Brava Marina (Berlusconi)29 Novembre 2009 Se quanto afferma qui e qui Marina Berlusconi è vero, ossia che la Finivest è al 100% di proprietà della famiglia Berlusconi, fa bene a querelare la Repubblica, che sembra inventarsi insinuazioni e accuse, lasciando intendere che il 20% appartiene alla mafia. Estraggo la parte che interessa. Chi parla è Spatuzza: “Filippo è attentissimo nel seguire gli scambi, legge ogni giorno il Sole 24ore. Tiene in considerazione la questione Fininvest, d’occhio [il volume degli] investimenti pubblicitari. Mi dice [meraviglie] di una trasmissione come Striscia la notizia. Minimo investimento, massima raccolta [di spot], introiti da paura. “Il programma più redditizio della Fininvest”, dice. Abbiamo parlato anche di Telecom, Fiat, Piaggio, Colaninno, Tronchetti Provera, ma la Fininvest era, posso dire, un terreno di sua pertinenza, come [se fosse] un [suo] investimento, come se fossero soldi messi da tasca sua, la Fininvest”. Da cui Repubblica si permette di concludere: “Sembra di poter dire che il peso del ricatto della famiglia di Brancaccio contro Berlusconi può esercitarsi proprio tra le nebbie di quel venti per cento.” Ne abbiamo abbastanza del giornalismo becero e calunniatore. Altro che libertà di stampa! Da noi si è passati alla libertà di diffamare quanto e come ci piace. Insomma, se così fosse non si capisce perché, nel momento che la lotta alla mafia sta raggiungendo i migliori risultati di sempre, i fratelli Graviano non presentino il conto per fermare Berlusconi. Che deve essere un conto, badate, non di chiacchiere (che quelle le sanno fare tutti) ma di fatti. I procuratori devono smetterla di basarsi sulle confessioni di delinquenti interessati a manovrare la politica. I riscontri devono essere fatti concreti. Se ci sono fatti concreti, si processi il premier, altrimenti si ponga fine a questo stillicidio. A me, ciò che dicono i fratelli Graviano, delinquenti chiusi in carcere, e Gaspare Spatuzza non interessa proprio un bel nulla. Interessano i riscontri concreti: i fatti. La legge deve condannare in ragione di fatti concreti. Lo strumento abusato del concorso esterno in associazione mafiosa è diventato la leva principe con cui la mafia governa la politica. Occorre porvi un freno. La nostra magistratura (è un mio solido convincimento) viene fatta fessa dalla cupola mafiosa con piccoli arzigogolii cerebrali, ai quali non regge. I pentiti si stanno mangiando a poco a poco tutti i gangli vitali di essa. La nostra Repubblica, e la nostra democrazia, ahimè, sono ormai nelle mani di questi tutori suggestionabili, che la sprofondano inconsapevolmente, ma anche colpevolmente (gli allarmi di una mafia che si fa gioco dei magistrati non è di oggi), nelle sabbie mobili. Fini non si accorge di nulla, intontito pure lui dall’antiberlusconismo (1). Vive in un limbo a se stante. Occupa il posto della terza carica dello Stato ma è come se vivesse sulla luna. E’ in trance. Gli attacchi pretestuosi e mafiosi per far cadere il governo si moltiplicano di ora in ora, e lui che fa? Va in giro a tenere conferenze. A infiascare nebbia. A emettere dalla bocca bolle di sapone. Non si rende conto che c’è un tentativo eversivo che certe procure, abbindolate e incoraggiate dalla mafia, stanno mettendo in atto? Mi dispiace che il nuovo procuratore capo della procura di Firenze, Giuseppe Quattrocchi, proveniente da Lucca (chi sa che fine avrà fatto la mia denuncia dell’aprile scorso a lui indirizzata di una truffa da me subita da parte di una grossa società nazionale! Forse, pur trattandosi di reato, sarà stata già cestinata?), non abbia portato con sé la saggezza della mia terra, e abbia aperto la sua disponibilità a riaprire fascicoli archiviati, sulla sola base delle invenzioni dello Spatuzza che si sta mangiando come se fosse una saporita frittata la procura di Palermo e con lei molte procure accecate dalla brama di incastrare il premier per fare cadere il suo governo. Marina Berlusconi non è certamente come i coniglietti Barbara, Eleonora e Luigi, che lasciano la madre scannare il loro padre senza profferire parola. E’ mia convinzione (o solo speranza?) che questa manovra in atto, vile e antidemocratica, sia recepita dai cittadini, e che questi collaborino a sconfiggerla, non chiudendosi nel silenzio e nell’indifferenza. (1) A questo proposito ho ricevuto questa lettera di un elettore indirizzata al coordinatore del Pdl, Denis Verdini, che dà il segno del mal di pancia che Fini sta provocando all’interno di quel partito: Egr. On. Denis Verdini e p.c. ai parlamentari del PDL. Sono un simpatizzante del PDL, almeno per ora. Vorrei farLe presente che ho sempre votato nell’area di cdx anche prima della costituzione del nuovo partito, oggi ho delle forti perplessità a continuare a votare il partito di cui Lei è il coordinatore, data la presenza dell’on. Fini ormai orientato verso una sinistra obsoleta e logora che lui chiama farefuturo. Non passa giorno che lui ed i suoi seguaci, intralcino il lavoro, già di per sé difficile, di questo governo, con dichiarazioni degne di Di Pietro. Inoltre quella presentazione al 22/23 dicembre della legge sulla cittadinanza breve, in combutta con il PD , è al di fuori di ogni logica e soprattutto contraria al mandato che noi elettori Vi abbiamo conferito. Sarà mia cura controllare quali deputati del PDL abbiano votato per questa legge, al fine di non votarli mai più. Oltre a questo ho riscontrato, la mancata difesa di SB, dalla magistratura rossa, da parte del presidente della camera ed anche una certa “tiepidezza” da parte del resto del partito. La lettera che le sto scrivendo, pur essendo a titolo personale, è condivisa da moltissime mie conoscenze sia reali che di web. Posso quindi dire, che alle prossime regionali, se troviamo in lista candidati finiani, non esiteremo a votare per altro partito che dia garanzie sull’immigrazione, sulla sicurezza e che contrasti lo strapotere di questa Europa che si sta profilando orwelliana. Un’ Europa che svilisce tutte le nostre tradizioni, che annienta la nostra cultura, che porterà alla fine della Civiltà occidentale. Cerchiamo almeno di salvare l’Italia, non tanto per noi quanto per i nostri figli. Distinti saluti P.S Se avesse del tempo Le consiglio di leggere questi post, con i relativi commenti; sono una minima parte di quello che gira sul web di questo tenore. Non sottovaluti la “base” del CDX, non è trinariciuta. Qui, qui, qui, qui, qui, qui, qui. Queste sono le mie pagine. Articoli correlatiLa risposta di Repubblica. Qui. “La prova che smonta le accuse a Fininvest” di Gian Marco Chiocci. Qui e qui. Da questo secondo link, che riporta le rettifiche del perito Francesco Giuffrida, estraggo quanto lo stesso dichiara: “riconosce i limiti delle conclusioni rassegnate nel proprio elaborato e delle dichiarazioni rese al dibattimento ed inoltre, che le predette operazioni oggetto del suo esame consulenziale erano tutte ricostruibili e tali da escludere l’apporto di capitali di provenienza esterna al Gruppo Fininvest” “Quel doppio attacco al portafogli di Berlusconi” di Gian Marco Chiocci. Qui. Letto 2691 volte. | ![]() | ||||||||||
Commento by Ambra Biagioni — 29 Novembre 2009 @ 14:25
Teniamoci in contatto.
Commento by lavoristi — 29 Novembre 2009 @ 14:47
Ciao, mi chiamo Guido Mastrobuono e sono un cacciatore di articoli e fotografie per un concorso che si chiama “Concorso permanente di parole ed immagini” e mette a confronto articoli e foto che trattino il significato dell’essere “di sinistra” (vedi l’indirizzo http://lavoristi.ning.com/profiles/blogs/concorso-permanente-di-parole dove troverai anche i link per pubblicare).
Il tema può essere trattato dal punto di vista poetico, filosofico, sociale o politico: il tema può essere trattato con foto o con scritti.
A mio avviso, questa tuo articolo arricchirebbe il nostro concorso e volevo suggerirti di inserirla.
Il concorso, in realtà, è una scusa per convincere la gente a metterci a disposizione spunti per la discussione. Noi poi ne parliamo e ci creiamo un’idea nostra sui più svariati argomenti.
Infatti, la concorrenza tra autori non è una cosa che ci appartiene: noi creiamo nella collaborazione. E dal confronto con gli altri, noi aumentiamo il nostro sapere.
Comunque la pubblicazione offerta in premio ai vincenti è vera ed effettiva.
Se lo vorrai, potrai tranquillamente inserire, al piede degli articoli o come commento alle tue foto, un link al tuo blog o alle tue gallerie di immagini in modo da renderle più note e facilmente raggiungibili.
Un saluto
Guido Mastrobuono
Commento by Bartolomeo Di Monaco — 29 Novembre 2009 @ 15:31
Ti ringrazio, Guido, ma se vuoi, puoi prendere tu l’articolo. Non mi intendo molto di queste cose. Grazie comunque dell’invito.