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Buon Natale con una poesia di Gian Gabriele Benedetti

25 Dicembre 2008

E PER UN ATTIMO…

E quando riposa
nel sonno della neve
la mia montagna
e il dì diventa subito sera,
s’affacciano ancora
favole-bambine
agli occhi appesantiti,
che sanno ormai
di tante e tante primavere.
E per un attimo
ci fascia la dolcezza
del Natale.
Arde il vecchio cuore
al brulichio colorato
di luci accese,
che sgretolano il buio
delle strade,
e si scioglie l’animo
alla voce melodiosa
di campane.
Fioriscono, così, ancora
teneri sogni
tra le crepe di un tempo
che non dà tregua.
E allora senti la voglia
del presepio
e ritrovi tutto un mondo
che credevi perduto
lungo le trame contorte della vita.
E sono memorie-nostalgie
che tornano alla porta
a dare un senso
al tragitto esteso
che hai tracciato
ed al silenzio
di intristiti calendari,
non più capaci di rispondere
alle tue domande incaute e sdrucite.
E pur tra incolmabili distanze
ti tuffi nell’innocente candore
dell’Evento.


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4 Comments

  1. Commento by marino — 25 Dicembre 2008 @ 19:08

    mi ha fatto molto piacere leggere questa poesia di echi leopardiani scritta dal piíº raffinato commentatore di questa
    bella rivista.
    Un caro saluto e un augurio di Santo Natale, Gian Gabriele.

  2. Commento by Gian Gabriele Benedetti — 25 Dicembre 2008 @ 23:59

    Un grazie sincero per l’apprezzamento, che ricambio sentitamente. Mi è di conforto e di stimolo.
    Anch’io ho il piacere di dire Buon Natale, perché questo augurio vuol essere una pietra a sostegno di questo nostro mondo.
    Un saluto affettuoso
    Gian Gabriele

  3. Commento by Mario Camaiani — 26 Dicembre 2008 @ 20:16

    Con questo suggestivo componimento poetico Gian Gabriele ci addentra con dotta lirica nella vera essenza del Santo Natale, ben diverso da quello consumistico e affannosamente distratto d’oggi, facendoci dolcemente elevare l’animo verso l’Alto.
    E per questo ti ringrazio, Gian Gabriele e ti saluto caramente.
    Mario

  4. Commento by Gian Gabriele Benedetti — 26 Dicembre 2008 @ 22:54

    Ti sono immensamente grato, Mario, non solo per il tuo gradito interessamento, ma anche e soprattutto per aver estrapolato dai semplici versi della mia poesia natalizia il significato profondo e l’essenza vera del Natale.
    Se tutti gli uomini si fermassero un attimo a meditare sul messaggio che emana dall’umile capanna, certamente il mondo sarebbe migliore.
    Ti abbraccio, Mario
    Gian Gabriele

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