Magistratura: comincia il conto alla rovescia1 Marzo 2010 Sono d’accordo con l’avvocato Niccolò Ghedini: è gravissimo che i giudici della prima sezione del Tribunale di Milano non abbiano concesso oggi il legittimo impedimento a Berlusconi, impegnato nella riunione del Consiglio dei ministri. I giudici di Milano, con la decisione letta in aula dal  presidente Edoardo D’Avossa, hanno motivato che l’udienza era stata concordata in precedenza e che già ben tre sedute erano state rinviate a causa del legittimo impedimento, perciò hanno ritenuto che con un eventuale nuovo rinvio fosse “svilita la funzione giudiziaria”. Non solo, ma hanno spiegato che “nulla è stato dedotto” riguardo la necessità e inderogabilità del Consiglio dei ministri di oggi. Due affermazioni da rabbrividire. Il punto infatti non è tanto la schermaglia in atto da tempo tra il premier e una parte della magistratura, che potrebbe prestarsi a qualche considerazione di parte, quanto il principio che la motivazione addotta dai giudici viene a scardinare. La questione deve essere perciò ricondotta ad una valutazione obiettiva. 1 – Non si può assumere che il legittimo impedimento di un premier impegnato in una riunione del Consiglio dei ministri possa mai svilire la funzione giudiziaria. Si tratta della attività più importante in uno Stato democratico, che addirittura deve essere difesa e protetta. Non è un caso che la politica, privata dell’immunità parlamentare, stia per approvare una legge chiamata appunto “legittimo impedimento†e stia approntando una serie di riforme legate alla governabilità del Paese e ai limiti da stabilire tra i vari poteri dello Stato. Una presa di posizione quale quella espressa oggi dal tribunale di Milano, respinge di fatto un giudizio positivo sul legittimo impedimento già espresso da un  ramo del parlamento e vicino a trasformarsi in legge dello Stato. Tale intervento, che i giudici avrebbero potuto risparmiarsi in questo momento, visto il vicino esito del disegno di legge che proprio in settimana arriverà alla Camera per l’approvazione definitiva, è un segno di tracotanza, di insofferenza e di ribellione nei confronti del parlamento. Un vero e proprio affronto e una sfida. 2 – Ai giudici non spetta di dare alcun giudizio circa le ragioni che hanno indotto il presidente del Consiglio ad invocare il legittimo impedimento. Una motivazione quale quella portata dai giudici ambrosiani, ossia che non si è potuto dedurre che la riunione del Consiglio dei ministri fosse inderogabile, consegna nelle mani della magistratura valutazioni circa le urgenze e le necessità della vita politica che non le sono consentite. Giudicare se una riunione sia o non sia urgente, sia o non sia inderogabile spetta all’organo politico e non all’organo giudiziario. Insomma, due invadenze di campo di proporzioni inquietanti. Se ancora ce ne fosse bisogno, è questa una nuova e più netta cartina di tornasole circa le vere intenzioni almeno di una parte, quella politicizzata, della magistratura. Distinguere i ruoli significa non invaderli, e dunque lascino i giudici alla politica stabilire se la riunione del Consiglio dei ministri di oggi era o meno inderogabile. La politica ha detto che era inderogabile. Su quali basi i giudici di Milano si sono permessi di decidere il contrario? Siamo arrivati al conto alla rovescia, dunque. Non si deve più indugiare. La politica faccia in fretta e bene la sua parte. Si riappropri dei suoi diritti e reclami il rispetto che le è dovuto. Articoli correlati“Vi racconto chi è il magistrato che perseguita Berlusconi” di Vittorio Sgarbi. Qui. “I magistrati: «Il Consiglio dei ministri non è un “legittimo impedimento” »”. Qui. “Mediaset, no a legittimo impedimento. Ghedini: “Processo da annullare”‘. Qui. “Atto di guerra, mi vietano di governare”. Berlusconi prevede il boicottaggio della legge” di Liana Milella. Qui. “Il Cavaliere sfida Gianfranco. “Se insiste farò io un nuovo partito”‘ di Carmelo Lopapa. “Qui. Letto 1381 volte. | ![]() | ||||||||||
Commento by Ambra Biagioni — 2 Marzo 2010 @ 11:56
Sarebbe ora di smetterla di far giri di parole : la parte politicizzata della Magistratura sta continuando sul cammino di Mani Pulite, sta cercando affannosamente di portare a termine quel colpo di Stato iniziato allora.
Ciò si deduce anche da come si sta comportando nella questione delle liste elettorali rifiutate.
Domanda: Napolitano da che parte sta ?
Commento by Bartolomeo Di Monaco — 2 Marzo 2010 @ 12:59
Domanda da un miliardo di euro, Ambra.
Pingback by Notizie dai blog su Legittimi dubbi per legittimi impedimenti — 11 Marzo 2010 @ 21:15
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