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La scampanata, il romanzo di Bartolomeo Di Monaco trasformato in testo teatrale, qui per chi volesse rappresentarlo.

A quando Berlusconi Barbablu? O addirittura Jack lo squartatore?

18 Giugno 2009

Conosciamo ormai la musica. Una musica stonata, anzi stonatissima.  
Sono tornato  ierisera da Roma dove ho trascorso alcuni giorni stupendi, allietati da un sole   che, camminando io in pantaloncini corti, sandali e canottiera, mi ha anche abbronzato. Nel passato, ho visitato altre città europee: Londra, Edimburgo, Dublino, Parigi, Madrid, Barcellona, Vienna, Ginevra, Colonia, ma Roma è indubbiamente la più bella. I resti di un impero che ha dominato il mondo di allora, i palazzi della Roma dei Papi, i giardini, le fontane, le opere d’arte ti accompagnano ovunque. Per non parlare delle osterie di Roma, dove si mangia con lo stesso gusto e lo stesso piacere che ci camminano a fianco lungo la visita alla città. Non mi sono fatto mancare i bucatini all’amatriciana, i saltimbocca alla romana, l’abbacchio, la trippa, la coda alla vaccinara…: squisitezze una dietro l’altra.

Sono passato anche davanti al Quirinale, a Palazzo Madama, a Palazzo Montecitorio, a Palazzo Chigi. Non so se sono passato pure davanti a Palazzo Grazioli. In ogni caso a mio nipote Lorenzo ho spiegato che in questi palazzi si fanno le leggi e si governa il nostro Paese.

Sono stato lontano dai media. Mi sono voluto godere tre giorni di libertà in mezzo alla storia e alla bellezza. Ho visitato la Cappella Sistina, ho visto il grandioso Giudizio Universale di Michelangelo, e sapete che cosa mi ha colpito di tutta quella possente rappresentazione? Il san Bartolomeo spellato! Si vede la pelle che viene sfilata dal corpo del martire, abbandonato nel vuoto: un ritratto che s’impone. Non ha tuttavia la terribilità che si penserebbe: il disegno è così scorrevole e leggero che si prova una sensazione di dolente pietà, ma non si va oltre, vinti dalla meraviglia della esecuzione. Ed ecco la sorpresa: la apprendo leggendo la guida: il volto di san Bartolomeo altro non è che l’autoritratto di Michelangelo. Dire che sono rimasto orgogliosamente colpito è dire poco. Mi sono domandato tuttavia perché fra i tanti personaggi che animano l’affresco, quasi 400, abbia scelto di raffiguarsi in san Bartolomeo.   Accanto aveva un san Lorenzo con la sua graticola sulle spalle, sulla quale fu bruciato. Una morte non meno atroce. Ma forse Michelangelo si è sentito in vita un uomo che aveva bisogno di una liberazione la quale, nel metterlo a nudo, lo rinnovasse nello spirito. Non lo sapremo mai. Certo è che la scelta non appare casuale.

Ma torniamo al punto. Ieri rientro a Lucca dopo una così esaltante esperienza, ed ecco che mi riappare la politica con il suo volto peggiore. La politica che non vuole cambiare pelle. Mancano poche ore a domenica prossima, 21 giugno – quando si andrà a votare per i ballottaggi e si celebrerà il referendum per assegnare   il premio di maggioranza non più alla coalizione ma al partito che vincerà le elezioni, – e i soliti giornalisti in cerca di scandalismo, invece di preparare i cittadini all’importante votazione, trovano una quarantenne, la quale sembra praticare la prostituzione di alto bordo (così si legge), e la sbattono in prima pagina, poiché lascia intendere di aver partecipato a festini piccanti a Roma, e precisamente a Palazzo Grazioli, di proprietà della famiglia Berlusconi. Insomma, contro il premier si apre un altro caso Noemi, e a Bari la magistratura sta conducendo delle indagini per verificare se sia stato commesso il reato di induzione alla prostituzione. Qualcosa si può leggere qui:

http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-8/bonini-patrizia/bonini-patrizia.html

http://www.corriere.it/politica/nota.shtml

http://notizie.virgilio.it/notizie/politica/2009/06_giugno/18/berlusconi%20%20fitto%20%20troppe%20coincidenze%20%20contro%20di%20lui%20disegno%20preordinato,19593835.html

Ditemi ora: non vi eravate mica illusi che sui media si parlasse dei ballottaggi e dei tre referendum di domenica prossima? Perché in questo caso sareste degli irriducibili e candidi ottimisti. Come in occasione delle elezioni europee, in cui di tutto il gossip possibile si è parlato, meno che dell’Europa, anche questa volta di politica e del contenuto dei referendum promossi dall’immarcescibile Mario Segni (al quale va la mia simpatia e andranno i miei 3 sì: troppi partiti in un Paese in cui – sulla lezione di Craxi – sono i piccoli, che raggiungono al massimo il 10/11%, a governarci) gli italiani continuano a sapere poco o nulla.

Contrariamente a quanto il PDL afferma, non credo che dietro tutto questo ci sia la regia di Massimo D’Alema. Lo ritengo persona troppo intelligente per mischiarsi allo scandalismo. Però non vi è dubbio che c’è una coordinazione tra gli avvenimenti politici che interessano in qualche modo la persona di Berlusconi e lo scandalismo che puntualmente si leva contro di lui. Arrivati a  questo punto, dovrebbero capirlo anche i bambini.

Oltre alla politica che ci attende come elettori domenica prossima, non va dimenticato, inoltre – contrariamente a quanto le nostre cassandre scrivono e dicono – che Berlusconi va incassando elogi da personalità che occupano posizioni di rilievo sulla scena della politica internazionale. I primi che mi vengono in mente: Putin, Obama, Gheddafi. Su quest’ultimo va registrato positivamente, infatti, il diverso clima che si respira tra due Paesi che si sono guardati in cagnesco (per i famosi danni subiti dalla Libia durante l’occupazione italiana) per molti anni.

Tutto ciò, poiché mina l’antiberlusconismo imperante, dà fastidio e così si cerca di inquinare il tutto con lo scandalismo. E per confondere le idee si scrive perfino, a bella posta, che è Berlusconi a diabolicamente inquinare e distrarre gli italiani. Vi pare sostenibile questa tesi? Mi si vorrebbe far credere, ossia, che questi scandali hanno la regia di Berlusconi, allo scopo di stornare l’attenzione degli italiani dall’azione del suo governo? Scandali che in qualche modo feriscono la sua immagine di politico? Mi pare pura follia.
Domandatevi invece chi sbatte in primo piano queste notizie. E perché mette proprio queste e non le eventuali mancanze del governo del premier. Non c’è proprio nulla da dire contro il governo?
Basta riflettere su questo per concludere che oggi stiamo vivendo un periodo nero dell’opposizione, la quale non dovrebbe cavalcare l’antiberlusconismo ed oggi, in sovrappiù, lo scandalismo,  bensì tenere  decisamente saldo il timone della critica (costruttiva, ovviamente, e non polemica e fine a se stessa) all’azione di governo.

Se ci fate caso, oggi in Italia il timone della politica è finito in mano a tre donne: Veronica Lario, Noemi Letizia e ora Patrizia D’Addario.

Senza toccare le loro persone, mi dico, riferendomi all’azione dei partiti: Si può scendere più in basso? A quando Berlusconi Barbablu? Se non addirittura, vista la posizione che occupa, Jack lo squartatore?

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Qui.

“Panorama rivela: la D’Addario indagata, “ordito un complotto””. Qui.


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9 Comments

  1. Commento by Felice Muolo — 20 Giugno 2009 @ 09:27

    Scritto da un’altra parte: e la giostra gira su sè stessa.

  2. Commento by Bartolomeo Di Monaco — 20 Giugno 2009 @ 11:10

    Scritto dove, Felice? Puoi darmi il link?

  3. Commento by Bartolomeo Di Monaco — 20 Giugno 2009 @ 20:09

    Ho visto il link, Felice (http://vibrisse.wordpress.com/2009/06/05/la-stampa-italiana-non-vale-un-cazzo/#comments ).

    Ad un altro articolo di vibrisse ho fatto questi commenti:
    http://vibrisse.wordpress.com/2009/06/20/il-dramma-alle-porte/#comments

  4. Commento by Ghega — 23 Giugno 2009 @ 12:32

    Ciao Bartolomeo, quando il troppo storpia ci si pongono domande; in questi due link ho trovato una lettura diversa da quella dello scontro tra poli. Comunque la si pensi, mi pare interessante sentire anche opinioni di questo tipo.

    http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=6012

    http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=6024

    Ghega

  5. Commento by Bartolomeo Di Monaco — 23 Giugno 2009 @ 14:38

    Il tuo commento, Ghega, era finito, non so perché, tra lo spam. L’ho quindi liberato e mi scuso dell’incidente.

    Ho letto gli articoli linkati e li ho trovati di grande interesse. Ti ringrazio.

  6. Commento by Ghega — 23 Giugno 2009 @ 21:46

    Di niente Bartolomeo, a me Berlusconi non piace e non sono una sua elettrice, ciò non toglie che un trattamento simile ha dato fastidio anche a me. Non ci vuole molto per capire che siamo in presenza di un autentico capro e, di qualsiasi prefernza politica si sia, davanti a un capro ci si deve sempre chiedere ‘chi’ e ‘perché’ vuole orientarci in questo senso. La tecnica è la stessa da millenni, perciò abbiamo il dovere di saperla individuare e di indicarla con dito fermo, lei sì.

    Curioso come la Signora Miriam Raffaella Bartolini, in Berlusconi, abbia dato il via alle danze, io non ne farei una questione di ‘mancanza’ coniugale, quanto di appartenenza a un disegno.

    Ciao

    Ghega

  7. Commento by Bartolomeo Di Monaco — 23 Giugno 2009 @ 22:10

    Mi fa piacere, Ghega, che tu abbia compreso appieno il significato della mia posizione. Sono d’accordo con quanto scrivi.
    Come dico ogni tanto: sarà il tempo a dirci la verità sugli avvenimenti e gli “accanimenti” di questi giorni.

  8. Commento by Ghega — 24 Giugno 2009 @ 00:37

    Non ne sono sicura, Bartolomeo, non sempre il tempo è Signore, crediamo ancora che l’unificazione dello Stato sia nata da ideali purissimi, mentre i Savoia, poco prima, avevano fatto ricorso alla carta moneta per coprire i propri debiti, le monete d’oro di Napoli sono state il vero lasciapassare alla nascita di una Nazione che non ha saputo far altro che andare a due velocità. Sì, la burocratizzazione borbonica, la meridionalizzazione delle istituzioni statali, da nativa lombarda queste polemiche le sento da quando ho avuto il piacere di veder spuntare la Lega (figurati la bellezza, in loco, della pirotecnia dei primi singulti autonomisti… ti lascio immaginare), ciò che ancora non si dice è che con l’Unità si sia effettuato un sacco vero e proprio. Ma immagino tu conosca l’argomento meglio di me :-)
    La storia la fanno i vincenti, i quali difficilmente sono Signori.
    Se c’è da dire è bene farlo oggi, nel presente, senza aspettare che il potere di turno scriva e faccia studiare la propria esclusiva versione.

    Ghega

  9. Commento by Bartolomeo Di Monaco — 24 Giugno 2009 @ 08:33

    Sono d’accordo, Ghega: la storia la scrivono i vincenti, distorcendola a loro profitto.

    Non so se hai visto la segnalazione di un Libro in uscita che affronta il problema con riguardo alla Lunigiana.
    Questo è il link:
    https://www.bartolomeodimonaco.it/?p=5264

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