Marina Berlusconi premiata a Milano8 Dicembre 2009 Sono un po’ all’antica, lo so. La mia infanzia si è tutta svolta nell’immediato dopoguerra, quando l’Italia, devastata dalle macerie, non aveva le distrazioni dei tempi nostri. La famiglia e la parrocchia erano i soli centri di educazione e di svago. Poi c’era la strada, nella quale si incontravano le prime difficoltà della vita, da affrontare con gli strumenti che avevamo a disposizione. Pochi i valori inculcatici, ma avevamo imparato a metterli a frutto. Quando nascevano le amicizie, non erano mai fugaci. I genitori erano rispettati e amati. La famiglia era allo stesso tempo una palestra ed un rifugio. E’ per questa vecchia e rudimentale educazione (vuoi mettere quella complessa e libera di oggi) che sono rimasto colpito dalle parole di Marina Berlusconi che, nel ricevere l’Ambrogino d’Oro, il riconoscimento che premia le migliori personalità di Milano dell’anno, lo ha dedicato ai suoi genitori, Carla Dall’Oglio e Silvio Berlusconi (qui e qui). Quando Veronica Lario ammaliò Silvio Berlusconi, che per lei divorziò dalla mamma di Marina, la signora Dall’Oglio non chiese, per tirare a campare, un assegno mensile di 3,5 milioni di euro. Si ritirò, dispiaciuta ma in buon ordine, di fronte alla più giovane seduttrice, e non fece più parlare di sé. Forse è per questa sua riservatezza che il Padreterno l’ha ricompensata con due figli, Pier Silvio e Marina, che stanno conducendo le aziende del padre facendosi onore, e assicurando lavoro a molte famiglie. Marina deve aver pensato alle sofferenze della madre e a quelle del padre, che oggi paga duramente quell’errore di tanti anni fa. E deve aver pensato anche al padre che sta subendo uno degli attacchi più feroci da coloro che, sconfitti in politica, non si rassegnano e lo combattono non più ad armi pari, ma avvalendosi di strumenti subdoli e vili. La politica che non ci piace si deve contrastare a viso aperto con una politica alternativa, fatta di idee nonché di comportamenti trasparenti. E’ quello che tenta di fare il nuovo segretario del Pd, Pier Luigi Bersani. Ha davanti a sé un lavoro duro, difficile e mi auguro con tutto il cuore che riesca a porre un freno a quei cattocomunisti che l’invidia e la gelosia hanno reso politicamente folli. Marina è una combattente. Ed io sono contento che si ricordi dei suoi genitori. Che differenza dai figli di Veronica! Immagino il dispetto di Barbara quando ha visto la sorellastra insignita dell’Ambrogino d’Oro anche per le capacità con cui ha saputo gestire e incremenatare quella Mondadori dalla direzione della quale vorrebbe scalzarla. Quella Barbara che, insieme con il fratello e la sorella, non ha alzato un dito o detto una parola per difendere il padre assediato. Sono sicuro che Berlusconi si ricorderà dei figli che gli sono stati vicino e di quelli che si sono limitati a fare da spettatori. Letto 2028 volte. | ![]() | ||||||||||
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Commento by Ambra Biagioni — 8 Dicembre 2009 @ 11:04
Il divorzio è una cosa che non mi piace, ma tant’è, a volte può essere utile per sanare situazioni, anche dolorose, che nascono sempre dalla debolezza umana.
Il nocciolo sta nel come ci si arriva e in che modo si gestisce.
La Signora Dall’Oglio non ha cessato di essere madre, madre di famiglia intendo, e la famiglia è composta dai due genitori e dai figli; non ha rinnegato la paternità dell’uomo con il quale creò la sua famiglia e, se ha dovuto rinunciare al rapporto coniugale, non ha però rinunciato a crescere i figli nella certezza e consapevolezza di avere un padre ed una madre.
Si è comportata, la Signora Dall’Oglio, come quelle mogli che accettavano la lontananza dal marito, magari emigrato nelle lontane Americhe, ma non ne rinnegavano la funzione di padre dei propri figli, assente fisicamente, ma non per questo meno padre.
Ecco perché Marina e Piersilvio hanno un comportamento affatto diverso da quello dei figli di Veronica.
Berlusconi è un padre per tutti e cinque i suoi figli, diverse sono le madri.
Commento by Bartolomeo Di Monaco — 8 Dicembre 2009 @ 11:57
Io non riuscirò mai a capire, Ambra, come i tre figli di Berlusconi, nati dal matrimonio con Veronica Lario, abbiano consentito alla madre di pugnalare alle spalle il loro genitore.
Ne scrissi qui.
Potevano benissimo attendere prima di mettersi a succhiare il sangue di Berlusconi  un momento più adatto.
Essi hanno fatto  allo stesso modo che l’Italia di Mussolini fece con la Francia assediata dal potente esercito tedesco. L’apertura del fronte francese fu un atto vile.
Commento by Ambra Biagioni — 8 Dicembre 2009 @ 13:58
Caro Bart, controlla tutte le date in cui Veronica Lario ha attaccato a mezzo stampa (sempre di sinistra) il marito, ti accorgerai che sono atti prettamente politici, messi in opera da una donna, non offesa come moglie, ma piuttosto asservita all’ideologia comunista e quindi, come tale, in aperta lotta con chi, chiunque esso sia, lotta per liberarcene.
Si spiega così anche la sua “equivicinanza ” col FareFuturo di Fini. La sua biografa poi non è la Giornalista Latella ?
Commento by Bartolomeo Di Monaco — 8 Dicembre 2009 @ 14:47
Ne sai più di me, Ambra, su Veronica. Mettimi qui qualche link che mi piacerebbe saperne di più, visto che è una donna che biasimo molto (come biasimo i suoi tre figli), e vorrei conoscere se è stata sempre così fredda e calcolatrice.
Commento by Ambra Biagioni — 8 Dicembre 2009 @ 18:52
Caro Bart, non hai che da keggere qui e troverai certo le notizie, ma so che non cambierai idea su quella donna che, per quanto mi riguarda, non ha viscere di madre.
Commento by Ambra Biagioni — 8 Dicembre 2009 @ 18:53
e.c.
Leggere non keggere.
Commento by Bartolomeo Di Monaco — 8 Dicembre 2009 @ 19:34
Vedo che la pagina linkata riporta addirittura anche il mio post.
Seguendo le varie note, mi pare che l’articolo più completo sia questo del Corriere della Sera.
Da Wikipedia apprendo che dai primi del 2000Veronica ha cominciato a distinguersi dal marito con dichiarazioni pubbliche avverse.
Perché? Era  a conoscenza  di eventuali frequentazioni di altre donne da parte del marito? Di tradimenti?
Oppure, c’erano in giro voci di una relazione extraconiugale di Veronica al tempo del suo matrimonio, al punto che portò Berlusconi a fare quelle dichiarazioni riportate qui da la Repubblica?
A  me interesserebbe sapere qualcosa  sui motivi della  separazione fisica  tra Veronica e Silvio che, mi è stato detto, risale a circa 7 anni fa (Veronica andò a vivere a villa Macherio).   So che  da tempo ha un compagno. Â
Perché allora se la prende con Silvio se frequenta altre donne?
Insomma quella coppia è davvero strampalata, da una parte e dall’altra,  ma la colpa che faccio a Veronica è quella di avere messo in pasto all’opinione pubblica i suoi mal di pancia, dimenticando che era una first lady.
Â
Commento by kalle — 9 Dicembre 2009 @ 14:35
Bart, scrivi:
Quando Veronica Lario ammaliò Silvio Berlusconi, che per lei divorziò dalla mamma di Marina, la signora Dall’Oglio non chiese, per tirare a campare, un assegno mensile di 3,5 milioni di euro. Si ritirò, dispiaciuta ma in buon ordine, di fronte alla più giovane seduttrice, e non fece più parlare di sé.
Dall’archvio storico del Corriere leggo che Nel 1985, il Cavaliere mise sul piatto oltre tre miliardi, sei negozi, due appartamenti in Italia e il costo di una casa da acquistare in Inghilterra. Vedi tu, ma io non lo definirei “tirare a campare”.
Commento by Bartolomeo Di Monaco — 9 Dicembre 2009 @ 14:49
Kalle, il tirare a campare, è ironico, mi sambrava evidente. Si tratta di un mondo di vip (l’ho già scritto da qualche parte) che non ha niente a che fare con noi (almeno con me).  Il loro tirare a campare è di lusso.
La ‘liquidazione’ di Carla Dall’Oglio, anche se le cifre fossero rapportate ad oggi, sono ben misera cosa rispetto alla ‘liquidazione’ chiesta da Veronica Lario.
Pensa solo all’offerta che Berlusconi le ha fatto di trasferirle, oltre ad altre cose e al vitalizio mensile di 300 mila euro, Â la faraonica villa di Macherio, che da sola vale l’intera ‘liquidazione’ della prima moglie.
Commento by kalle — 9 Dicembre 2009 @ 15:50
Bart, nel comparare le richieste c’e’ da dire che Berlusconi nel 1985 era certamente un ricco imprenditore, ma non uno degli uomini piu’ ricchi al mondo, come e’ adesso il caso. I numeri vanno rapportati anche in questo e mi sembra chiaro che, fosse ora lei al posto di Veronica, la riservatissima signora Dall’Oglio chiederebbe ben altre cifre.
Commento by Bartolomeo Di Monaco — 9 Dicembre 2009 @ 16:15
Purtroppo, Kalle, con i se non si fa la storia, e non so risponderti.
Ciò che mi pare non abbia mai fatto la Dall’Oglio è di ricercare visibilità attraverso i media e di rilasciare dichiarazioni continue contro il marito.
Ma anche sulla cattiveria di Veronica, il tempo dirà la sua, e vedremo.
Commento by kalle — 9 Dicembre 2009 @ 17:29
Caro Bart, francamente mi fa sorridere, il riferimento alla “cattiveria di Veronica”. Suvvia, siamo uomini di mondo. Berlusconi ha dato mille spunti alla moglie con le sue svariate ragazzette (non sto a ricordare i casi, ma e’ tutto un susseguirsi, e ben prima di Noemi Letizia e D’Addario); la moglie lo ha punito ed infilzato al momento opportuno. Notare che l’elegante Il Giornale il giorno dopo, per punire la reproba, ha pubblicato in prima pagina le foto di Veronica Lario seminuda: Â e questa come la vogliamo chiamare, carita’ cristiana? Altrettanto mi fa sorridere la nota che leggo ora della signora Biagioni secondo cui la Lario e’ “asservita all’ideologia comunista”. Addirittura. La proprietaria de Il Foglio e’ una comunista, questa si’ che e’ una notizia.
Commento by Bartolomeo Di Monaco — 9 Dicembre 2009 @ 18:30
Ho messo fra virgolette la parola cattiveria perchè il colpo è stato dato nel momento meno opportuno, e tu stesso lo dici quando scrivi:  “la moglie lo ha punito ed infilzato al momento opportuno”.
Ho paragonato il suo gesto a quello dell’Italia fascista che colpì la Francia agonizzante, e, in un altro articolo, alla pugnalata di Bruto.
Sulle posizioni assunte contro il marito, che non datano da oggi, c’è anche il link a Wikipedia, dove trovi tutto, anche sulle richieste che le sono state fatte di schierarsi con l’opposizione. Un po’ come succede a Fini.
Che sia proprietaria del Foglio, lo sai meglio di me, non dice nulla. Figurati se Ferrara si fa comandare da Veronica. Veronica si prenderebbe anche un bidone di spazzatura (non mi riferisco al Foglio, che è quotidiano ben fatto)
pur di sottrarlo a Berlusconi.
Commento by Ambra Biagioni — 9 Dicembre 2009 @ 18:39
Signor Kalle, mi pare che lei parli senza aver valutato i fatti serenamente.
Intanto non fu Il Giornale che pubblicò una foto della Signora Lario a seno nudo, fu Libero e lo fece per contrappeso a colei che malignamente aveva dato di “poco seria”(?) ad alcune persone le quali, come lei, avevano mostrato le loro forme per lavoro e non per immoralità .
Che poi la Signora Lario sia di sinistra è risaputo anche per sue dichiarazioni e per aperte simpatie verso certi personaggi.
Le cose non sono sempre come sembrano. Il Direttore del Foglio è quel tal Ferrara che, come certi convertiti, non ha mai del tutto abbandonato gli abiti per lungo tempo vestiti. Inoltre “pecunia non olet” ed editare un quotidiano porta anche vantaggi economici. Le risulta poi che la Signora Veronica ha il pallino degli affari ? Vorrei avere io gli immobili che la signora possiede e che ha acquistato senza che risulti aver avuto proventi da attività lavorative…
Commento by kalle — 9 Dicembre 2009 @ 18:45
Ecco, se parliamo di opportunismo, posso essere d’accordo – ma non e’ che da una parte c’e’ un’opportunista e dall’altra un ingenuo signore, o la Francia Agonizzante, o Giulio Cesare. Non e’ che da una parte c’e’ la Cattiveria e dall’altra la Bonta’. Altrimenti facciamo la fine di Sandro Bondi e ci mettiamo anche noi a scrivere poesie e sonetti per Silvio.
Riguardo a Il Foglio, tu usi nuovamente lo schema della Veronica rapace, pronta a tutto, immagino pure a rinnegare la provata fede comunista e finanaziare Giuliano Ferrara, pur di far dispetto al marito. Scusa ma non e’ piu’ semplice pensare che Veronica Lario abbia finanziato Il Foglio perche’ convinta e favorevole all’operazione di Ferrara?
Parli di Fini: ecco, si’, ora mi vorrai dire che Fini pure lui e’ “asservito all’ideologia comunista”.
Commento by Ambra Biagioni — 9 Dicembre 2009 @ 18:58
E’ vero o non è vero che le esternazioni e le mosse della Signora Veronica hanno sempre sortito l’effetto di infamare e mettere in falsa posizione il marito ?
La Signora ha un amante da moltissimi anni, quando e da chi si è saputa la cosa ? Non certo dalla bocca di Berlusconi che ha dovuto dire( obtorto collo) come fra lui e la consorte da molti anni fosse intervenuto un tacito accordo per condurre ciascuno la propria vita da separati in casa.
Per quanto riguarda i giudizi politici e le similitudini storiche, cerchi di non estremizzare e di  far dire agli altri cose che non hanno inteso dire. Su Fini si potrebbe  far appello a quel principio che dice come gli estremi si tocchino o, se preferisce, si sfiorino.
Commento by Bartolomeo Di Monaco — 9 Dicembre 2009 @ 19:30
Tu, Kalle, non segui tutti i miei post. Non è una colpa. Su Fini ho scritto molto, e per me è un fascista.
Anche su Veronica ho scritto molto, e ormai si sa qui cosa penso su di lei. Il peggio possibile. Non dimentico che ha tolto il marito alla Dall’Oglio ed oggi si scandalizza (lei che ha un amante) Â delle frequentazioni donnaiole di Silvio.
Ho letto che Silvio è andato a vedere il film 2012 con la figlia Eleonora.
E’ fin troppo buono. Io quei tre figli (Barbara, Eleonora e Luigi) – se non riescono a capire la pesantezza dei colpi che contro di lui scaglia la madre – non li frequenterei più.
Non è amore filiale il loro. Dovrebbero  mettere la madre di fronte alle sue responsabilità . Il Silvio Berlusconi del quale la Veronica auspica la morte politica e economica, che oggi equivale per il suo orgoglio, ad una specie di morte vera, è pur sempre il loro padre.
Commento by kalle — 10 Dicembre 2009 @ 14:30
Signora Biagioni, e’ vero, fu Libero a pubblicare con molta classe in prima pagina le foto della moglie di Berlusconi seminuda. il direttore di Libero all’epoca era Vittorio Feltri. Pochi mesi dopo Feltri passo’ a Il Giornale. Si vede che alla famiglia Berlusconi il trattamento riservato da Feltri a Veronica Lario non dispiacque. Non mi sembra esattamente la fiera della bonta’ famigliare.
Bart, lasciami solo dire una cosa sulla tua affermazione secondo cui Veronica Lario “ha tolto il marito alla Dall’Oglio”. Berlusconi c’era o non c’era, quando questa cosa e’ successa? Perche’ altrimenti rischiamo di cadere nel vecchio cliche’ misoginista del marito ingenuo e dell’amante ‘sfasciafamiglie’. Posso capire che quest’interpretazione calzi con la tua idea della ‘cattiveria’ intrinseca della Lario e della nobilta’ d’animo di Berlusconi; pero’ credo le cose siano in termini un po’ diversi.
Commento by Bartolomeo Di Monaco — 10 Dicembre 2009 @ 14:46
Kalle, confesso che, anche per i comportamenti successivi tenuti da Veronica Lario (e anche per le cifre assurde che chiede) non ho una buona opinione di lei.
Così penso (naturalmente penso io) che abbia sposato Berlusconi non per amore ma per interessi e si sia data da fare per ammaliare il donnaiolo Berlusconi e toglierlo alla moglie.
Solo delle prove concrete mi faranno rinunciare a questo mio convincimento.
Su quanto dici a Ambra, ti risponderà , penso, lei, ma il passaggio di Feltri al Giornale è stato dettato, a mio avviso, dalla necessità di affidare alla penna graffiante di Feltri (tra le migliori insieme con quella di Scalfari, giornalisticamente parlando) il quotidiano più importante tra le voci minoritarie dei media.
Commento by Ambra Biagioni — 10 Dicembre 2009 @ 15:06
Signor Kalle, inutile continuare la discussione quando si parte da presupposti diversi.
Feltri è un giornalista che fa opinione e, come tale, esprime certamente la sua. Ricorda Montanelli, di cui Feltri è l’erede, quante prese di posizioni ebbe ? Non furono sempre coerenti, ma rispondevano alle contingenze. In questo sì Montanelli e Feltri sono coerenti : combattere le battaglie con le armi utili per ciascuna. La guerra continua e si potrà vincere se combatteremo cercando di vincere una battaglia dopo l’altra.
Non è bella la guerra, ma tant’è…
Commento by kalle — 10 Dicembre 2009 @ 17:49
Signora Biagioni, a mio modo di vedere le uniche discussioni davvero interessanti sono quelle in cui si parte da presupposti diversi.
Riguardo a Feltri come erede di Montanelli, sono nuovamente costretto a dissentire. Sono stato lettore assiduo de Il Giornale per molti anni – mio padre lo acquistava quotidianamente – quindi so di cosa parlo. Senz’altro Feltri e’ abile ed ha un’ottima penna. Ma davvero gli manca lo stile e la classe giornalistica di Montanelli. Feltri fa spesso uso di un giornalismo rozzo e spregiudicato. Per tornare al caso della Lario, Montanelli MAI avrebbe pubblicato quelle foto. Neppure in una pagina nascosta, figuriamoci in prima e a tutto titolo. Ma era appunto un altro stile giornalistico. Non e’ un caso che Berlusconi si libero’ di Montanelli per Feltri, appena entro’ in politica.
Commento by Ambra Biagioni — 10 Dicembre 2009 @ 18:02
1- Berlusconi non si liberò di Montanelli, non rechi offesa al Vecchio toscano, che se ne andò sbattendo la porta, non senza lasciare un gran deficit da ripianare.
2- La foto che Feltri mise su Libero era di 5 centimetri x 4 al massimo, forse sbaglia giornale ?
3- Anche mia madre non avrebbe mai pubblicato quella foto e avrebbe tacciato Feltri di un certa rozzezza, mentre leggeva volentieri Montanelli, il quale dichiarò che non avrebbe mai scritto o pronunciato quella parola che il Predidente della Camera non si è vergognato ad usare di fronte ad una platea di scolari, nè di ripeterla pervicacemente ovunque.
Le sembra questa una discussione ? A me pare di più un battibecco e mi esimo dall’ andare oltre.
Commento by kalle — 11 Dicembre 2009 @ 09:52
1 – Berlusconi mise Montanelli nella condizione di dimettersi. Mi sembra che almeno su questo si possa concordare. Veda lei in che modo esprimere questo concetto.
2 – Guardi, quella prima pagina di Libero e’ in internet, quindi ognuno puo’ giudicare da se’ del risalto che Feltri intese dare alle foto. Io ripeto quello che ho scritto, vale a dire che Feltri, con gran classe, pubblico’ le foto in prima pagina e col massimo risalto.
Riguardo alla sua domanda finale, si’, a me questa sembra una discussione. In genere si discute quando i punti di vista sono diversi. Discutere, se si e’ gia’ d’accordo, mi sembra una contraddizione in termini. Ma se lei ritiene che questo sia un battibecco, mi scuso per i miei toni e la saluto cordialmente.
Commento by Ambra Biagioni — 11 Dicembre 2009 @ 10:10
1- In che senso Berlusconi mise Montanelli nella condizione di dimettersi ? Non fu piuttosto Montanelli a credere che gli si richiedesse di fare del suo Quotidiano un organo di partito ? Ma fece così il processo alle intenzioni e la riprova sta oggi nelle parole di Maurizio Costanzo, che dichiara con forza come non gli sia mai stato imposto o proibito niente durante i 25 anni del suo lavoro in Fininvest, per cui ha potuto portare avanti solamente le sue tesi, che nessuno può negare essere di sinistra. (Ricorda il tentativo di accordarsi con Santoro per una TV diversa ?)
2- Le foto riportate da Libero sono né più né meno che foto di scena e stanno a dimostrare come, per lavoro, si scelga di mostrarsi in tali pose. O ritiene che il lavoro della Signora Lario sia più nobile di altri ?
3- Se le sembra questa una discussione (meglio forse escussione), io le ho risposto, ma ritengo esaurito l’argomento.
Saluti altrettanto cordiali  Ambra
Â