LETTERATURA: Guillermo Cabrera Infante: “La Ninfa incostante” – Minimum Fax30 Dicembre 2012 di Marisa Cecchetti Pubblicato postumo dagli eredi, (l’autore è morto nel 2005) “La Ninfa incostante”, di Guillermo Cabrera Infante, tradotto da Gordiano Lupi (ed. Minimum Fax), è una lettura trascinante per la capacità di uso della parola, dove gioco e realtà, spazio e tempo, si intrecciano fino a non distinguersi, e dove il pensiero indaga sul valore e la soggettività del ricordo. «È nel passato che vediamo il tempo come fosse lo spazio. Tutto diventa distante, e a causa di questa distanza il passato diventa un’immensa prateria vertiginosa ». Siamo all’Avana, 1957, è una sera di giugno, quando lui, adulto maritato, giornalista, incontra lei, sedicenne, Stella Morris, un’apparizione di miele biondo dal passato tragico e dal presente burrascoso. Vinte subito le riserve morali davanti alla novella Lolita, i due vivono la loro storia tra camere in affitto e alberghi. Casa è L’Avana, dove il lettore diventa turista, col richiamo costante del Malecòn e dell’Oceano: Letto 1902 volte. Nessun commentoNo comments yet. RSS feed for comments on this post. Sorry, the comment form is closed at this time. | ![]() | ||||||||||