LETTERATURA: Silvia Ronchey: “Il guscio della tartaruga” (Nottetempo Editore)
29 Giugno 2009
di Stefania Nardini Â
Quello di Silvia Ronchey é un libro oggetto. Un bellissimo oggetto da tenere sul tavolo del salotto, sfogliarlo quando si vuole, farlo leggere agli amici. Si perché è un lavoro straordinario ed agile, in cui l’autrice ripropone la biografia meno conosciuta di personaggi che hanno fatto la storia.
Vediamo. Flaubert ha una vestaglia scarlatta ed è sul suo divano a fumare la pipa. Gide invece aveva una natura felina e secondo lui “gli uomini dovrebbero essere ben più felici di quanto lo sianoâ€. Agostino invece, da ragazzo “si imbestiali’†in amori diversi e tenebrosi.
“Il guscio della tartaruga†(ed. Nottetempo) ha la qualità di mettere a nudo i lati deboli di personaggi la cui personalità reale è stata sopraffatta da quell’immaginario collettivo che li ha collocati diversamente da quel loro essere persone, con le loro debolezze, con le loro virtù poco note. Da Saffo a René Guénon Silvia Ronchey attraversa secoli di storia regalandoci un testo prezioso dal carattere anche divulgativo. Non a caso sul sito della casa editrice è allestito un vero e proprio gioco a indovinelli che ricostruisce questo mosaico di personaggi.
“Queste vite hanno un segreto – dice Ginevra Bompiani in una nota al testo – tutte le vite ce l’hanno,quelle che non si raccontano ancora di più di quelle che si raccontano. Ma anche il racconto ha i suoi segreti. Il guiscio della tartaruga è il segreto di queste vite†Frasi, citazioni, descrizione fisica. “Zenone aveva il collo piegato di lato – scrive la Ronchey come le sante in estasi o come gli epiletticiâ€.
E ancora “Voltaire era piccolo e magro, aveva un lungo naso ed occhi arguti… Resto’ sempre, anche quando fu curvo e sdentato, un seduttore. Si senti’ sempre, anche quando fustigo’ gli aristocratici dei salotti, un aristocratico del pensiero†Silvia Ronchey ha praticamente tolto dalla naftalina la biografia tradizionale per restituire freschezza a personaggi che tutti conosciamo, che abbiamo studiato a scuola, o che sono nel nostro bagaglio di interesse culturale. Un libro senza un target preciso. Da far leggere al nipotino piuttosto che sfogliarlo in quei dieci minuti di relax. Ogni capitolo è breve, scorrevole, veloce. All’autrice, non nuova nel mondo della saggistica, va il merito di aver reso accattivante la cultura con semplicità e intelligenza, operazione che di questi tempi è veramente preziosa. Â
(Dal “Corriere Nazionaleâ€)
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Commento by Gian Gabriele Benedetti — 29 Giugno 2009 @ 20:13
Se veramente fosse messa a nudo completamente la vita ed i comportamenti di moltissimi personaggi famosi, nella storia, nella letteratura, nelle arti, ecc.), se ne scoprirebbero delle belle. Basti pensare a Garibaldi, per citarne uno, considerato nei libri di storia un grande eroe osannato, invece…
Lavoro, quindi, molto interessante, quello di Silvia Ronchey, che ci rende ancor più vicini certi personaggi famosi. Come lavoro sempre puntuale, portato avanti con mano sicura, attenta e corretta quello di Stefania Nardini
Gian Gabriele Benedetti
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