LETTERATURA: La sfida18 Giugno 2009 di Nicola Dal Falco  Questa storia mi fu raccontata come si descrive un’unica scena, come negli ex voto o nelle metope: non le occorreva una narrazione, bastava illuminare il fatto. La ascoltai, mentre guidavo sull’autostrada che contorna il Vesuvio, seguendo l’ampia curva che rende palpabile il diametro del monte e con esso quello concentrico del cratere. Dal finestrino abbassato la velocitĂ generava un rombo caldo, un effetto straniante di onde. La signora che mi sedeva accanto era stata invitata ad una gara di fuochi d’artificio. Invitata in uno di quei paesi sotto il vulcano e stretti tra loro in un labirinto di fiati e cortili, di strade o anche piazze che non si misuravano direttamente col cielo, ma con il suo fianco ramato. Quell’anca tiepida ed esplosiva che occupa una fetta d’orizzonte. Partecipava alla giuria che avrebbe giudicato otto concorrenti. Quando anche il settimo ebbe presentato il proprio numero, un grande, ipocondriaco silenzio seguì l’annuncio dell’ottavo e ultimo,… nulla, per qualche minuto non successe nulla. Poi, l’urlo del presidente annunciò la vittoria, la espulse da ogni poro. Solo, allora, l’amica capì. Chi aveva vinto? Tutti, tutti contro il Vesuvio che, non rispondendo, si ritirava dalla sfida . Letto 1856 volte. | ![]() | ||||||||||
Commento by Gian Gabriele Benedetti — 18 Giugno 2009 @ 15:40
Acceso simbolismo che emerge dalla breve ma sottile eleganza delle parole. Stile di coerenza visiva, che si arricchisce della sostanziale testimonianza di un amore verso una impareggiabile meraviglia che “incombe” sul Golfo di Napoli e lo caratterizza
Gian Gabriele Benedetti
Commento by Jolanda capriglione — 24 Giugno 2009 @ 06:14
Delizioso, davvero delizioso!