Elezione diretta del capo del Governo13 Ottobre 2009 In questi giorni, con il clima arroventato che si è creato nel Paese, qualcuno si lascia ogni tanto scappare che non è vero che il Presidente del Consiglio è stato eletto dal popolo. Berlusconi, infatti, va sostenendo questa tesi, di essere stato, cioè, eletto dal popolo. La legge elettorale n. 270 del 21 dicembre 2005, fra le altre cose, all’articolo 5 prescrive (riporto soltanto i primi 3 commi che ci interessano; il grassetto è mio): ” 5. Dopo l’articolo 14 del decreto del Presidente della Repubblica n. 361 del 1957, è inserito il seguente: 2. La dichiarazione di collegamento è effettuata contestualmente al deposito del contrassegno di cui all’articolo 14. Le dichiarazioni di collegamento hanno effetto per tutte le liste aventi lo stesso contrassegno. La parte che ho evidenziato sancisce che, nel caso di una coalizione di partiti che si presenta alle elezioni, l’elettore, se decide di votarla, vota contestualmente la coalizione e il suo unico capo. Tuttavia, poiché siamo in Italia, dove vige la brutta abitudine di scrivere le leggi e di interpretarle ogni volta pro domo mea, tra le tante riforme costituzionali quella che diventa a mio avviso prioritaria, per spazzare ogni incertezza e ambiguità , è l’elezione diretta del capo del Governo. Non perché oggi se ne abbia bisogno per mantenere al suo posto Silvio Berlusconi, ma perché l’esigenza di pervenire ad una governabilità che si mantenga per tutta la durata del mandato è diventata indispensabile e di valenza generale. Contare su un governo che possa, almeno per la durata del suo mandato, agire  su questi e gli altri problemi senza temere i soliti trabocchetti di palazzo, appare oggi come una strada obbligata. Del resto, ci si deve abituare a giudicare un governo al termine del suo mandato; e a lasciarlo lavorare in pace, visto che a dargli pensieri bastano e avanzano i tanti problemi che deve risolvere. E’ anche per questo, ossia per l’esigenza primaria della stabilità , che assegnerei al solo capo del Governo, con la stessa riforma costituzionale, una immunità speciale per la durata del suo mandato, come ho scritto nel precedente post. Articoli correlati“L’altolà di Fini: ‘Niente forzature'” di Amedeo La Mattina. Qui. Letto 2152 volte. | ![]() | ||||||||||
Commento by giuliomozzi — 15 Ottobre 2009 @ 09:22
Per l’appunto, Bart, dalla legge che correttamente citi risulta che ogni coalizione indica il suo “unico capo”. Non è scritto da nessuna parte, in quella legge, che tale “unico capo” debba necessariamente diventare presidente del consiglio dei ministri, né che per diventare presidente del consiglio dei ministri si debba necessariamente essere eletti come “unico capo” di una coalizione.
E infatti, la stessa legge specifica che “Rrestano ferme le prerogative spettanti al Presidente della Repubblica previste dall’articolo 92, secondo comma, della Costituzione”, dove è scritto che “il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, i ministri”.
Silvio Berlusconi è, come tutti i precedenti presidenti del consiglio dei ministri, nominato dal presidente della Repubblica. E il suo governo è confermato dal voto di fiducia del Parlamento.
Se Berlusconi dice: “sono stato eletto dal popolo” intendendo dire che ha raccolto un assai vasto consenso popolare, ha ragione a dirlo. Ma se Berlusconi dice: “sono stato eletto dal popolo” intendendo dire che solo il popolo può rimuoverlo dalla carica (ovvero che, se lui decadesse dalla carica, si dovrebbe andare a nuove elezioni), dice una cosa falsa.
Ovviamente, di solito, intende tutt’e due le cose insieme.
Commento by Bartolomeo Di Monaco — 15 Ottobre 2009 @ 09:47
Proprio stamani, Giulio, dopo aver ascoltato Rosy Bindi ieri sera a Ballarò, ho toccato questo punto. Tu, essendo bindiano (leggo su Facebook), hai espresso proprio quanto disse ieri la Bindi.
Se vuoi, puoi leggere qui la risposta un po’ più argomentata di quella che potrei fare nel commento:
https://www.bartolomeodimonaco.it/?p=7124
Come ti dissi già una volta, e come dico anche nel suddetto post, sul piano formale hai ragione, ma…