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LETTERATURA: Dio business con barba

19 Gennaio 2010

di Maria Antonietta Pinna

Cos’è la donna per la religione cattolica?
Strumento del diavolo per gli inquisitori, tentazione luciferina, sirena lussuriosa, parente dell’aspide e di forze sotterranee, legate inscindibilmente alla terra.

Il binomio donna-demonio è entrato ormai a far parte dell’immaginario collettivo, accettato da proverbi popolari, istituzionalizzato dalla Chiesa sessuofobica.

La donna è accettata soltanto se destrutturata, privata di una sessualità ingombrante e pericolosa. Eva nasce da una costola d’Adamo e induce l’uomo al peccato. Ma questa è la solita vecchia storia. La madre del Cristo non è donna completa, è rinuncia ad una parte di se stessa, negazione del corpo in nome di un Dio maschio. E Maddalena è una prostituta. Il pentimento e la sottomissione la salvano.

Lilith, la prima moglie di Adamo, di derivazione babilonese, come molte storie della Bibbia, è elemento ribelle. Essa è perduta luna nera, sinonimo di vampirismo larvale, di forze tenebrose e demoniache equivalenti all’emancipazione, in netta opposizione al potere maschile.

E meno male che Eva ha colto la mela, altrimenti saremmo degli ebeti nudi ed infreddoliti che camminano con l’aquilone nel paradiso terrestre della storia.

La donna non può occupare posti di rilievo nella gerarchia ecclesiastica. La fede esige rassegnazione e servilismo .

Del resto che cosa ci si può aspettare da una religione che ha ucciso per fede? Che ha condotto al rogo e torturato milioni di streghe con la scusa di servire Gesù Cristo?

Una religione terrorizzata dal femminile, che in tempi passati controllava prima di ogni nomina il sesso del papa, utilizzando allo scopo degli appositi scranni con un bel buco al centro sotto cui i diaconi tastavano con mano…

Nel libro di Enoch Adamo è il primo androgino divino.

Madame Blavatski nella sua Dottrina segreta, antropogenesi, tradotta in italiano dai Fratelli Bocca nel 1953, sottolinea il fatto che il primo uomo rappresenta in realtà la Razza Umana Primitiva, nel suo senso cosmosiderale.

Naturalmente il mito dell’androgino che può essere esteso allo stesso Dio, è improponibile per il cattolicesimo, dato che porrebbe maschio e femmina sullo stesso piano.

Le rappresentazioni pittoriche e scultoree di Jehovah sono tutte incontestabilmente maschili. Il Dio business, il Dio del terrore, ha lunga e fluente barba bianca e pose da saggio aristocratico con sorriso prestampato da calendario popolare a larga diffusione.

Eppure le due parole che formano il nome divino danno l’idea dell’androginia come causa prima della nascita. La lettera ebraica Jod rappresenta il membro virile .Hovah è invece Eva, Terra, Madre e Natura.

Il giorno in cui ci sarà un papa donna, che non dovrà nascondersi o vergognarsi del suo sesso come la papessa Giovanna, sarà un gran bel giorno.

Nel frattempo la religione è degli uomini come del resto, purtroppo, tante altre cose…


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1 commento

  1. Pingback by Bartolomeo Di Monaco » LETTERATURA: Dio business con barba — 20 Gennaio 2010 @ 01:23

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