L’intervista di D’Alema al Corriere della Sera6 Settembre 2009 Stamani qui il Corriere della Sera pubblica un’intervista a Massimo D’Alema. “Si è creata una situazione pesante e allarmante: l’episodio del direttore dell’Avvenire segna uno spartiacque: un qualsiasi giornalista che abbia una notizia imbarazzante o fastidiosa per il presidente del Consiglio sa che da oggi in poi, se la pubblica, è a rischio di pesanti ritorsioni.” Dire “un qualsiasi giornalista che abbia una notizia imbarazzante o fastidiosa”, sembra paradossale a dirsi ma è offensivo per la libertà di stampa. Le notizie imbarazzanti o fastidiose non si devono pubblicare se non sono diventate prima fatti acclarati. Inoltre, se acclarati e pubblicati, lo devono essere in modo corretto ed obiettivo senza alcun spregio della persona. Sarà chi usufruirà della notizia vera e obiettiva a dare la sua valutazione. Con la definizione di “notizia imbarazzante e fastidiosa” si legittimano le notizie gossipare, pubblicate senza alcun rispetto della deontologia. Nel diritto penale viene usata questa espressione: qui iure suo utitur, neminem laedit (letteralmente Colui che esercita un proprio diritto, non lede nessuno) Dunque la stampa non è libera di scrivere ciò che vuole e qualsiasi cittadino (anche il presidente del consiglio) ha il diritto di difendersi davanti alla magistratura. P.S. 7settembre 2009. Trovo interessante questo articolo di stamani sul Corriere della Sera, a firma Ernesto Galli della Loggia.Letto 1209 volte.  Nessun commentoNo comments yet. RSS feed for comments on this post. Sorry, the comment form is closed at this time. | ![]() | ||||||||||