I poltronisti alla ribalta6 Dicembre 2013 Nemmeno la sentenza della consulta riesce a far vergognare i poltronisti che, a sentirli ieri sera nei vari talk show (ad esempio la De Girolamo di Ncd a Servizio Pubblico e Colaninno del Pd a Porta a Porta) scivolavano sulla bocciatura del Porcellum da parte della consulta considerandosi pienamente legittimati a proseguire la legislatura. Con faccia tosta si sono messi ad indicare i problemi da risolvere che affliggono – che scoperta! –  il Paese, come se gli italiani non li conoscessero già , non solo, ma come se gli italiani non sapessero per esperienza negativa a loro carico, che si tratta delle solite promesse che non sono altro che bugie dal naso lungo più di quello leggendario di Pinocchio. Da aprile ad oggi, che è il 6 dicembre, che cosa hanno mai fatto? Nulla. Gli impegni presi con Napolitano al tempo delle larghe intese sono stati impegni bugiardi. E, costoro, osano propinarceli ancora e questa volta con la pretesa di essere creduti; a tanto è arrivato il loro attaccamento alla poltrona. Dunque, dopo il pronunciamento della consulta ci troviamo davanti a due posizioni, ormai chiarissime. 1 – quella di una buona parte del Pd, di Scelta civica e del Ncd che spinge per continuare la legislatura e si da meno cura di rispondere con urgenza, anzi con immediatezza, alla bocciatura della consulta. L’obiettivo di questi partiti è quello di restare a godersi quattrini e privilegi il più a lungo possibile. Mi è piaciuta la risposta che Brunetta ha dato ieri ad un giornalista che gli domandava qualcosa su Cicchitto. Cicchitto chi? Non conosco nessun Cicchitto, è stata la risposta. Che, in buona sostanza collima con la risposta che daranno a tutto il Ncd gli elettori non appena Napolitano sarà costretto a cedere. E cederà , poiché l’onda montante della collera dei cittadini sta per mettere sott’acqua tutte le istituzioni. E se Napolitano e i partiti di governo ancora non sono arrivati a capirlo, andrebbero tutti messi alla gogna e sputazzati. 2 – L’altra posizione è quella espressa dalle opposizioni: Forza Italia, M5Stelle, Lega Nord ed altri partitini, i quali considerano illegittimo l’attuale parlamento e esigono che nel giro di pochi giorni si vari una nuova legge elettorale e si vada al voto. Qualcuno ha suggerito una soluzione lapalissiana. Visto che nelle precedenti discussioni sulla legge elettorale, tutti i grandi partiti si mostravano favorevoli al ritorno al Mattarellum, nato dopo la vittoria del referendum maggioritario di Mario Segni (infatti – come tanti sciocchi sostengono – è impossibile tornare al proporzionale del 1992, essendoci stato nel 1993 il referendum per il maggioritario approvato dai cittadini con una percentuale superiore all’82%. Lo ha perfino ricordato Napolitano più di una volta ieri), Mattarellum perfettamente costituzionale, è più che sufficiente che il governo faccia un disegno di legge di una sola riga: “È approvato il ritorno al Mattarellum†e in pochi minuti (non giorni né settimane né mesi) Napolitano sarà costretto, a seguito della nuova legge elettorale, a sciogliere il parlamento abusivo e a indire nuove elezioni politiche in primavera. A Servizio pubblico, Santoro ieri ha posto le stesse domande che anch’io ho posto nei miei articoli. Può un parlamento delegittimato decidere nuove leggi per il futuro (tra cui le riforme) e votare la fiducia al governo? Mi pare che Santoro nutra su ciò le mie stesse forti perplessità . Suggerisco anche di ascoltare qui l’intervento a Servizio Pubblico di Marco Travaglio, che ho condiviso. E qui il titolo di “Dagospia”. A questo punto sarebbe interessante che il costituzionalista Zagrebelsky, il cui silenzio dura ormai da troppo tempo, ci dicesse la sua. Ho il sospetto che abbia perso un po’ di coraggio o che non sappia più approfittare della sua libertà di giudizio. P.S. Apprendo della morte di Nelson Mandela e anch’io desidero onorarne la memoria. Letto 3665 volte.  Nessun commentoNo comments yet. RSS feed for comments on this post. Sorry, the comment form is closed at this time. | ![]() | ||||||||||