LETTERATURA: Ada, la bella prostituta
23 Aprile 2022
(Estratto dal mio giallo “Gigolò”, 1998)
Poco distante, in un bar. Pino, un giovane disoccupato, è seduto al tavolo con i compagni. Entra Ada, una prostituta. Va al banco.
«Cambiami centomila lire. »
Pino ha sentito.
«Va male stasera, eh Ada, se non hai da fare il resto. Chi hai preso al guinzaglio? »
«Uno meglio di te. »
«Certo, se ha tutti quei soldi. Io non ho un becco di un quattrino; però… »
«Però, cosa? Non vuoi mica che ti metta in piazza? » Si era girata, e non sembrava voler sorridere. Un amico di Pino s’intromette.
«Bella come sei, Ada, potevi fare di meglio. »
«Impicciati dei fatti tuoi. »
«Eccoti cinquantamila lire e cinque fogli da dieci » dice il barista. Ada li prende. Si avvia all’uscita quando entra un ragazzino, pallido, slavato, dai capelli corvini.
«Ti avevo detto di attendermi in macchina » dice lei, seccata.
«Non ti vedevo tornare » dice il ragazzo.
«Non pensavi mica che ti fregassi. » Silenzio. Interviene di nuovo Pino.
«Te la fai coi ragazzini, ora, Ada? Guarda come lo hai conciato. A mala pena si regge in piedi. Cosa ti ha fatto Ada, ragazzo? » Imbarazzato il giovane. È pronta invece Ada.
«Chi viene con me, non ha da lamentarsi. »
«E invece no. Io ho da lamentarmi » dice Pino.
«E quando? » Ada fa gli occhi di tigre, quasi gli si avventa addosso.
«Va là che ti ricordi benissimo. »
«Io mi ricordo solo che il più delle volte il tuo pisello fa cilecca. » Ridono i compagni di Pino.
«Non mi dire, non mi dire… » fa uno di loro.
«E tu credi a questa bugiarda? Guardale il seno. Giovane com’è, quello sì che s’è ammosciato. »
Ada si guarda il seno, lo trova ancora sodo, ma è ferita dalla calunnia di Pino.
«Si vede che lo usa, caro Pino » dice un compagno. E un altro:
«Quanto vuoi per usare il seno, bella mora. »
«Con te non ci vengo, hai lo scolo. »
Il ragazzo fa cenno a Ada che vuole andarsene. Pino dice al barista:
«Porta al ragazzo un bicchiere di vino. Pago io. »
«No, grazie. Devo andare. È troppo tardi. »
«Il vino fa sangue. Ma cosa ti ha fatto Ada, per ridurti così? »
«Andiamocene » dice Ada.
Lo prende sottobraccio, sculetta. La minigonna è cortissima, attillata.
«Hai un bel culo » grida Pino. «Sei la meglio al mondo. »
Ada non si volta nemmeno. Dal vetro si vede che restituisce dei soldi al ragazzo. Poi salgono in macchina.
«Avevi paura che ti fregassi? » domanda Ada.
«Sì » dice il ragazzo.
«È la tua prima volta, non è vero? »
Il ragazzo non risponde. Ada si avvicina e gli fa una carezza.
«È uno sporco mondo, questo. »
«Una bella come te… » Il ragazzo esita a finire la frase.
«Sono arrivata » dice Ada. «Scendimi qui. »
Apre la portiera e scende sul marciapiede. Il ragazzo se ne va. Dallo specchietto, vede che un’altra macchina si è fermata. Ada è appoggiata al finestrino. Bastano poche parole, e sale. L’auto parte veloce, sorpassa il ragazzo e scompare.
Il libro qui (c’è anche la versione in inglese)
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