Condanna di Berlusconi? La risposta è una sola29 Luglio 2013 È troppo preoccupata l’analisi che Marcello Sorge, un editorialista tra i migliori, fa oggi su La Stampa a riguardo della eventuale condanna di Silvio Berlusconi inflitta definitivamente con la sentenza della Cassazione, attesa per domani ma avvolta anche dal sospetto di un rinvio suggerito dall’opportunità di evitare complicazioni al governo Letta, voluto e difeso da Napolitano. Anch’io sono tra quelli che ritengono molto influente sulle sorti del governo l’eventuale sentenza di condanna, come pure sono tra quelli, come l’avvocato Niccolò Ghedini, che non si fanno illusioni e considerano scontata la sentenza di condanna, sia se arrivi domani, sia se arrivi a settembre. Sbaglia l’avvocato Coppi a censurare una tale dichiarazione. Non è da ora che sostengo la tesi che Silvio Berlusconi, nel deprecabile caso che la Cassazione confermi le due sentenze già emesse dai magistrati di Milano, ha una sola strada da percorrere: prendere spazzolino e dentifricio e presentarsi alle porte del carcere di Milano, addirittura senza essere accompagnato da nessuno se non da un suo familiare. Sallusti, come scrissi, gli ha aperto la strada, facendo emergere la vergogna delle istituzioni, dissipata in extremis dalla grazia concessa da Napolitano. Non vi è dubbio che Berlusconi in carcere sarebbe destinato a diventare presto il simbolo di una libertà impedita e repressa e, come accadde al Sudafrica dell’apartheid, saranno le istituzioni, finalmente ridestatesi dal torpore, a rendersi conto di essersi lasciate suggestionare da una minoranza di facinorosi. Letto 4557 volte.  Nessun commentoNo comments yet. RSS feed for comments on this post. Sorry, the comment form is closed at this time. | ![]() | ||||||||||