LETTERATURA: LEGGENDE: Scrivere nel mito23 Maggio 2013 di Nicola Dal Falco Scrivere di qualcosa o scrivere dentro qualcosa? Scrivere dei miti ladini o scrivere nel mito? C’è, infatti, una grande differenza tra la fantasia e l’immaginazione. Avere delle fantasie, far correre la fantasia, fantasticare o sognare ad occhi aperti significa proiettare in un mondo contiguo, ipotetico e desiderato, i propri ideali, le proprie attese, i propri ricordi. Immaginare, al contrario, è il modo con cui la cultura agisce a livello più profondo. Attraverso le immagini possiamo ricollegarci al passato, scrutando la strada fatta dai nostri predecessori. Come dice l’ontano, nel capitolo intitolato In viaggio: «La magia non cambia il tempo, può solo raccontarlo. Chi la usa altrimenti, chi pensa sia un mezzo e non capisce che fa parte del canto delle cose, la volge contro se stesso. Il tuo cuore è ferito? Sanguina come questa corteccia? Nulla è caso. Usa la notte per vedere ». Ecco, possiamo dire che sia proprio il canto delle cose a dipanare il filo del mito. Da questo punto di vista, è la devozione a ricoprire il ruolo di sentimento cardine dell’umanità . Miti ladini delle Dolomiti – Le Signore del tempo Istitut Ladin Micurà de Rü Palombi Editori Roma 2013 Uscita prevista agosto 2013 Prosegue la rilettura e riscrittura dei Miti ladini delle Dolomiti, iniziata con Ey de Net e DolasÃÂla e condotta su un doppio binario, letterario e saggistico, da parte di Nicola Dal Falco e di Ulrike Kindl, docente di germanistica all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Dopo la storia della caduta del regno di Fanes, preceduta dal racconto di Lidsanél, che ne rappresenta la più recente variazione sul tema e il vero antefatto mitico, costituito dalla vicenda di Moltina, il libro si era fermato a narrare dei Tre figli del Sole. Ora, con il secondo volume, si riprende il filo della narrazione da ventuno storie, divise in tre sezioni di sette racconti, dedicate alle Signore del tempo. Signore che l’immaginazione carica di gesti e di prerogative diverse: le Regine, le Spose, le Parche a seconda del momento e dell’esito dell’incontro. Il nuovo libro, Miti ladini delle Dolomiti – Le Signore del tempo, sempre edito da Palombi Editori in collaborazione con l’Istitut Ladin Micurà de Rü, continua ad alternare il testo letterario di Dal Falco con le glosse e il saggio Nei labirinti del tempo della Kindl, descrivendo il rapporto tra fato e destino, identificabile nel modello della triplice dea, su cui si regola l’alternarsi della luce e dell’ombra, l’ascesa e la caduta e, in definitiva, il cammino dell’anima attraverso la cosiddetta «gran passione » che la conduce a passare e ripassare il confine delle sette montagne di vetro, a scendere sulla terra e a tornare, poi, alla luce che l’ha generata. Letto 2519 volte.  Nessun commentoNo comments yet. RSS feed for comments on this post. Sorry, the comment form is closed at this time. | ![]() | ||||||||||