Da che parte sta il neofascismo6 Marzo 2010 Era il 14 gennaio di quest’anno, il giorno del mio 68mo compleanno, quando scrissi “Oggi è la destra il partito del rinnovamento”. Per fortuna, stanotte Napolitano, firmando il decreto legge presentato dal governo, ha smascherato le falsità e le ipocrisie di coloro che all’opposizione avrebbero preferito competere da soli per essere sicuri di conquistare il potere almeno nelle due regioni tra le più importanti d’Italia, il Lazio e la Lombardia. Pur di arrivare a questo risultato non hanno badato a spese. Fino a ieri nel tardo pomeriggio, gli strilloni di alcuni giornali parlavano di golpe da parte della maggioranza e Di Pietro arringava l’opinione pubblica sostenendo che era venuto il tempo di inviare a Palazzo Chigi i carri armati. Napolitano ha dimostrato, finalmente, di avere buon senso, e gliene dobbiamo dare atto in una situazione che avrebbe potuto diventare esplosiva. Oggi l’opposizione ha le armi spuntate. Griderà, almanaccherà, forse minaccerà, ma la firma del capo dello Stato al decreto legge (da parte, sottolineo, di un uomo che proprio dalla sinistra proviene) garantisce a tutti che il governo ha operato nella legalità. Ora siamo in attesa delle sentenze del Tar, il cui esito dovrebbe essere scontato, essendo il decreto legge già operante. Perché la sostanza è una sola ed è fondamentale: garantire a tutti i cittadini, come prescrive la Costituzione all’art. 48, di esercitare il loro diritto di voto. Qualunque sofistico ragionamento è qui che va a sbattere la testa. Non ci potranno mai essere sottigliezze argomentative, perfino le più forti, che autorizzino ad escludere una massa così imponente di cittadini dalla consultazione elettorale. Nei giorni scorsi ne abbiamo sentite di tutti i colori. Addirittura si richiedeva alla maggioranza di dichiarare pubblicamente la propria responsabilità, e solo dopo l’opposizione avrebbe dato il via ad una soluzione bipartisan. Ossia: la soddisfazione di poter dare una specie di grazia ad una maggioranza genuflessa veniva avanti al diritto di milioni di cittadini di esprimere la loro scelta di voto. Se non è fascismo questo… Ora staremo a vedere che cosa s’inventerà l’opposizione. Vedremo le nuove marce su Roma dei nuovi fascisti. Sventoleranno le bandiere rosse che, se non sono quelle di Mussolini, sono però quelle di Stalin. Articoli correlati“Napolitano: «Non sostenibile l’esclusione del Pdl dalle elezioni »”. Qui. “Il Tar riammette Formigoni”. Qui. Letto 1870 volte. | ![]() | ||||||||||
Commento by giuliomozzi — 6 Marzo 2010 @ 11:44
Be’, se la candidata Polverini o il candidato Formigoni avessero dichiarato qualcosa del tipo: “Siamo stati degli sciocchi, abbiamo presentata la nostra documentazione in ritardo e/o con delle irregolarità; ci date una mano a inventare un sistema per risolvere la situazione – visto che è palesemente assurdo che siamo fuori dalla competizione”, anziché gridare al complotto eccetera, forse sarebbero stati più carini.
Il decreto è stato comunque firmato da Giorgio Napolitano, presidente della Repubblica e – se non m’inganno – storicamente comunista.
Commento by silvio — 6 Marzo 2010 @ 12:31
Forse interpreto male il commento del sig. giuliomozzi.
Ma veramente qualcuno si attendeva ammissioni di presunte responsabilità da parte del pdl, nonostante che,anche il PDR ha ritenuto giusto firmare un decreto???
E’ la responsabilita’ di abusi da parte di qualche Magistrato incompetente, ma sopratutto delle persone che si sono adoperate per impedire l’accesso del delegato pdl, dove la mettiamo??
Cordialità
Commento by Bartolomeo Di Monaco — 6 Marzo 2010 @ 13:08
Giulio, che la firma è venuta da un ex comunista l’ho fatto notare (“da parte, sottolineo, di un uomo che proprio dalla sinistra proviene”).
Per il resto ti ha risposto Silvio, oltre che il mio pezzo: qui (“Addirittura si richiedeva alla maggioranza di dichiarare pubblicamente la propria responsabilità, e solo dopo l’opposizione avrebbe dato il via ad una soluzione bipartisan. Ossia: la soddisfazione di poter dare una specie di grazia ad una maggioranza genuflessa veniva avanti al diritto di milioni di cittadini di esprimere la loro scelta di voto.”)
Commento by Ambra Biagioni — 6 Marzo 2010 @ 13:22
Credo che il Centrodestra debba definitivamente togliersi da dosso quel sottile senso di colpa che ha radici lontane ed è ampiamente stato coltivato dalla Sinistra.
Perché dare per scontate delle colpe che, forse, non ci sono ? Perché fare un mea culpa che sarebbe giusto se fosse generale, destra e sinistra insieme, dal momento che Formigoni, e non solo lui, ha i documenti per denunciare le tante irregolarità lasciate passare alla sinistra ?
Piantiamola di piangerci addosso, alziamo la testa, raddriziamo le spalle e combattiamo ad armi pari, tantopiù che siamo in maggioranza.
Commento by Ambra Biagioni — 6 Marzo 2010 @ 13:59
Di utile lettura da Libero 6/03/10
Commento by Felice Muolo — 6 Marzo 2010 @ 18:31
Per evitare situazioni analoghe in futuro, credo che i partiti che nell’ultima tornata elettorale abbiano ottenuto un considerevole numero di voti, da stabilire, dovrebbero essere esenti da presentare liste di firme per essere ammessi a nuove votazioni.
Commento by Ambra Biagioni — 6 Marzo 2010 @ 23:18
Da Ragionpolitica
Commento by Bartolomeo Di Monaco — 7 Marzo 2010 @ 00:40
Grazie, Ambra, ho inserito il link nel nuovo articolo già leggibile sul blog.
Commento by silvio — 7 Marzo 2010 @ 16:57
Vorrei aggiungere, leggendo i lamenti e le sciocchezze di Bersani, Di Pietro ed ora anche Franceschini, visto che tutti e tre dichiarano il ddl anticostituzionale al punto (Di Pietro) di voler chiedere l’impicment del PDR, chi mi chiarisce quale articolo della Costituzione dice che non si può fare un decreto interpretativo di una legge?? Infatti tutti citano la Costituzione, ma nessuno cita l’articolo infranto.
Immagino gia i risultati delle manifestazioni e di quant’altro minacciato: Partecipanti due, paganti uno….
Cordialità
Commento by Bartolomeo Di Monaco — 7 Marzo 2010 @ 17:42
Citano l’art.72 che ha questo comma:
“La procedura normale di esame e di approvazione diretta da parte della Camera è sempre adottata per i disegni di legge in materia costituzionale ed elettorale e per quelli di delegazione legislativa, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali, di approvazione di bilanci e consuntivi ”
Ma, come si vede, questo comma non parla di decreti interpretativi. E’ l’accordo raggiunto tra governo e Napolitano e proprio perché non viola la Costituzione Napolitano ha firmato il decreto,
Commento by giuliomozzi — 12 Marzo 2010 @ 12:01
Oh, sì, certo. Dopo aver detto che non era lì dove doveva essere perché era uscito a mangiarsi un panino, dopo aver detto che non era lì dove doveva essere perché sua moglie stava male, al terzo colpo la persona che doveva consegnare la documentazione della lista Pdl in provincia di Roma ha detto che non era lì dove doveva essere perché gli era stato impedito l’accesso.
E giustamente ha denunciato due persone per avergli impedito l’accesso.
Queste due persone sono state denunciate. Non sono state ancora giudicate. Vale dunque la presunzione d’innocenza.
Giusto?
Commento by Bartolomeo Di Monaco — 12 Marzo 2010 @ 13:28
Giulio, sui fatti di Roma, sono il primo a sostenere che se ci siano delle responsabilità circa l’impedimento sarà la magistratura a stabilirlo. Io sono un forte sostenitore, anche di fronte agli avvisi di garanzia e quant’altro, che fino a che non sia stata emessa una sentenza definitiva la costituzione sancisce la presunzione di innocenza per tutti. Ma sono pochi quelli che se lo ricordano.
La risposta dunque la trovi confermata nel mio post di ieri “Cominciamo a fare come Sherlock Holmes”, qui. Da cui estraggo:
“Ma ora andiamo a Roma. Berlusconi denuncia che i presentatori della lista del Pdl sono stati ostacolati. Il Pd e i radicali dicono che è tutto falso. Vedremo. Tuttavia una cosa è certa: il magistrato doveva consentire l’ingresso, anche tardivo, dei rappresentanti del Pdl e registrare il loro ritardo. Lo prevede la legge. Non lo hanno fatto. Perché non si è tenuto conto di questa grave mancanza? Perché il Csm, anziché farsi prendere dalla fregola di condannare Berlusconi (uscendo dal seminato), non assume, come sarebbe suo compito, provvedimenti disciplinari contro il magistrato inadempiente?”
Ma il punmto essenziale di questo vicenda è un altro: che il Pdl si batte per far votare. Il pd per non far votare.
Due democrazie agli antipodi. Ma quella del Pd non è nemmno una democrazia. Il Pd avrebbe dovuto dire – come ha sostenuto Ferrara -che il Pdl aveva sbagliato, ma che il Pd non poteva lasciare fuori dalla scelta di voto milioni di elettori del centrodestra. Ne avrebbe tratto un’immagine democratica molto forte. Invece ha preteso le scuse (secondo me un pretesto politico) e si batte, presentando il ricorso annunciato, affinché la lista Formigoni sia esclusa dalla competizione!
Con l’occasione avrebbero anche potuto trovare – come dice Pannella – una sanatoria valida per tutte le liste escluse.
Va da sé che occorrerà modificare questo sistema assurdo, limitando, ad esempio, le pignolerie ai nuovi partiti che si presentano sulla scena politica.
Commento by Ambra Biagioni — 12 Marzo 2010 @ 13:38
E questo allora che significa ?