Elezioni regionali? La magistratura prepara il rinvio a giudizio per Berlusconi23 Gennaio 2010 Davvero non se ne può più. La sede giudiziaria di Milano ormai è così accecata dalla sua missione politica che arriva perfino a spregiare le decisioni della Corte Costituzionale, se si devono applicare a favore di Silvio Berlusconi. Lo abbiamo visto qualche giorno fa. Al principio di questa estate, quando il cannoneggiamento contro Berlusconi stava per raggiungere un’intensità senza precedenti, scrivevo qui una facile profezia: “Che infelice Paese l’Italia! Finito il cannoneggiamento sulla vita privata di Berlusconi (che riprenderà l’anno prossimo, alla vigilia delle elezioni regionali, statene certi: fosse accettata questa mia puntata, vincerei il superenalotto!), eccetera eccetera”. Nessuno ha accettato, ahimè, la mia puntata. Mi sarei portato a casa il montepremi di oltre 120 milioni di euro, assicurandomi una vita da Paperon de’ Paperoni. Il gioco di certa magistratura è talmente prevedibile, che ormai i cittadini ci ridono sopra (non gli indagati, però), al punto che essa si sta screditando a livello di barzelletta. I magistrati di Palermo l’altra sera ad Anno Zero si lamentavano di questo prestigio che va scemando. Ma di chi è la colpa, se non di quegli stessi magistrati che stanno strumentalizzando, in modo tanto pericoloso quanto ridicolo, la legge a fini politici? Fra poco ci sentiremo raccontare una montagna di barzellette che avranno per oggetto la magistratura. Se fosse ancora vivo Gino Bramieri, che di barzellette ne sfornava almeno dieci al giorno, oggi per tutte le strade d’Italia vedremmo i cittadini spanciarsi dalle risate. La sai l’ultima? E giù la barzelletta di turno su qualche stranezza della magistratura. Se andrà di questo passo, non ci vorrà molto che il numero di barzellette sulla magistratura supererà quello stratosferico sui poveri e maltrattati carabinieri, a cui va tutta la mia stima. Ma si dovrà arrivare alle barzellette per aprire gli occhi ai più irriducibili? Non sarebbe tempo che si arrendessero di fronte all’evidenza? E’ colpa della loro cecità se ancora taluni magistrati si credono dei padreterni. Quando facevo la mia previsione era il 5 luglio 2009. Ma non ho nessun particolare merito. L’odore si avvertiva già allora. E’ una magistratura che si porta addosso, infatti, l’afrore di certi stagni malsani, di certe paludi infette, da cui sprigionano virus e bacilli che ammalano il Paese. Bisognerà seguirla questa nuova avventura giudiziaria del premier. Scrive Repubblica: “La chiusura delle indagini prelude alla richiesta di rinvio a giudizio e a un nuovo processo.” Vedremo se è tutto oro quel che luccica o se ancora una volta i magistrati, allo scopo di fare politica, avranno colpevolmente strumentalizzato la giustizia. Articoli correlati“La filastrocca del complotto” di Giuseppe D’Avanzo. Qui. “Inchiesta Mediatrade, i pm hanno votato: indagato Berlusconi” di Luca Fazzo. Qui. “I contrasti paralizzano il sistema” di Marcello Sorgi. Qui. “Per finire casti amanti” di Concita. Qui. Da cui estraggo questo brano: “L’indagine sui diritti tv e quei dubbi sui tempi” di Luigi Ferrarella. Qui. “L’oltraggio impunito” di Paolo Granzotto. Qui. Letto 2240 volte. | ![]() | ||||||||||
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Commento by Ambra Biagioni — 23 Gennaio 2010 @ 11:21
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Commento by Maria — 23 Gennaio 2010 @ 13:09
Credo che nessuno si stupisca di questo ennesimo rinvio a giudizio, neppure gli elettori che, per la maggior parte, sono ormai privi di “anello al naso” e hanno capito benissimo che tutte queste accuse sono solo il frutto dell’odio smisurato che certa magistratura nutre nei confronti di chi a suo tempo ha rotto il giochino denominato “mani pulite” scendendo in campo e vincendo le elezioni
Commento by Ambra Biagioni — 23 Gennaio 2010 @ 20:16
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