|  LIBRI IN USCITA: Lupo Editore6 Ottobre 2011 8 settembre, 2011 Il pub di Settimio è l’approdo di generazioni perdute, il punto d’incontro di storie confinanti, di solitudini che annaspano nell’illusione di risolversi in cerca di una free way destinata a rivelarsi una diĂ spora. Le radici si sgretolano insieme alla sassosa terra salentina, incapaci di trattenere valori e tradizioni nell’incalzare disordinato di tempi nuovi e non certo migliori. Luca, Francesca, Dora, zio Franco, Emanuele… dalle storie della famiglia Peschici e dalla costellazione dei personaggi che incrociano le vicende di Danilo emerge un quadro di gente a volte ignara di tradire se stessa, totalmente partecipe delle inquietudini e delle corruzioni che segnano l’oggi in modo globale, immersa in un disorientamento a mala pena illuminato da barlumi di autocoscienza e dai legami affettivi che hanno nutrito l’infanzia. Dal coraggioso e coinvolgente romanzo di Osvaldo Piliego esce il Salento oscuro, nascosto a chi insiste a rifugiarsi in una pizzica mitizzata come emblema di purezza primigenia; è la denuncia di una penna “giovane” che, pur intrisa di nostalgia, rifiuta le panoramiche da cartolina per guardare ad occhi aperti la realtĂ e interrogarsi sui rischi che essa comporta. | 6 settembre, 2011 Un diario di viaggio per immagini che vuole essere un contributo di cronaca ed attualitĂ , per riflettere su tutto il Paradiso e tutto l’Inferno che coabita oggi nel grande Colosso asiatico nell’etĂ della globalizzazione, che dedichiamo ai bambini di Calcutta. Il ricavato della sua diffusione sarĂ devoluto alla Ong OFFER di Calcutta. www.offerindia.org Un viaggio fotografico di Francesco Spada e Gilda Novelli presto per Lupo Editore. | 6 settembre, 2011 Il racconto di un lunga estate in Salento, a partire da come ne è stata concepita e maturata l’idea fino alla sua conclusione. La permanenza in un Altrove tanto diverso dai luoghi conosciuti e un viaggio interiore che Michele Baccarini traduce in un ragionare su se stesso e sullo “specifico” salentino, spingendosi a riflettere, per contrasto, sul Nord di appartenenza. E la necessitĂ di annotare, di registrare la diversa realtĂ , le cose viste e sperimentate – dal panorama superbo ai piccoli gesti quotidiani, dalla filosofia di vita agli accenti dialettali che la esprimono – altro non è che il segno del lavoro interiore in atto, il bisogno di fissare i momenti che, passo dopo passo, scandiscono il percorso. “Qui, qualunque aspetto della vita, nessuno escluso, è come pervaso da un pizzico di sofferenza, che non è tristezza ma il misto fra una venatura di malinconia e la consapevolezza che di facile non c’è niente. Forse perchĂ© se fai ben quattrocento chilometri arrivi a Foggia e non a Monaco di Baviera, forse perchĂ© Autostrade per l’Italia si ferma a Bari, Alitalia a Brindisi, Trenitalia a Lecce. Poi finisce tutto”. |
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