Libri, leggende, informazioni sulla città di LuccaBenvenutoWelcome
 
Rivista d'arte Parliamone
La scampanata, il romanzo di Bartolomeo Di Monaco trasformato in testo teatrale, qui per chi volesse rappresentarlo.

CINEMA: I film visti da Franco Pecori

25 Dicembre 2010

[Franco Pecori dal 1969 ha esercitato la critica cinematografica – per Filmcritica, Bianco & Nero, La Rivista del Cinematografo e per il Paese Sera.  È autore, tra l’altro, di due monografie, Federico Fellini e Vittorio De Sica (La Nuova Italia, 1974 e 1980). Nel 1975, ha presentato alla Mostra di Venezia la Personale di Jean-Marie Straub e Danièle Huillet; e alla Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro, con Maurizio Grande, una ricerca su Neorealismo: istituzioni e procedimenti (cfr. Lino Miccichè, Il Neorealismo cinematografico italiano, Marsilio). Dal 2002, ha tenuto per 4 anni, sul Televideo Rai, la rubrica settimanale Film visti da Franco Pecori. Noto anche come poeta, Pecori può vantare la stima di Franco Fortini]

Un altro mondo

Un altro mondo
Silvio Muccino, 2010
Fotografia Marcello Montarsi
Silvio Muccino, Isabella Ragonese, Michael Rainey Jr., Maya Sansa, Flavio Parenti, Greta Scacchi.

Figlio di famiglia ricca, cresciuto dalla madre (Scacchi) in assenza del padre che non vede da oltre venti anni, Andrea (Muccino) è un giovane piuttosto inconsapevole. Non ha problemi per il futuro, non dovrà scegliersi un lavoro, le sue idee e i suoi sentimenti sono vaghi e indefiniti, le sue giornate sono dedicate agli amici e a Livia (Ragonese), la sua ragazza, e passano tra feste e sonni prolungati. Poi arriva una lettera  da Nairobi. Il padre lo prega di andare da lui morente. Arrivato in Africa, il giovane scopre che il genitore gli ha lasciato “in eredità†un fratellino. Il piccolo Charlie (Rainey Jr.) entra nella vita di Andrea e di Livia e la scombina. Per merito soprattutto del bambino i ragazzi cresceranno? Siamo invitati a credere che sia così, ma per credere a quella crescita avremmo bisogno di una buona dose di benevolenza, verso un attore e un regista che invece, alla sua seconda regia (Parlami d’amore è del 2008), mostra di non crescere. A livello di sceneggiatura (scritta da Muccino insieme a Carla Vangelista, autrice dell’omonimo romanzo), il film soffre di una tale semplificazione – specie nei dialoghi – da risultare fermo a una banale serie di enunciati. Non a caso, i momenti meno disarmanti sono dove il montaggio (di Cecilia Zanuso) si sostituisce all’evoluzione narrativa recuperando in forma “frequentativa†le carenze e gli imbarazzi del racconto. La stessa idea di un’Africa più “veraâ€, diversa da quella turistica cui saremmo abituati, è così risaputa che finisce per risultare funzionale alla stessa visione del mondo propria del protagonista.  Scarsa anche la recitazione. L’incolpevole bambino se la cava meglio di Muccino, pur col doppiaggio esagerato in “disinvolturaâ€. Dispiace per le tre attrici, che abbiamo visto in ben altre prove.


Letto 1789 volte.


Nessun commento

No comments yet.

RSS feed for comments on this post.

Sorry, the comment form is closed at this time.

A chi dovesse inviarmi propri libri, non ne assicuro la lettura e la recensione, anche per mancanza di tempo. Così pure vi prego di non invitarmi a convegni o presentazioni di libri. Ho problemi di sordità. Chiedo scusa.
Bart