LETTERATURA: Salvatore Niffoi: ” Pantumas” – Feltrinelli4 Marzo 2013 di Marisa Cecchetti È tornato dall’aldilà con quattro “bobine di pellicola arrotolata”, mannoi Lisandru Niala, apparso come un fantasma nella notte dei Morti del ’64, davanti agli oc chi della moglie in preghiera. Pantumas di Salvatore Niffoi (Feltrinelli), proietta pezzi di vi ta segreti, ritagli del passato di nonno Lisandru davanti alla mo glie, ai figli, ai nipoti. Lui ha avu to la mala sorte di morire da so lo, in un paese, Chentupedes, do ve da sempre marito e moglie muoiono insieme, per farsi co raggio davanti al Padreterno. Mentre le immagini scorrono, proiettate sulla parete di casa, Lisandru ringiovanisce. Le pellico le svelano un mondo dove gli istinti prevalgono sulla ragione, le offese non si dimenticano, la realizzazione della vendetta è sentita come un obbligo. Non importa se ci sono di mezzo i bambini. Divenute pubbliche le sue responsabilità, gli errori, le colpe, mannoi Lisandru si tra sforma fino a tornare neonato, leggero come l’aria, puro e inno cente. Allora mannai Rosaria Lutzeri se lo può prendere in brac cio, il marito, ed andare, questa volta insieme, verso il fiume Ghilinzone. Niffoi racconta una sto ria carica di magia, mistero e ri tualità ancestrali, dove fede e pa ganesimo si intrecciano, che si perde nella notte dei tempi. Lo fa con un linguaggio visivo: «l’ac qua chiara del giorno stava per mischiarsi con l’inchiostro della notte », ma ci sono anche cieli che sembrano «un’infornata di stelle ». O ferma l’immagine così: «li osservai perdersi nel giallo im mobile delle messi, qua e là mo saicato da scure serpi di basalto e file di papaveri rossi ». L’avvicina mento del dialetto sardo alla lin gua italiana, se da un lato acuisce il mistero, dall’altro crea una mu sicalità straordinaria Letto 1299 volte. Nessun commentoNo comments yet. RSS feed for comments on this post. Sorry, the comment form is closed at this time. | ![]() | ||||||||||