Fini riceve in diretta l’investitura da Luttwak2 Dicembre 2009 Chi ha assistito ieri sera alla trasmissione Ballarò, ha ascoltato le solite liti e le logore prese di posizione da una parte e dall’altra. Berlusconi, come al solito, è stato il convitato di pietra, e torno a domandarmi di che cosa si parlerà dopo che si sarà ritirato dalla scena politica. L’opposizione ha tutti i suoi soldati addestrati per un solo obiettivo: scagliare frecce contro di lui. Dovrà quindi riconvertire tutto l’esercito; ci dovremo aspettare un periodo di sbandamento e di confusione. Magari si arriverà a pensare che, sparito Berlusconi, tutto ciò che con lui andava male, ora va bene. Ciò che era nero diventerà bianco. E l’Italia navigherà con il vento in poppa. Gente felice, nessun problema, la disoccupazione sparita, i lavoratori pasteggeranno con champagne. Una goduria. Stasera Luttwak ha fatto capire in diretta che Berlusconi va bene agli Usa perché è un politico che mantiene gli impegni;  e  che anche il suo viaggio in Bielorussia ha avuto la benedizione degli Usa, come l’aveva avuto l’incontro con Gheddafi. Ma… Ma… Tutti in attesa, col fiato sospeso: Che cosa dirà mai? E Luttwak con calma: Se dovesse cadere Berlusconi, gli Usa sanno che c’è un’alternativa valida nella persona di Gianfranco Fini,  politico serio e affidabile. Fini, che a casa sua stava ascoltando la trasmissione, deve aver fatto salti di gioia e stretta a sè la bella e giovane moglie Elisabetta: Vieni a sentire, vieni a sentire. E’ fatta. Luttwak mi ha dato la sua benedizione. Sai che cosa vuol dire? Che le ultime incertezze Usa sono state superate. Sono pronti a mollare il Berlusca. E hanno scelto me! Tienimi pronto il vestito buono, perché potrebbe essere anche domattina. Poco prima aveva   preso il telefono e chiamato Ballarò, dove tutti stavano ancora a parlare di Berlusconi. Che stupidi, deve aver pensato: Sarà bene che si abituino alla mia voce. Ricordando che Berlusconi ha il vezzo di intervenire per telefono nelle trasmissioni, anche Fini non ha voluto essere da meno, cominciando col passo giusto. Immagino il tono da faraone che deve aver usato nei confronti della centralinista, annunciandosi: Sono il presidente della Camera. Mi passi Ballarò. Floris è rimasto allibito: C’è il presidente della Camera al telefono, ha annunciato. Buona sera, innanzitutto –  si presenta Fini. Presidente, ha niente da chiarire sul filmato mandato in onda (il filmato in cui si sente Fini ridicolizzare Berlusconi. ndr)? La risposta è quella di un generale a quattro stelle, che non deve chiarimenti a nessuno. E infatti: “non ho nulla da chiarire e non cambio opinione. Dico le stesse cose nel pubblico e nel privato” (qui). Ha zittito tutti. Nessuno ha fatto notare che in quel filmato il tono nei confronti di Berlusconi era denigratorio, e che se c’erano delle conferme sulla sua posizione, non c’erano nel tono che aveva usato con il suo interlocutore dello scorso 6 novembre,  il procuratore di Pescara Nicola Trifuoggi (Fini in quel colloquio si prendeva gioco del premier, come può verificare chi ascolti il filmato). Ma Fini, che forse già  avvertiva nell’aria  l’investitura di Luttwak, non ha fatto una piega.  Lui era il nuovo imperatore. Berlusconi? Il passato, un vago ricordo. A Bondi, che cerca di interloquire, Fini chiude il telefono in faccia rispondendo a mala pena: “Credo che gli spettatori abbiano compreso il senso delle mie dichiarazioni e quelle dell’onorevole Bondi.” Punto, il telefono fa clic. Deve aver pensato: Non hai ancora capito, imbecille,  che ora comando io? Terminata la telefonata (forse aveva a fianco l’amata Elisabetta tutta trepidante), Fini ha ascoltato, con gli occhi sgranati dalla contentezza,  la buona novella annunciata in diretta a tutti gli italiani: l’investitura di Luttwak!  Sbracatura di rito e gran salto per aria, che  ha sollevato  un sacco di  polvere dal tappeto. Dopo aver  bevute come gocce di acqua santa tutte le parole di Luttwak (perfino quelle che confermavano la necessità di avere anche in Italia un processo breve),  si è allontanato dal televisore e ha invitato la moglie a sedersi accanto a lui, e ha riepilogato con compiacimento e a voce alta il lavoro svolto sin qui. Le alleanze ci sono tutte. Gli Usa non farebbero quel gran chiasso che temevo, dunque ora è il momento di dare fiducia alle persone che l’hanno avuta in me. Che ne dici, Elisabetta? Ho lavorato bene, io? E tu che stavi a preoccuparti. Berlusconi è forte, Berlusconi ha il consenso del popolo. Insomma, se era per te io restavo presidente della Camera a vita. Mi ci vedi tu presidente della Camera a vita? Invece sarò prima presidente del Consiglio, e nella storia sarò ricordato come colui che ha mandato a casa Berlusconi, e poi presidente della Repubblica con il titolo onorifico di Salvatore della Patria. Hai fatto bene, Elisabetta a sposarmi. Tu hai sposato l’uomo della Storia, colui che ha vinto Napoleone. Ora resta da domandarsi quali alleanze ha dietro di sé Gianfranco Fini. Quali alleanze desiderano abbattere il premier Berlusconi che non solo sta lavorando bene in questa situazione di crisi mondiale, ma sta dimostrando – cosa di non poco conto per l’Italia – di voler combattere,  a colpi di successi insperati, la mafia. A vantaggio di chi andrebbe la caduta di Berlusconi, che Fini si è già messo in tasca, ma che è ancora tutta da vedere? Il quadro si evolve di giorno in giorno; anzi, di ora in ora. Articoli correlatiSandro Bondi risponde a Fini. Qui.“Calderoli: Berlusconi può andare avanti. In alternativa ci sono solo le elezioni”. Qui. Da cui estraggo: Letto 2377 volte. | ![]() | ||||||||||
Commento by daniela toschi — 2 Dicembre 2009 @ 10:39
Chi avanza denigrando gli avversari, concorrenti o nemici che siano, mi offende profondamente, e nessuna considerazione mi può far superare la disistima e la perenne sfiducia nei confronti di chi  , anche una sola volta, si sia  abbandonato a tali mezzucci.
Commento by Felice Muolo — 2 Dicembre 2009 @ 10:54
Credo che Fini pensi di  fare il presidente del consiglio non prima che  Berlusconi diventi presidente della repubblica.
Commento by Ambra Biagioni — 2 Dicembre 2009 @ 11:05
Cinquant’anni di Democrazia Cristiana ci hanno insegnato l’uso di questi “mezzucci”.  Io ho vissuto dal di dentro questo perpetuo clima, ma non l’ho incamerato né accettato; sono sempre andata controcorrente e poi me ne sono uscita dichiarando per scritto la precisa ragione.
Guardate dove si trovano oggi i democristiani di quel tipo ? Nel PD, ma anche fra coloro che pretendono di tramandare il meglio della DC come Casini e compagnia.
E con chi trama Fini se non proprio con Casini ?
Occorre davvero una svolta, quella svolta che loro non hanno fatto  tentando di riportare a galla la vecchia Repubblica.
Commento by Maria — 4 Dicembre 2009 @ 11:45
Fini sta dimostrando, a chi ha cervello, di essere  un omuncolo (Sciascia forse lo classificherebbe peggio) e non fa i conti con il popolo, senza i voti del quale non andrà mai da nessuna parte.
I tantissimi che votano per Silvio Berlusconi hanno memoria lunga pari a quella degli elefanti e non voteranno certo per lui che sta facendo di tutto per far cadere Berlusconi, con una slealtà peggiore di quella di Casini e Follini
Commento by Nessie — 10 Dicembre 2009 @ 23:09
A credere che sia colpa dei soliti “comunisti” c’è rimasto solo il povero Berlusca. Fini ha dietro di sé i circoli americani: sia quelli di sinistra come Soros che quelli di destra come Luttwak (complimenti per il post!).
Poi la solita sinistraglia si presta a fare la manovolanza di piazza con gli stracci viola.
Ma la perfidia sottile è avere infiltrato “l’alieno Fini” all’interno della stessa coalizione del presidente del Consiglio. Per strangolarlo meglio.
Commento by Bartolomeo Di Monaco — 10 Dicembre 2009 @ 23:59
Il discorso di oggi, Nessie, Â di Berlusconi al Ppe tende a far uscire allo scoperto i falsi alleati, tra cui Fini.
Staremo a vedere gli sviluppi.
Commento by sarcastycon — 11 Dicembre 2009 @ 06:04
Credo che gianfuffa potrà  avere “l’investitura”, ma credo che abbia poco seguito sia nel PDL che nel corpo elettorale.
Secondo me sbaglia SB a non forzare la mano in parlamento per far approvare una legge sull’immunità parlamentare e dopo andare alle elezioni, costringendo napolitano a sciogliere le camere, anche se farà di tutto per non farlo.
Ci vuole durezza abbiamo a che fare con dei serpenti velenosi e ai serpenti  bisogna  schiacciare la testa. Â
saluti
Sarc.