che alcuni stavano seguendo. Costui era uno che lavorava. Costui era uno che lavorava. Costui era uno con qualcosa che sprigionava da lui. Costui era uno che continuava ad avere qualcosa che sprigionava da lui. Costui era uno che continuava a lavorare. Costui era uno che alcuni stavano seguendo. Costui era uno che stava lavorando.
Camera Work, New York, agosto 1912, pp. 29/30
Gertrude Stein (1874-1946) e suo fratello Leo furono tra i primi difensori del cubismo e collezionisti di opere cubiste. Leo, anch’egli pittore, perse presto fiducia nella nuova arte ma rimase fedele all’opera di Matisse, come raccon Âta nelle sue memorie, Appreciation, Painting, Poetry and Prose, New York, 1947. Gertrude fu intima amica di Picaso per quasi tutta la sua vita, e inco Âraggiò anche Juan Gris. Nata in Pennsylvania e cresciuta a San Francisco, Gertrude Stein giunse a Parigi nel 1903 dopo aver studiato con William James e frequentato la Johns Hopkins Medicai School. Disponendo di mezzi econo Âmici propri, si stabilì negli eleganti quartieri della Rive Gauche, cominciò a collezionare opere d’arte contemporanee, e si dedicò alla carriera di scrit Âtrice. Incontrò Picasso nel 1906 e poco dopo posò per il suo celebre ritratto (oggi al Metropolitan Museum of Art di New York). La sua collezione com Âprendeva molti dei migliori quadri cubisti di Picasso.
Il brano desunto dal ritratto di Picasso è uno dei molti che la Stein scrisse sull’amico. Composto nel 1909, fu pubblicato nel 1912 sulla rivista di Stieglitz Camera Work, insieme ad un suo ritratto di Matisse.
La prosa di Gertrude Stein è stata definita cubista; in questo caratteristico esempio degli inizi, la scrittrice usa ripetere una frase con progressive va Âriazioni, rendendo la sintassi il più semplice possibile e costringendo il let Âtore a seguire con attenzione i cambiamenti nei rapporti grammaticali di una parola con l’altra. In questo modo le parole e le frasi divengono assai simili a oggetti fisici, e il progressivo sviluppo del suo pensiero sembra gi Ârare intorno a un soggetto sfuggente dietro la superficie opaca della prosa, definendolo a poco a poco.
Il parallelo con il cubismo «analitico » è in effetti piuttosto calzante, se si tiene conto delle differenze inerenti ai due mezzi espressivi; senza dubbio, per quanto riguarda il suo stile letterario, la Stein trasse profitto e fu in Âfluenzata largamente dalla sua familiarità con la pittura cubista.
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