La tomba del gladiatore21 Agosto 2011 In Italia, ad amministrare il nostro patrimonio artistico bisognerebbe chiamare gli inglesi. Pur incontrando in principio qualche difficoltà a guidare a sinistra e con un auto costruita per la guida a destra, non ho quasi mai sbagliato una strada, anche quando questa era una straducola secondaria. Una volta camminammo a lungo per visitare una cascata che ci veniva segnalata con solerzia tanto dalla cartina quanto dalla cartellonistica stradale. Entrai in un bosco, proseguii finché trovai una piazzola sterrata. Già c’erano altri turisti. Quando scendemmo di macchina ed alzammo lo sguardo ci apparve una cascatella di quelle che, andando per esempio in Alto Adige, vediamo spesso cadere dai monti. Questo per dire che gli inglesi hanno cura delle loro bellezze e della loro storia, le amministrano con un’attenzione ed una passione encomiabili, che lasciano favorevolmente impressionato anche un italiano abituato a vedere bellezze e reperti storici assai più importanti. Ieri sul Tg2 delle 20,30 ho ascoltato la incredibile notizia che la tomba del gladiatore scoperta alcuni anni fa, e che ha ispirato il film di successo internazionale “Il Gladiatoreâ€, è in completo abbandono e nemmeno esiste un segnale stradale che la indichi all’eventuale turista che desiderasse visitarla. Si trova a Roma, e dunque la responsabilità di questa incredibile incuria pare si debba attribuire alla Sovrintendenza di quella città . L’episodio dimostra (ancora una volta) quanto la nostra classe dirigente sia del tutto inidonea a gestire un Paese come il nostro, il quale, proprio con le sue bellezze naturali e con la sua storia antichissima ed illustre, sarebbe in grado di attrarre masse di turisti tali da esaurire ogni nostro problema di indebitamento. Questo cattivo esempio mi induce a ripetere quanto già scrissi. Altri articoliLibia. “Il fattore berbero. Fronte ribaltato in trenta giorni” di Domenico Quirico. Qui. “Una sola parola d’ordine per risanare il bilancio: vendere i beni statali” di Giuliano Ferrara. Qui. “In Italia è scoppiata la guerra. Ora meglio un governo tecnico” di Giampaolo Pansa. Qui. “Il destino della Germania” di Mario Sechi. Qui. Letto 1219 volte.  Nessun commentoNo comments yet. RSS feed for comments on this post. Sorry, the comment form is closed at this time. | ![]() | ||||||||||