Gli Usa temono una nuova Pearl Harbour?6 Giugno 2012 Uno straordinario articolo di ieri apparso sul Sole 24 Ore a firma dell’ex cancelliere tedesco Helmut Schmidt (qui), in cui invita la Germania alla solidarietà con gli altri Paesi europei, e soprattutto nei confronti di quelli in difficoltà , mi ha dato un po’ di speranza che qualcosa si stia muovendo anche all’interno di quella importante Nazione. In particolare mi sono piaciuti i seguenti passi, che esprimono concetti ai quali anch’io faccio riferimento da qualche mese: “Noi tede Âschi abbiamo buone ragioni per essere ricono Âscenti e abbiamo l’obbligo di ricambiare con digni Âtà la solidarietà ricevuta. Sono convinto che rien Âtri nell’interesse strategico a lungo termine della Germania non isolarsi e non farsi isolare. L’isola Âmento all’interno dell’occidente sarebbe pericolo Âso, ma nell’Unione europea o nella zona euro an Âcor più rischioso. Ritengo che questo vada ben ol Âtre qualsiasi altro interesse di partito.†E poco più avanti: “Per forza di cose divente Ârà inevitabile anche un indebitamento comune che noi tedeschi non dobbiamo rifiutare per ra Âgioni di egoismo nazionale.†Era importante che qualche illustre tedesco ricordasse al suo Paese quanto esso debba alla solidarietà europea, e che se oggi è la potenza che tutti conoscono, ciò è dovuto al rifiuto dei Paesi vincitori dell’ultima guerra di tenere isolata la Germania, come avrebbe meritato la follia del Terzo Reich. Spero dunque che non ci sia bisogno di un nuovo sbarco in Normandia e che l’Europa sappia ritrovare la sua unità applicando quello spirito di solidarietà necessario a fronteggiare un futuro assai complesso e difficile. Ho pensato allo sbarco in Normandia, perché gli Usa si stanno mobilitando con continue richieste all’Europa e in specie alla Germania di assumere decisioni rapide per evitare il crollo dell’euro. Per gli Usa l’ostinazione della Germania a non assumere responsabilità comuni con gli altri Paesi europei equivarrebbe infatti ad una nuova Pearl Harbour, naturalmente finanziaria, senza bombardamenti dall’alto, ma egualmente distruttiva. Il limite massimo per poter avere un’idea più precisa su ciò che accadrà non solo in Europa, ma nel mondo, è dunque affidato al vertice europeo di fine giugno. Letto 4515 volte.  Nessun commentoNo comments yet. RSS feed for comments on this post. Sorry, the comment form is closed at this time. | ![]() | ||||||||||