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La scampanata, il romanzo di Bartolomeo Di Monaco trasformato in testo teatrale, qui per chi volesse rappresentarlo.

LETTERATURA: Favole e Leggende

19 Ottobre 2023

di Bartolomeo Di Monaco

Perché amo le Favole e le Leggende, più che il racconto o il romanzo, o il saggio letterario (non voglio con questo disconoscere quanto ho fatto con amore in questi segmenti dell’Arte)?

Perché sono il frutto di una fantasia che non si pone limiti, per cui tutto può esistere e tutto è possibile. Come per le leggende da me create in “Lucchesia bella e misteriosa”, anche alle favole della mia fantasia affido la mia memoria. Sono contenute in 4 libriccini che costano ciascuno in cartaceo 10 euro e 4 euro in e-book. Oggi si può acquistare (ma è costosa: euro 38, l’e-book euro 4. Vedi il link) un’edizione con copertina rigida che raccoglie tutti e quattro i libriccini (sono un totale di 34 favole). Trovate tutto su Amazon.

A proposito della fantasia nell’introduzione a “Nonno Bart racconta” scrivevo, fra l’altro:

“Dovete sapere, infatti, che ogni volta che finivo di scrivere o un romanzo o un saggio, sentivo scatenarsi in me una voglia matta di liberare la mia fantasia e percorrere i suoi spazi magici ed infiniti. Così, mi mettevo un attimo in ascolto di me stesso e subito la fantasia distendeva davanti a me il suo mondo incantato ed io vi entravo come attraverso una porta miracolosa, oltrepassata la quale lasciavo alle mie spalle il mondo reale e mi immergevo in quello assai più gratificante che mi offriva la fantasia. Il mondo che offre la fantasia non ha confini e vi si vive disponendo di una libertà assoluta. Non ci sono divieti di transito o di sosta, strade a senso unico, e quant’altro troviamo nel mondo reale, e la nuova vita che ci accoglie, ci abbraccia, ci trasforma e ci fa segno, con un gesto gentile della mano, di entrare e di non aver paura: e di lasciare che la nostra fantasia, come fosse un cavallo in corsa con la criniera levata al vento, disegni la realtà che amiamo e ce la faccia vivere.”.

E nell’introduzione a “Le favole di nonno Bart”:

“Qualche volta qualcuno di voi viene a suonare il campanello di casa mia e mi chiede di raccontargli una storia. Ma io non ho una fantasia smisurata. Anche se la mia mente è quotidianamente immersa in un mondo in cui ha trovato la felicità, essa è piccola cosa a confronto di quella dei grandi narratori d’un tempo, a cominciare da Hans Christian Andersen, per passare ai fratelli Grimm fino ad arrivare alla magia di Beatrix Potter, colei che oltre che brava a raccontare, disegnava pure i suoi animaletti. Quelli sì che sapevano farci sognare. Una cosa però posso dirvi: sono sicuro di provare le stesse loro emozioni e la stessa loro felicità nel momento in cui varco i confini che dividono la realtà dalla fantasia. Nella fiaba (che ha origini popolari, ossia non se ne conosce l’origine e si è tramandata di generazione in generazione) o nelle favole (storie create da un autore, come quelle che vi racconterò), può accadere infatti di tutto, non solo parlano gli animali, ma perfino i sentimenti si rendono visibili.
E allora eccovi un buon consiglio. Un consiglio che viene da un nonno che è carico di anni e di esperienze. Quando vi sentite tristi, affidatevi alla fantasia. Come un purosangue, essa salterà gli ostacoli che vi immalinconiscono, e a questo punto la felicità vi inonderà e vi farà benedire il giorno in cui siete nati.”.

Qui l’edizione con copertina rigida: “Nonno Bart e le sue favole per piccoli e grandi”.


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A chi dovesse inviarmi propri libri, non ne assicuro la lettura e la recensione, anche per mancanza di tempo. Così pure vi prego di non invitarmi a convegni o presentazioni di libri. Ho problemi di sordità. Chiedo scusa.
Bart