E’ morto Carlo Berselli, alias Maria Strofa
11 Giugno 2008
Stamani, aprendo la posta, ho trovato un messaggio dell’amico Giorgio Morale, che mi comunicava la triste notizia. Stento a crederci. E’ una perdita anche per me. L’annuncio è stato dato dalla figlia Serena, qui. Non ho saputo inserire un mio commento di stupore, di tristezza e di condoglianze. Lo faccio attraverso il mio blog.
Conobbi Maria Strofa nel newsgroup it.cultura.libri. Mi innamorai della sua intelligenza e della sua umanità . Ci scontravamo ogni tanto, a lei piaceva prendermi in giro. Mi ha attribuito una quantità di soprannomi. Una volta le dissi che sarebbe stata per me una sorpresa favolosa se, un giorno, sentendo suonare il campanello di casa mia, e andando ad aprire, mi fossi sentito dire dal visitatore: Salve Bart, sono Maria Strofa. Avrei fatto salti di gioia, l’avrei abbracciata e manifestato tutta la mia incolmabile contentezza.
Un giorno di qualche tempo fa, squilla il mio telefono. Di là sento domandare: Vorrei parlare con Bartolomeo Di Monaco, Sono io. Ciao Bart, sono Maria Strofa. La sua voce era calda, bellissima. Finalmente  avevo la conferma di  quanto si sussurrava in rete: non era una donna, Maria Strofa, ma un uomo. Ci intrattenemmo forse per un’ora, parlammo di tutto, anche degli amici del newsgroup. Sapeva qualcosa di tutti. Mi telefonò ancora un’altra volta, donandomi altrettanto piacere. Conversare con lui era una festa del cuore. Vieni a trovarmi, gli dicevo spesso. Me lo promise, ma non venne mai a suonare il campanello.
Andai a Milano il 12 dicembre 2006 per la presentazione del progetto di vibrisselibri, ideato dall’infaticabile Giulio Mozzi. Non era ancora giunta l’ora dell’inizio, avevo salutato Giulio, Gaja ed altri che stavano riuniti intorno ad un tavolo, in un bar adiacente alla libreria. Girottolavo sul marciapiede insieme con mia moglie Raffaella e mio fratello Mario, quando mi si avvicina una persona. Portava una grande sciarpa rossa, la testa non aveva quasi capelli, un po’ come la mia, teneva con sé una busta di plastica in cui sicuramente c’era nascosto qualche libro acquistato da poco. Mi guarda, gli occhi sono brillanti, sorridenti e furbi, mi dice, puntando il dito: Tu… Fu un istante. Il cuore mi sussultò. Capii. Sei Maria Strofa! Fece di sì col capo. Ci abbracciammo. Fu tale l’entusiamo che entrai con lui nel bar dove stavano ancora riuniti Giulio e gli altri amici. Di slancio dissi, ma sapete chi è costui? E’ Maria Strofa! Non pensavo che qualcuno già lo conoscesse. Per me era come se il mondo fosse stato creato in quel momento. Avevo addosso l’entusiasmo di un ragazzino, incontenibile. Durante l’incontro stavo sempre intorno a lui. Non lo persi mai di vista. Quando capitava qualcuno che già conoscevo, lo conducevo da lui: Questo qui indovina chi è. E’ Maria Strofa, dicevo, e facevo le presentazioni con una tale agitazione da sembrare uscito di senno, proprio come il suo amato don Chisciotte. Scattai molte foto, e possiedo una foto con lui. Lo chiamavo: la mia regina. Sopra di lui non c’era nessuno. L’ultima volta l’ho letto in occasione del congedo di Lucio Angelini del 5 giugno. Chiude il blog, Lucio, un altro grande. Maria lo salutava così, il 7 giugno, nel primo dei suoi tre commenti: “Caro Angelini, anche se sei uno stronzo rompiballe, collerico e vendicativo (per i motivi che ben sai e che non pretendo tu condivida – ma ho ragione io) sono sempre stata una delle tue affezionate lettrici, e questo quotidianamente.
Non foss’altro perché il primo commento al mio blog è stato il tuo, o perché mi sono ispirato a te per il template, e, ultimo non ultimo, perché tutto sommato ti voglio bene anche se sei uno stronzone bastardo sesquipedalmente insopportabile, ti lascio un commento niu epico (che spero apprezzerai, visto che non commento più nessuno da mesi e mesi).
Stammi bene, va’.”[1]
Aveva un suo blog, dove stava costruendo a poco a poco un personaggio (una semplice marionetta) destinato a diventare presto mitico.
Ciao, Maria.
[1] Dopo una breve pausa, il blog di Lucio Angelini riprese le pubblicazioni per chiuderle di nuovo nel giugno 2009. Poi è stato riaperto.
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Commento by dennybart — 13 Giugno 2008 @ 09:32
Era un grande.
Ci siamo conosciuti su It.Arti.Poesia anni fa.
Credo sinceramente che, se avesse voluto, sarebbe diventato uno dei più grandi scrittori italiani.
Anzi: lo è. Anche se i più non lo possono sapere.
Dico questo perché ho la fortuna di possedere alcuni libri Suoi.
Libri che ha dapprima pubblicato e poi ritirato dal mercato per problemi con l’editore.
Sono stato fortunato a conoscerlo. Molto.
Ciao Carlo,
diego
p.s. naturalmente ci rivedremo vecio!
Commento by raffaele mangano — 20 Giugno 2008 @ 09:20
Ci sono rimasto davvero male. Per qualche minuto sono rimasto immobile a guardare la poesia di Borges appesa al muro ( istantes). Accidenti a lui, ho pensato, non sarà un’altra delle sue mattane? Invece no , Carlo ha davvero finito qui ed è migrato chissà dove.
Grazie ai blog un anno fa ci eravamo contattati e abbiamo finito col ridere delle furenti dispute di ICL.
Che anno quel 2001! Indimenticabile, irripetibile.
Va via Carlo, ma Maria Strofa per sempre!
Un abbraccio
raffaele
PS. Ma hai cambiato indirizzo mail?
Commento by Bartolomeo Di Monaco — 20 Giugno 2008 @ 10:11
Sì, Raffaele, un anno straordinario.
Ho 2 indirizzi: info at bartolomeodimonaco.it e
bartolomeo.dimonaco at tiscali.it
Un abbraccio.
Bart
Commento by ivy phoenix — 5 Agosto 2008 @ 18:57
io lo conoscevo solo di blog, ma era ovvio che dietro a quei post ci doveva essere una persona geniale, sensibile e spiritosa..
un grande uomo
Pingback by Il viaggio « Blog&Nuvole — 16 Gennaio 2012 @ 08:27
[…] MariaStrofa, disegni di MP5 #gallery-1 { margin: auto; } #gallery-1 .gallery-item { float: left; margin-top: […]
Commento by Bartolomeo Di Monaco — 16 Gennaio 2012 @ 09:16
Visto. Grazie Blog&Nuvole.
Commento by Mandarina — 6 Agosto 2012 @ 15:03
Ho ‘conosciuto’ Maria Strofa per caso, girando su internet. Conosco e ho letto solo un piccolo racconto, di un uomo rimasto immortale dopo il suicidio di Dio, per aspettare la sua amata. So che ha pubblicato dei libri e che era una blogger. Il blog a quanto pare è stato chiuso ma dove posso leggere qualcos’altro di questa/o fantastica/o artista? O dove, comprare i suoi libri? Grazie M.
Commento by Bartolomeo Di Monaco — 6 Agosto 2012 @ 15:11
Puoi rivolgerti alla figlia Serena, che ne cura la memoria:
serena.berselli@libero.it Â